Rassegna settimanale 9-15 dicembre 2019: Africa subsahariana

9 dicembre, Guinea Bissau – L’ex presidente Vaz si schiera a fianco di Embalo in vista del ballottaggio

Il 29 dicembre si terrà in Guinea Bissau il secondo turno delle elezioni presidenziali, che vedono due ex primi ministri contendersi il ruolo di presidente: Umaro Sissoco Embalo e Domingos Simoes Pereira. L’ormai ex presidente José Mario Vaz, sconfitto al primo turno, ha pubblicamente annunciato il suo supporto al candidato Embalo, che al primo turno aveva ottenuto il 27,6 % dei voti. Il candidato dell’African Party for the Independence of Guinea and Cape Verde, Pereira, aveva invece ottenuto il 40,1%.

Fonte: Africa News

Link: https://www.africanews.com/2019/12/09/guinea-bissau-s-president-backs-ex-pm-sissoco-embala-in-run-off-vote/

10 dicembre, Etiopia – Ad Abiy Ahmed è stato consegnato il premio Nobel per la Pace alla cerimonia di premiazione di Oslo

Si è tenuta a Oslo la cerimonia di consegna dei premi Nobel che, quest’anno, ha coinvolto anche il Primo ministro etiope Abiy Ahmed, insignito del premio Nobel per la pace. Ahmed si è detto onorato di ricevere un riconoscimento di tale importanza, che ha dedicato alle popolazioni di Etiopia ed Eritrea, divise per anni da un forte conflitto. Proprio i passi avanti che sono stati fatti dal primo ministro per lo sviluppo di relazioni pacifiche con l’Eritrea sono alla base delle motivazioni che l’hanno reso vincitore del Nobel.

Fonte: Al Jazeera

Link: https://www.aljazeera.com/news/2019/12/ethiopian-pm-abiy-ahmed-receives-nobel-peace-prize-oslo-191210134203241.html

11 dicembre, Somalia – Nuovi attacchi per mano di al-Shabaab

Fonti ufficiali riportano la notizia di un nuovo attacco terroristico, per mano del gruppo di al-Shabaab, che ha avuto luogo nella capitale Mogadiscio. I terroristi hanno attaccato l’hotel SYL e il bilancio è di numerose vittime. Non è la prima volta che un hotel di Mogadiscio finisce nel mirino dei gruppi armati di al-Shabaab nella loro lotta contro il governo federale.

Nella stessa giornata, cinque estremisti islamici sono stati uccisi mentre si preparavano ad attaccare il palazzo presidenziale nella capitale. Anche questo attacco è stato rivendicato dal gruppo di al-Shabaab che sembra aver cambiato le sue modalità di azione: gli attacchi non hanno più luogo attraverso autobombe, ma solamente attraverso l’azione di uomini armati.

Fonte: Africa News

Link: https://www.africanews.com/2019/12/10/deadly-al-shabaab-attack-on-hotel-in-somali-capital-mogadishu-mp/

12 dicembre, Repubblica Centrafricana – Confermata l’accusa di crimini contro l’umanità per due ex leader politici

Sono state ufficialmente confermate le accuse da parte della Corte Criminale Internazionale nei confronti di Alfred Yekatom e Patrice-Edouard Ngaissona per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Si ritiene, infatti, che ci siano sufficienti elementi per procedere con il processo a carico dei due uomini, accusati di aver commesso crimini quali omicidio, stupro e deportazione nei confronti della popolazione della Repubblica Centrafricana.

Fonte: Reuters

Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN1YF1ZC-OZATP

13 dicembre, Gabon – Il leader dell’opposizione esprime le sue preoccupazioni per il futuro del paese

“Il Gabon è sulla giusta strada per diventare una monarchia”: sono queste le parole dell’ex Primo ministro e leader dell’opposizione Jean Ping. Con questa affermazione, Ping, si è rivolto ai reporter durante una conferenza stampa che ha avuto luogo in seguito alla nomina a coordinatore delle questioni presidenziali del figlio dell’attuale presidente. La presidenza ha giustificato la nomina in questione mettendo in luce le competenze e l’esperienza del 27enne, che lo renderebbero il candidato ideale per ricoprire tale posizione.

Jean Ping era stato sconfitto alle elezioni presidenziali del 2016 proprio dall’attuale presidente Ali Bongo, che rimarrà in carica fino al 2023.

Fonte: Africa News

Link: https://www.africanews.com/2019/12/13/gabon-becoming-a-monarchy-jean-ping-on-top-post-for-bongo-s-son/

14 dicembre, Sudan – L’ex presidente al-Bashir condannato per corruzione

Omar al-Bashir, ex Presidente del Sudan, è stato ufficialmente condannato a due anni di reclusione in una struttura di recupero statale per detenuti anziani. Si tratta della prima sentenza emessa contro l’ex Presidente, al governo del Sudan per 30 anni. Egli è inoltre accusato di crimini di guerra e genocidio, in relazione a quanto accaduto durante il conflitto in Darfur all’inizio degli anni 2000 e non mancano accuse a suo a carico per l’uccisione di manifestanti durante le proteste del dicembre 2018.

Fonte: Reuters

Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN1YI0A2-OZATP

15 dicembre, Mali – Il presidente Keita indice un meeting per fermare l’escalation di violenza nel Paese

Il Presidente Ibrahim Boubacar Keita ha indetto un meeting con i rappresentanti di partiti politici, gruppi armati e società civile al fine di incentivare la nascita di un dialogo pacifico tra le parti. L’obiettivo del Presidente è porre fine all’escalation di violenza e conflitti che colpisce, ormai da tempo, il Paese. La nascita di un dialogo inclusivo nazionale potrebbe essere l’opportunità per dare vita ad un cambio radicale alla situazione del Mali, da anni afflitto da attacchi e violenze etniche che hanno causato numerose vittime. Il meeting si è tenuto nel Palazzo della Cultura nella capitale Bamako, dove il Presidente ha sottolineato la necessità di stabilire un percorso comune da seguire per potersi muovere in una direzione più pacifica, che permetta di risolvere situazioni critiche anche in ambito di sicurezza, economia e ambiente.

Fonte: Al Jazeera

Link: https://www.aljazeera.com/news/2019/12/mali-president-keita-holds-crisis-talks-unrest-north-191214152320760.html

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