
In Sud Sudan il World Food Programme è costretto a interrompere la somministrazione di aiuti alimentari a causa dell’esaurimento di fondi, il Mali ha annunciato il suo ritiro dal G5 del Sahel a partire dal 30 giugno e la Repubblica Democratica del Congo chiude le frontiere con il Ruanda, sintomo di escalation delle tensioni tra i due Paesi.

Il Malawi chiede un nuovo prestito quadriennale al Fondo Monetario Internazionale per arginare la crisi della valuta, il presidente nigeriano Buhari è alla ricerca di un successore, mentre le relazioni tra Repubblica Democratica del Congo e Ruanda si fanno sempre più tese.

Il Malawi avvia una campagna di vaccinazione contro la poliomielite, in Zimbabwe l’opposizione avanza, mentre il Sudafrica allenta le restrizioni da Covid-19.

La Nigeria si trova costretta a sospendere voli aerei a causa dell’eccessivo costo del carburante, il Burkina Faso viene definito il paese con un tasso maggiore di conflitti in tutto il Sahel, mentre il Sudafrica è ufficialmente il paese con maggiore disuguaglianza economica e sociale al mondo.

Le relazioni tra Mali e Francia sono sempre più tese e ci si avvicina a un punto di non ritorno, mentre Gibuti rafforza le sue relazioni bilaterali con l’Egitto. Il Sudafrica è alle prese con un preoccupante tasso di disoccupazione e il Sudan respinge le minacce di sanzioni da parte dell’Occidente.

Le notizie più importanti di questa settimana:
– Miliardario apre un centro di produzione di vaccini contro COVID e cancro in Sudafrica
– Facebook chiuso in Burkina Faso per problemi di sicurezza
– L’esercito etiope pianifica di “eliminare” le forze del Tigray
– Soldati si ammutinano presso una base militare in Burkina Faso

In Nigeria viene revocato il divieto di utilizzo di Twitter, il Mali è alle prese con le sanzioni imposte dall’ECOWAS mentre il primo ministro etiope viene accusato dal comitato per il Nobel di non essersi mosso a sufficienza per porre fine al conflitto in Tigray.

Allarme in Sudafrica per la variante Omicron.L’ex presidente Kabila accusato di appropriazione indebita. In Kenia si combatte il cambiamento climatico piantando alberi in zone semi-aride.

Capo Verde ha un nuovo primo ministro, il Sudan è alle prese con proteste che minano la transizione a un governo civile e il Benin fa importanti passi avanti nella legalizzazione dell’aborto.

In Congo torna lo spettro dell’Ebola. L’esercito francese evacua la sua base militare a Kidal in Mali. Il Senegal si prepara a diventare un importante paese produttore di gas nella regione MSGBC. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.

Il governo del Sud Sudan respinge il report delle Nazioni Unite sulla corruzione. Il Kenya sospende gli ingressi senza visto per chi proviene dal Pakistan. Il Sudan è in crisi a causa del blocco dei porti. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.

Paul Rusesabagina condannato a 25 anni di reclusione in Ruanda, il Mali chiede sostegno militare alla Russia dopo il ritiro delle truppe francesi, il presidente del Madagascar richiede maggiore sforzo per combattere il cambiamento climatico.

Rifugiati eritrei sotto attacco in Tigray, processo online per l’ex presidente Jacob Zuma, arrestato il leader dell’opposizione in Tanzania.

Etiopia – I ribelli rivendicano conquiste militari nell’irrequieta regione del Tigray. In Sudafrica continuano le rivolte e i saccheggi mentre in Mali alcuni uomini armati rapiscono lavoratori cinesi e mauritani. Tutte le notizie dall’Africa Subsahariana nella nostra rassegna.

Il partito di Abiy Ahmed alle elezioni in Etiopia conquista 410 dei 436 seggi del Parlamento, al via in Senegal la costruzione di un impianto per la realizzazione di vaccini per l’intero continente, in Sudafrica scoppiano disordini e proteste dopo l’arresto dell’ex presidente Jacob Zuma.

Uccisi tre membri di Medici Senza Frontiere in Etiopia, i colloqui di pace in Sudan inciampano sulla divisione dei poteri con Khartoum, un tribunale impedisce alla Nigeria di perseguire gli utenti Twitter.

L’ONU avverte che il 90% della popolazione in Tigray ha bisogno di aiuti alimentari, la Nigeria blocca Twitter “fino a data da destinarsi”, la Francia sospende le operazioni militari congiunte con le forze del Mali dopo il golpe. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.

In Sudan il governo e i gruppi ribelli avviano colloqui di pace, il Mali ha una nuova leadership militare e la Repubblica Democratica del Congo affronta le conseguenze dell’eruzione vulcanica che ha distrutto parte della città di Goma.

In Chad l’esercito rivendica la vittoria contro i ribelli, il Kenya sospende i voli per la Somalia, l’Etiopia revoca le credenziali stampa a un giornalista del NYT. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana nella nostra rassegna.
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