Rassegna settimanale 5-11 marzo: Cina e Corea del Nord

Rassegna settimanale 5-11 marzo: Cina e Corea del Nord

6 Marzo, Corea del Nord – Secondo Seul la Corea del Nord è pronta a rinunciare alle armi nucleari

Kim Jong-un è pronto a discutere della rinuncia alle armi nucleari e al programma missilistico nel caso di dialogo diretto con gli Stati Uniti, in un repentino allentamento delle tensioni sulla penisola coreana.

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, incontrerà la sua controparte sudcoreana Moon Jae-in a fine aprile nel primo summit di questo tipo da più di un decennio. I due leader si incontreranno a Panmunjom sul confine fra i due Paesi a fine aprile.

“La Corea del Nord ha espresso il suo impegno alla denuclearizzazione della penisola coreana e ha dichiarato che non ci sono ragioni per detenere armi nucleari” ha affermato un portavoce del Presidente nordcoreano, secondo l’agenzia Yonhap news.“Il Nord e il Sud sono concordi nello stabilire una linea preferenziale fra i due leader per consentire strette consultazioni e la riduzione delle tensioni militari.”

Lo sviluppo è stato accolto positivamente da Trump che ha twittato: “Possibili progressi sono in corso con la Corea del Nord. Per la prima volta in tanti anni, uno sforzo serio è stato fatto da tutte le parti. Il mondo sta guardando e aspettando…”

In una conferenza stampa alla Casa Bianca Trump ha aggiunto: “Penso che loro (i nordcoreani) siano sinceri perché abbiamo imposto delle sanzioni molto pesanti . Spero siano sinceri, lo scopriremo presto…”.

Il Vice Presidente, Mike Pence, che ha partecipato alle recenti Olimpiadi invernali in Corea del Sud, ha, tuttavia, fatto una affermazione più cauta “Qualsiasi piega prendano i contatti con la Corea del Nord, noi siamo fermi nelle nostre convinzioni. Tutte le opzioni sono sul tavolo e la nostra posizione nei confronti del regime non cambia fino a quando non vedremo passi credibili, verificabili e concreti nella direzione della denuclearizzazione”.

L’annuncio di Trump arriva dopo che una delegazione della Corea del Sud ha concluso una visita di due giorni a Pyongyang, dove ha incontrato Kim e altri alti funzionari. Nell’incontro Kim ha dichiarato di voler fare passi in avanti nelle relazioni con il Sud. I fotografi hanno mostrato Kim con un ampio sorriso durante la visita della delegazione coreana.

Raramente Kim riceve visitatori stranieri, per questo l’incontro è stato significativo. Ha, inoltre, deciso di organizzare una cena per la delegazione sudcoreana.

Tuttavia, secondo molti osservatori ci sono ancora molte questioni importanti che devono essere risolte.

La visita segue un momento di allentamento delle tensioni fra il Sud e il Nord, che ha inviato una delegazione di alto livello alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang lo scorso mese. Un meeting fra i due leader sarebbe il primo da quando Kim è al potere e dopo la morte di suo padre nel 2011.

Una foto di Kim con i cinque delegati sudcoreani è stata divulgata sulla prima pagina del Rodong Shinmun, il giornale ufficiale del Partito nordcoreano dei lavoratori.

Fonte The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2018/mar/06/north-korea-says-kim-jong-un-keen-for-vigorous-efforts-to-calm-military-tensions

7 Marzo, Cina – Influenza cinese sull’esito elettorale in Sierra Leone

Uno strano slogan arriva dai centinaia di persone in Sierra Leone che lottano per vedere di sfuggita Samura Kamara, candidato alla Presidenza “Siamo tutti cinesi”, ripetono “Siamo tutti cinesi”.

La Sierra Leone mercoledì voterà per il suo primo governo in 10 anni in una elezione dall’esito incerto e che giunge dopo una lunga crisi economica e una lenta ripresa dalla epidemia di Ebola. Un nuovo partito, il National Grand Coalition, ha la possibilità di mettere in difficoltà il tradizionale sistema politico bipolare.

Nel corso della presidenza di Koroma, la Sierra Leone ha ampliato le relazioni commerciali con la Cina. Le aziende cinesi si sono assicurate la più grande concessione di ferro nel Paese e hanno costruito le strade nelle aree sottosviluppate. La Cina è diventata uno dei più grandi importatori di pesce e legname dalla Sierra Leone.

La vicinanza alla Cina e al suo popolo ha messo radici nel partito di Komora, APC.   Molto del merchandising dell’APC – T.Shirt, banner, tazze- è fatto in Cina.. Un quartier generale del partito a Freetown è stato realizzato da una azienda di costruzioni cinese.

Il candidato Presidente dell’APC, Kamara, ex ministro delle Finanze e degli Esteri, è stato un importante sostenitore degli investimenti cinesi in Sierra Leone. Lo scorso anno, all’ambasciata cinese a Freetown ha affermato che Pechino è un amico per tutte le stagioni della Sierra Leone.

I funzionari dell’ambasciata hanno, tuttavia, ribadito che la presenza della Cina in Sierra Leona è ‘apolitica’  e che le aziende cinesi non sono la stessa cosa dello Stato cinese. Ma per molti cinesi sono sinonimi. Per Michael Kamara, un sostenitore dell’APC, “Noi siamo cinesi” è un espressione di gratitudine e solidarietà nei confronti della Cina. “Stanno dimostrano il loro affetto verso i cinesi nell’unico modo che conoscono: promettendo lealtà. “L’abbiamo fatto per 60 anni verso l’Occidente. Ora diamo alla Cina una possibilità”.

Koroma è stato elogiato per aver attirato investimenti internazionali e fondi di sviluppo ma è stato ampiamente criticato per la risposta all’epidemia di Ebola.

Fonte: The Guardian https://www.theguardian.com/world/2018/mar/07/chinas-influence-looms-as-sierra-leone-goes-to-the-polls

8 Marzo, Cina – La Cina promette una risposta alle tariffe commerciali imposte dagli Stati Uniti

La prospettiva di una guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti è cresciuta dopo che il Ministro degli Esteri cinese ha affermato che la Cina risponderà nel caso di tariffe punitive imposte dagli Stati Uniti sulle importazioni di acciaio e alluminio.

Si prevede che questa settimana il Presidente Usa approverà una imposta del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio .

Per il Presidente USA queste misure sono necessarie al fine di rispondere agli operatori esteri, specialmente quelli cinesi, che stanno minano le aziende Usa e distruggono il lavoro statunitense.

I commenti del Ministro degli Esteri, Wang Yi, sono un segnale del fatto che Pechino non accetterà passivamente l’introduzione delle tariffe.

Wang, parlando a margine dell’incontro annuale del Parlamento cinese, ha affermato che Cina e Stati Uniti non devono essere rivali, ma la storia ha mostrato che le guerre commercial non sono il modo giusto per risolvere i problemi. “Specialmente nel mondo globalizzato, scegliere la guerra commerciale è una percezione sbagliata. L’esito sarà solo doloroso”. “La Cina dovrà dare una necessaria risposta”, ha dichiarato Wang.

Fonte: The Guardian https://www.theguardian.com/world/2018/mar/08/china-promises-necessary-response-to-us-tariffs-as-trade-war-fears-grow

9 Marzo, Cina – Le reazioni cinesi al possibile incontro Trump-Kim

La Cina ha salutato positivamente l’annuncio che Donald Trump e Kim Jong-un stanno progettando uno storico incontro per discutere dei programmi di armi della Corea del Nord. Tuttavia, gli esperti credono che Pechino abbia accolto la notizia con apprensione e durezza.

Parlando alla conferenza stampa a Pechino, il portavoce del Ministro degli Esteri Geng Shuang ha affermato che la Cina è soddisfatta di questi segnali positivi. “Noi apprezziamo e supportiamo gli sforzi compiuti dalle due parti per risolvere la questione tramite il dialogo e il confronto. Speriamo che tutte le parti mostrino il coraggio politico per prendere decisioni importanti e iniziare incontri multilaterali e bilaterali, al fine di avanzare nel processo di pace per la penisola coreana. La Cina continuerà a fare sforzi in questa direzione.”

Shen Dingli, specialista di relazioni internazionale della Fudan University di Shanghai, ha affermato: “In teoria, le autorità cinesi dovrebbero essere felici, abbiamo sempre promosso il dialogo come mezzo per ridurre le possibilità di un conflitto”.

Zhao Tong, esperto di Corea del Nord del Carnegie-Tsinghua Centre for Global Policy di Pechino, sostiene: “Nel breve periodo penso che Pechino accolga con favore i recenti sviluppi”. Tuttavia, Zhao sostiene che alcuni a Pechino temono che Washington e Pyongyang possano un giorno sottoscrivere un accordo che porti l’alleato storico della Cina più vicino agli Stati Uniti. “Gli Stati Uniti potrebbero usare la Corea del Nord…come uno strategico bilanciere o una barriera contro la Cina nella regione. La Cina sa bene che la Corea del Nord ha sempre volute giocare questo ruolo…per questo c’è preoccupazione”.

Shi Yinhong, professore di relazioni internazionali alla Renmin University ia Pechino ha dichiarato che la Cina accoglie positivamente “la riduzione del pericolo di un conflitto militare nell’area. Pechino è soddisfatta della decisione di Trump di incontrare Kim, a dimostrazione di come la posizione precedente del Presidente americano di massima pressione e misure rigide in campo economico contro Pyongyang è fallita.

Secondo Shi Pechino non si sentirà frustata dall’essere bypassata nell’iniziativa diplomatica fra gli USa e la Corea del Nord. Pechino ha già danneggiato le sue relazioni con Pyongyang firmando le sanzioni economiche imposte da Trump lo scorso anno.

Per Zhao la situazione è in continua evoluzione per cui è impossibile sapere come andrà a finire l’incontro fra Trump e Kim. Tuttavia, Zhao e Shi sono d’accordo sul fatto che il meeting non avrà luogo su suolo cinese . Trump non vuole dare credito alla Cina”, sostiene Shi,

Per Zhao: “Un posto in Russia potrebbe avere più chance.”

Fonte: The Guardian – https://www.theguardian.com/world/2018/mar/09/china-trump-kim-north-korea-us-talks

10 Marzo, Corea del Nord . Dialogo con la Corea del Nord: Trump elogia il proprio ruolo ma Washington frena.

L’improvvisa accettazione da parte di Trump di un summit con la Corea del Nord ha gettato una ombra di incertezza su Washington, con pochi dettagli sul possibile incontro storico fra I due leader.

“Il Presidente cinese Xi Jinping ed io abbiamo parlato a lungo del meeting con Kim Jong Un della Corea del Nord.“Il Presidente Xi mi ha detto che ha molto apprezzato il lavoro degli Stati Uniti volto a lavorare sul piano diplomatico.”

La Casa Bianca ha fatto sapere che Trump ne ha parlato anche con il Presidente francesce Macron; Trump ha inoltro twittato che il Primo ministro Abe si è detto “molto entusiasta”.

Tuttavia, la Casa Bianca sembra lentamente tornare indietro sulla questione . affermando che qualsiasi meeting sarà condizionato dall’accordo di Pyongyang su alcune domande non specificate.

Fonte: The Guardian https://www.theguardian.com/us-news/2018/mar/10/north-korea-trump-kim-talks-summit

11 Marzo, Cina – Xi Jingping libero di governare a vita dopo che l’abolizione dei temini al mandato presidenziale

Xi Jinping ha la strada aperta per governare a vita e ha spostato la Cina su via una autoritaria dopo che il Congresso ha votato quasi all’unanimità l’abolizione dei limiti ai mandati presidenziali.

Circa 3000 delegati del Congresso Nazionale del Popolo hanno sostenuto la modifica durante una seduta storica nella Grande Sala del Popolo di Pechino.

Il Presidente cinese è stato il primo a votare.

La stanza è esplosa in un forte applauso quando la mozione è passata con 2958 voti a sostegno. Due voti contrari, tre astenuti e un voto nullo. Quasi all’unanimità i delegati hanno, dunque, sostenuto la linea di Xi.

Per l’approvazione della modifica servivano i 2/3 dei voti favorevoli.

Per gli osservatori ora il potere del Presidente cinese è di fatto intoccabile.

Andrew Nathan, esperto di Cina della Columbia University, ha affermato che Xi ha “bloccato qualsiasi fonte di potere fra Partito, stato e apparato militare”.

“Non ho dubbio che molti nell’élite del partito sia gelosi, lo disapprovino o lo odino in parte per la sua campagna anti-corruzione …Ma sono stati isolati, intimiditi, messi in silenzio. E’ difficile fare previsioni sulla Cina, ma non vedo segni di lotte per il  potere. Xi sembra sicuro”.

Il Partito comunista ha dichiarato che la rimozione die limiti di mandato ha ricevuto ampio sostegno dai funzionari e dalla gente comune. I media controllati dallo Stato hanno presentato la modifica come una questione di routine.

Il controllo sui social media è stato mobilitato a fronteggiare le critiche emerse.

Le autorità hanno messo in silenzio anche la disapprovazione di chi ha espresso preoccupazione per il ritorno al governo di un solo uomo.

Il Parlamento ha inoltre appoggiato l’inserimento nella Costituzione della teoria politica di Xi, un passo che nessun altro leader da Mao ha compiuto durante il suo mandato.

Negli anni Novanta,  Francis Fukuyama si chiedeva se l’umanità avesse raggiunto “la fine della Storia” con la democrazia liberale  e il capitalismo vittoriosi sul comunismo e il totalitarismo. Oggi alcuni osservatori stanno valutando invece un ritorno ad un governo illiberale e dell’uomo forte in Paesi quali la Russia, La Cina , La Turchia e le Filippine.

Fonte: The Telegraph https://www.telegraph.co.uk/news/2018/03/11/chinas-parliament-backs-xi-jinpings-power-grab-almost-unanimous/

Featured Image Source: Wikimedia Commons