Rassegna settimanale 26 marzo-1 aprile: Cina e Corea del Nord

Rassegna settimanale 26 marzo-1 aprile: Cina e Corea del Nord

26 Marzo, Corea del Nord – Kim Jong-un in Cina per una visita di Stato non annunciata

Secondo alcune fonti, il leader nordcoreano dovrebbe essere a Pechino per un viaggio non annunciato, in quella che potrebbe essere la prima visita all’estero del leader nordcoreano da quando ha preso il potere nel 2011.

Citando tre fonti, Bloomberg ha dichiarato lunedì che il leader si trova a Pechino. I media giapponesi avevano annunciato che un “treno speciale”, dove erano presenti alti ufficiali nordcoreani, è arrivato in Cina domenica per discutere delle relazioni fra i due Paesi. Il ministro degli Esteri cinese ha dichiarato di non essere al corrente della visita.

Il sostegno cinese alle sanzioni contro la Corea del Nord per il  suo programma nucleare ha messo alla prova le relazioni fra i due Paesi. Il Presidente cinese Xi Jinping ha descritto le provocazioni nordcoreane come una minaccia per la sicurezza nazionale.

I media locali hanno mostrato un filmato del passaggio del treno attraverso la città cinese di Dandong, al confine con la Corea del Nord. Secondo l’agenzia Kyodo, alcuni hotel vicino al ponte dell’amicizia fra Cina e Corea del Nord fra   Dandong e  Sinuiju hanno chiuso le prenotazioni da domenica per evitare la presenza di ospiti che vedessero il treno.

Un macchina dell’ambasciata nordcoreana è stata vista lunedì vicino alla Grande Sala del Popolo di Pechino, dove solitamente sono accolti i dignitari stranieri.

Secondo alcune fonti, la sicurezza vicino al Changan Avenue a Pechino, che porta al cuore della capitale è stata ulteriormente rafforzata nel pomeriggio di lunedì. , I turisti sono stati allontanati dal Piazza Tiananmen .

Una visita di Kim segnerebbe un punto di svolta nelle relazioni fra i due Paesi; da quando è morto il padre Kim Jong-il, più di sei anni fa, Kim non è mai stato ospitato in Cina  e non ha mai incontrato Xi.

Visto che Kim si prepara a incontrare il leader sudcoreano e il Presidente Trump, la Cina potrebbe essere preoccupata di prendere influenza.

Fonte: The Guardian

Link: https://www.theguardian.com/world/2018/mar/26/north-korea-kim-jong-un-in-china-for-first-foreign-state-visit

27 Marzo, Cina- Kim Jong-un e il mistero del “treno speciale verde” in Cina

Un treno verde e giallo ha scatenato diverse speculazioni sulla presenza o meno del leader nordcoreano in Cina.

La visita, la prima all’estero del giovane leader, arriva prima degli storici incontri con la Corea del Sud e gli Stati Uniti che dovrebbero tenersi in Aprile e Maggio.

Un treno speciale che trasportava alti ufficiali nordcoreani è stata avvistato al confine fra Cina e Corea del Nord, ha dichiarato l’agenzia giapponese Kyodo.

Secondo un filmato dalla Tv giapponese, un treno verde oliva con strisce gialle- simile a quello usato da Kim Jong-il durante la sua visita in Cina nel 2001– è arrivato lunedì a Pechino.

Il treno è poi ripartito martedì pomeriggio da Pechino.

Hua Chunying, portavoce del Ministero degli Esteri, ha dichiarato che non è a conoscenza di alcuna informazione riguardante la visita di alti dignitari nordcoreani. Anche sulla presenza del treno ha affermato di non avere alcuna informazione.

Dopo anni di provocazioni e test missilistici, Pyongyang ha fatto sforzi diplomatici importanti.

Le relazioni fra la Corea del Nord e la Cina, a lungo alleati, si sono incrinate quanto Pechino ha deciso di sostenere le sanzioni internazionali contro Pyongyang a causa del suo programma nucleare.

Adam Cathcart, ricercatore dell’ University di Leeds sulle relazioni fra Corea del Nord e Cina, sostiene che viaggiare in treno è sempre stato un tratto tipico della propaganda nordcoreana. “L’elemento chiave è il treno. Se fosse stato il ministro degli Esteri, sarebbe volato su Pechino” afferma Cathcart.

Kim Il-sung, nonno di Kim Jong-un, arrivò in Cina per la sua prima visita nel 1982.

Il mausoleo di Kim Jong-il a Pyongyang contiene una mappa dei viaggi in trento e in macchina fatti all’estero del leader. Il suo viaggio del 2011 in Cina   è stato commemorato con una scultura di giacchio al festival di Samjiyon.

Secondo alcune fonti, Kim Jong-il aveva sei treni privati di lusso che usava per spostarsi nel Paese fermandosi in 20 stazioni costruite appositamente per lui. Ha sempre viaggiato in treno anche nelle sue rare visite all’estero, in Cina, Russia e Nord Europa.

Kim Jong-Un ha probabilmente usato uno dei treni del padre. Secondo Chosun Ilbo, i treni sono blindati ed equipaggiati con telefoni satellitari, televisioni, sale riunioni e stanze da letto.  Il treno non viaggi più di 60 km all’ora.

“Tutti i dettagli sono gli stessi della visita di Kim Jong-il,” safferma Cheng Xiaohe, professore associato alla università Renmin di Pechino.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2018/mar/27/kim-jong-un-and-the-mystery-of-the-special-green-train

28 Marzo, Cina – I media di Stato cinese confermano la visita non ufficiale di Kim Jong-un a Pechino

La Cina ha confermato la visita del leader nordcoreano, Kim Jong-un, a Pechino dove ha incontrato il Presdiente Xi Jinping e affermato il suo impegno alla denuclearizzazione.

L’agenzia statale di stampa Xinhua ha affermato che Kim è stato in Cina per una visita non ufficiale da domenica a mercoledì.

Secondo Xinhua, Kim ha detto al Presidente Xi che la situazione nella penisola coreana sta migliorando. “Siamo impegnati per la denuclearizzazione della penisola” e ha aggiunto che la questione della denuclearizzazione sarà risolta se la Corea del Sud e gli Stati Uniti risponderanno ai nostri sforzi con gratitudine, per creare una atmosfera di pace e stabilità”.

Dopo anni di provocazioni,  Pyongyang ha dimostrato una apertura importante al dialogo diplomatico. La sorella di Kim, Kim Yo-jong, ha guidato lo scorso mese la delegazione ai Giochi Olimpici di Pyeongchang, aprendo il dialogo con il Sud.

Trump ha twittato mercoledì mattina che Xi gli ha mandato un messaggio per fargli sapere che la visita è andata molto bene e che Kim si aspetta di incontrarlo “Nel frattempo…le sanzioni e la pressione devono essere mantenute alte”.

Michael Kovrig, senior adviser per l’Asia Nordorientale del International Crisis Group, una organizzazione indipendente, afferma che: “E un segnale positivo che Pyongyang sia pronta al dialogo. Tuttavia, la sfida è creare fiducia e le condizioni necessarie affinché Kim si senta sicuro nel procedere con la denuclearizzazione. Non sarà facile.”

La visita segna anche la prima visita all’estero di Kim a Pechino da quando è salito al potere nel 2011.

Gli analisti sostengono che la Cina non voglia essere lasciata da parte nel dialogo fra la Corea del Nord, gli Stati Uniti e la Corea del Sud. La Cina è l’alleato più vicino della Corea del Nord, ma le relazioni si sono incrinate nel momento in cui la Cina ha sostenuto le sanzioni internazionali contro Pyongyang per il suo programma nucleare.

La Cina rappresenta circa il 90% del commercio della Corea del Nord e fornisce inoltre aiuti umanitari e assistenza energetica a Pyongyang. Il mercato nero della Corea del Nord dei prodotti elettronici, petrolio e altri beni arrivano spesso dalla Cina.

Secondo la agenzia statale, KCNA, Kim ha affermato che “non c’erano dubbi che la mia prima visita all’estero fosse nella capitale cinese.”

L’agenzia non ha fatto alcun riferimento all’impegno di Kim alla denuclearizzazione o al meeting con Trump.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2018/mar/28/kim-jong-un-paid-unofficial-visit-to-beijing-chinese-state-media-confirms

29 Marzo, Corea del Nord – Kim Jong-un è d’accordo nell’incontrare il Presidente sudcoreano al summit del 27 aprile

I leader della Corea del Nord e del Sud sono d’accordo nel tenere un summit in un villaggio al confine fra i due Paesi il 27 Aprile.

Ufficiali dei due Paesi si sono incontrati giovedì per preparare il summit, dopo che il leader Kim Jong-Un ha fatto il suo debutto internazionale con un viaggio a sorpresa in Cina.

Kim incontrerà il Presidente sudcoreano Moon Jae-in  a fine aprile nel villaggio di Panmunjom nella zona demilitarizzata a cui seguirà un incontro storico con il Presidente Trump che potrebbe tenersi a inizio maggio.

Il  leader della delegazione di Pyongyang, Ri Son Gwon, ha affermato giovedì che i contatti diplomatici hanno lo scopo di aprire la strada al meeting fra i due leader ed è stata la prima dichiarazione pubblica sul possibile incontro fatta da un ufficiale nordcoreano.

“Negli ultimi 80 giorni, molti eventi senza precedenti hanno avuto luogo nelle relazioni fra il Nord e il Sud”, ha dichiarato Ri, capo della commissione del Nord per la riunificazione.

Il rapido avvicinamento fra i due Paesi è nato dai Giochi Olimpici invernali tenuti in Corea del Sud e arriva dopo un anno di tensioni sempre maggiori per i timori sul programma nucleare e missilistico nordcoreano.

Secondo gli analisti il successo del summit dipenderà dai contatti diplomatici fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti.

Secondo Christopher Green, senior adviser per la penisola coreana del Crisis Group, per il Nord la diplomazia verso il Sud è un modo per discutere con gli Stati Uniti e parte del tentativo di allentare le sanzioni economiche imposte, “Se ci sono possibilità reali che il dialogo con gli Stati Uniti continui, allora il summit potrebbe avere risultati positivi”, afferma Green.

Il summit potrebbe inoltre aprire la strada ad un dialogo più ampio multilaterale nella regione. “Se tutto procede senza problemi, allora potrebbe esserci un summit tripolare, quadripolare…” afferma Cheng Xiaohe, professore associato alla  scuola di studi internazionali dell’università Renmin a Pechino.

“Nessuno si aspetta che la questione della penisola coreana possa essere risolta in uno o due incontri, sarà un percorso lungo ma il trend è positivo.”

Il diplomatico cinese, Yang Jiechi, ha incontrato a Seoul il Presidente Moon per aggiornarlo sulla storico visita di Kim in Cina. Kim ha incontrato il Presidente Xi Jinping, sua prima visita  è stata la prima visita  all’estero da quando ha ereditato il potere dopo la morte di suo padre Kim Jong-il nel 2011.

La Cina è stato il Paese che ha difeso la Corea del Nord a livello diplomatico e ha offerto aiuto, ma le relazioni sono state logorate dal programma missilistico di Pyongyang che hanno spinto Pechino a sostenere le sanzioni ONU contro il Nord.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2018/mar/29/kim-jong-un-agrees-to-meet-south-korea-president-at-summit-on-27-april

30 Marzo, Cina – L’ambasciatore in Cina non si fida di Kim Jong-Un 

Dopo l’incontro storico fra Kim Jong- un e il Presidente Xi, ambasciatore americano in Cina Terry Branstad afferma che non è possibile fidarsi delle promesse di Kim Jong-un sulla denuclearizzazione. Secondo il diplomatico, è infatti necessario verificare che le armi nucleari siano davvero eliminate e che la Corea del Nord non sia più una minaccia per la sicurezza regionale e nazionale. Tuttavia, gli Stati Uniti sono pronti a verificare quali siano “le possibilità” con la Corea del Nord.

Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/av/world-asia-china-43593241/us-envoy-to-china-says-we-don-t-trust-kim-jong-un

31 marzo, Cina, un censimento ambientale cinese rivela che le fonti di inquinamento crescono del 50%

Il Ministro dell’Ambiente cinese ha rivelato che il numero dell fonti di inquinamento nel Paese sono cresciute di più della metà in meno di un decennio.

Presentando i primi dati preliminari del ‘censimento ambientale’ ancora in corso, il Ministro cinese dell’Ecologia e dell’Ambiente ha affermato che il numero delle fonti di inquinamento nel Paese è a circa 9 milioni rispetto a 5,9 milioni del primo censimento del 2010.

“Gli obiettivi e lo scopo del secondo censimento sono differenti rispetto a quelli del precedente”, ha dichiarato Hong Yaxiong, capo dell’indagine sull’inquinamento del Ministero. “Ciononostante nel complesso, ci sono più fonti di inquinamento”.

Il censimento non dice se l’inquinamento è cresciuto ma l’inquinamento dell’aria nelle maggiori città  escono altri studi  è diminuito.

Hong  sostiene che le emissioni delle imprese sono il principale problema. Il ministero ha trovato  che 7,4 milioni di fonti di inquinamento sono industriali, contro il milione delle aree rurali e le 500 mila delle località urbane.

Cinque anni fa la Cina ha dichiarato guerra all’inquinamento; da allora nuovi impianti a carbone non sono più ammessi e a quelli esistenti è stato chiesto di tagliare le emissioni. Le principali città hanno ristretto il numero di auto consentite sulle strade.

Come parte della campagna contro l’inquinamento, questo mese sono stati ampliati i poteri del Ministero dell’Ambiente che ora includono anche la gestione dell’acqua, la riduzione delle emissioni, l’inquinamento agricolo e altri poteri in mano fino ad oggi ad altri Ministeri.

Il censimento ambientale si concluderà nel 2019 e indagherà tutte le forme di inquinamento nelle aree urbane e rurali. “Cercheremo tutte le fonti di inquinamento”.

La Cina ha comunque fatto importanti passi in avanti: Michael Greenstone, direttore dell’istituto di Energy Policy dell’università di Chicago, ha analizzato i dati raccolti dal governo sul monitoraggio  dell’aria dal 2013 al 2017 e ha visto come le città più popolate della Cina hanno avuto un declino importante dell’inquinamento.

Fonte: The Guardian
Link:  https://www.theguardian.com/world/2018/mar/31/china-environment-census-reveals-50-rise-in-pollution-sources

1 Aprile, Cina –  Cina e Vietnam auspicano la risoluzione delle dispute marittime

Il Ministro degli Esteri Cinese Wang Yi domenica ha affermato che il Vietnam e la Cina dovrebbero risolvere le dispute territoriali del Mar Cinese Meridionale attraverso il dialogo e muoversi insieme per sfruttare insieme le risorse marittime.

“Noi siamo concordi che la risoluzione delle questioni marittime sia estremamente importante per lo sviluppo di relazioni bilaterali sane e sostenibili”, ha affermato il Ministro degli Esteri cinese dopo un meeting con il Ministro degli Esteri vietnamita Pham Binh Minh ad Hanoi.

La Cina reclama il 90% del territorio marittimo e sta costruendo e militarizzando le rocce e il reef.

Brunei, Malesia, le Filippine, Taiwan e Vietnam chiedono parti di quello territorio, in particolare il Vietnam è il Paese oggi più in conflitto con la Cina su questa questione.

“Le due parti dovrebbero affrontare la questione attraverso il dialogo ed evitando di assumere decisioni unilaterali che possono complicare ulteriormente la disputa”, ha affermato Wang. “Allo stesso tempo, ( le due parti) dovrebbero promuovere la cooperazione in mare, pensando anche allo sfruttamento congiunto delle risorse del mare.”

Wang e Minh hanno dichiarato che le relazioni bilaterali hanno visto uno sviluppo positivo nell’ultimo periodo, con la crescita del commercio e degli investimenti.

Minh ha affermato che i due Paesi condividono la responsabilità di mantenere la pace e la stabilità nella regione, ripetendo che per il Vietnam la questione marittima deve essere risolta in maniera pacifica e secondo il diritto internazionale.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-vietnam-china-politics/china-and-vietnam-call-for-maritime-disputes-to-be-settled-idUSKCN1H81AO

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