Rassegna settimanale 11-17 Novembre 2019: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 11-17 Novembre 2019: Giappone e Corea del Sud

11 novembre, Giappone/Corea del Sud – GSOMIA: nessun ripensamento da parte della Sud Corea

Il Ministero della Difesa ha chiarito lunedì che la Sud Corea non sta pensando di rivedere la sua scelta di non rinnovare l’accordo di condivisione di informazioni di intelligence con il Giappone.

L’accordo GSOMIA tra Sud Corea e Giappone scadrà il prossimo 23 novembre a seguito della decisione di Seoul che in agosto ha scelto di non rinnovarlo a seguito delle restrizioni sulle esportazioni imposte dal Giappone.

Mentre la data di scadenza si avvicina, alcuni media avevano riportato la notizia secondo cui la Sud Corea stava valutando di posticipare la fine dell’accordo fino a quando le due Parti non avessero raggiunto una soluzione comune per le loro faide storiche ed economiche.

La portavoce del Ministero della Difesa, tuttavia, ha smentito questa speculazione, dichiarando che, ad ora, questa possibilità non è stata presa in considerazione.

Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Sud Corea di ritirare la sua decisione, ma Seoul è rimasta ferma sulla sua posizione che potrebbe essere rivalutata solo se il Giappone fosse il primo a rivedere le sue decisioni.

Fonte: the Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/11/356_278517.html

 

12 novembre, Giappone – La corte di Fukuoka sancisce che il Giappone paghi 350 milioni di yen alle vittime dell’amianto

L’alta Corte di Fukuoka ha sancito che il governo e quattro aziende che producono materiale da costruzione paghino 350 milioni di yen per i danni causati agli ex operai edili e ai parenti sopravvissuti alle vittime che nel Kyushu hanno sofferto di problemi di salute causati dall’amianto, tra cui il cancro ai polmoni.

La decisione di lunedì è la quinta sentenza di un tribunale giapponese in simili processi in corso in tutto il Paese. È la quarta sentenza con cui un’alta corte ha riconosciuto le responsabilità del governo e delle aziende.

Nell’emanare la sentenza, il giudice ha dichiarato che il governo e le quattro aziende avrebbero potuto prevedere il rischio che queste persone sviluppassero malattie a contatto con materiali di costruzione contenenti amianto già nel 1975. Ha quindi riconosciuto la loro negligenza nel non aver adottato le necessarie misure di prevenzione.

Il giudice ha inoltre riconosciuto la responsabilità del governo per i problemi di salute patiti dagli appaltatori e ha deciso che questo paghi compensazioni per 27 dei 28 querelanti mentre le aziende dovranno risarcire 26 persone.

Un ufficiale del ministero del lavoro ha dichiarato: “Prendiamo nota del fatto che alcune delle nostre considerazioni non siano state accettate dalla Corte. Vorremmo valutare meglio la sentenza per discutere come procedere in merito”.

Il portavoce di una delle aziende coinvolte ha dichiarato che la scelta del giudice di non riconoscere alcune delle posizioni espresse dalla società è “deprecabile”.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/11/12/national/crime-legal/japa-four-firms-to-pay-350-million-asbestos-case/

13 novembre, Giappone/Corea del Sud – Il capo delle Forze USA in Corea: porre fine al patto di intelligence manda “il messaggio sbagliato”

La decisione di Seoul di non rinnovare il patto di condivisione di informazioni militari di intelligence con il Giappone rischia di mandare “il messaggio sbagliato” agli oppositori. Questo è quanto ha dichiarato il comandante delle truppe americane in Corea del Sud in vista della scadenza dell’accordo tra i due Paesi la prossima settimana.

L’accordo GSOMIA, che permette ai due Paesi di condividere segreti militari, in particolare sulla forza missilistica e nucleare della Nord Corea, trasmetteva un “messaggio chiaro” alla regione di stabilità e sicurezza davanti alle loro “differenze storiche”, ha dichiarato il Generale Robert Abrams, comandante delle Forze americane in Corea. “Ma senza questo patto, c’è il rischio di inviare il messaggio sbagliato e cioè che forse non siamo così forti”.

Abrams è a capo delle truppe statunitensi che stazionano in Sud Corea, Paese alleato, per difenderlo dalla potenza nucleare del vicino nord. Negli ultimi mesi e settimane, il Nord ha lanciato una serie di test missilistici che, secondo Abrams, “non contribuiscono ad allentare le tensioni nella penisola coreana”.

Gli ufficiali sudcoreani hanno dichiarato di voler continuare a condividere informazioni di intelligence con Tokyo attraverso un canale trilaterale con gli Stati Uniti come intermediario, ma questa possibilità ha sollevato preoccupazione circa possibili ritardi nelle situazioni più urgenti.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/11/13/national/seoul-tokyo-row-wrong-message-us-forces-korea-chief/#.XdEdL_ZFzIU

 

14 novembre, Corea del Sud – Le associazioni per i diritti umani condannano Seoul per aver rimandato due pescatori nordcoreani nel loro Paese

Le associazioni per i diritti umani in Sud Corea e all’estero condannano il governo sudcoreano per aver recentemente rimandato in Nord Corea due pescatori nordcoreani sottolineando le loro preoccupazioni che questi ultimi siano torturati o condannati a morte nel loro Paese.

Hanno anche sottolineato che la Costituzione riconosce i cittadini nordcoreani al pari di quelli sudcoreani e, per questo, Seoul avrebbe dovuto garantire loro i diritti umani di base e fornire loro protezione legale.

I due ventenni nordcoreani, che erano entrati nelle acque sudcoreane su un peschereccio il 2 novembre, sono accusati di aver ucciso 16 membri del loro equipaggio. Dopo averli interrogati, il governo li ha rimandati in Nord Corea anche se i due avevano mostrato il proprio interesse di disertare nel Sud.

Le associazioni per i diritti umani hanno accusato Seoul di aver deportato i due senza sufficienti indagini o sforzi appropriati per proteggere i loro diritti.

Human Rights Watch ha anche sottolineato che Seoul non ha rilasciato i dettagli di come ha preso la decisione di rimandarli indietro o di come poteva essere sicura che questi sarebbero stati al sicuro tornando in Nord Corea. Ha aggiunto che il governo avrebbe potuto processarli per i presunti omicidi visto che la Costituzione afferma che la legge nazionale è applicabile all’intera Penisola Coreana.

L’associazione Coreana degli Avvocati ha espresso le sue preoccupazioni sulla deportazione che considera una violazione dei diritti umani.

Fonte: the Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/11/251_278717.html

 

15 novembre, Giappone – L’LDP potrebbe ritardare il dibattito parlamentare sul referendum costituzionale alla luce dello scandalo che sta investendo Abe

La coalizione al governo sta incontrando molte difficoltà nel far approvare la legge per emendare il procedimento di riforma della Costituzione durante la sessione parlamentare in corso.

La sessione parlamentare in corso dovrebbe chiudersi il 9 dicembre ma alcuni parlamentari del Partito liberal democratico, a capo della coalizione che include anche Komeito, sembrano disposti a rimandare il dibattito sull’emendamento alla legge nazionale sul referendum.

I legislatori della coalizione sono riluttanti nel prolungare la sessione parlamentare per evitare di offrire spazio ai partiti all’opposizione di interrogare il governo circa uno scandalo che ha recentemente coinvolto il Primo Ministro Abe. Questi accusano Abe di aver usato il denaro dei contribuenti per i propri interessi. Abe avrebbe invitato molti dei suoi sostenitori al party per la fioritura dei ciliegi organizzato ogni anno dal governo, un’accusa che Abe ha negato. “Tutti i viaggi e le spese di soggiorno, incluso il party, sono stati pagati interamente dai partecipanti”, ha dichiarato Abe ai giornalisti.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/11/15/national/politics-diplomacy/constitution-bill-may-face-diet-delay-ldp-fear-grilling-spring-party/#.XdEgrfZFzIU

 

16 novembre, Giappone – Washington ha chiesto a Tokyo di pagare cinque volte di più per le Forze armate americane in Giappone

Gli Stati Uniti hanno chiesto al Giappone, all’inizio dell’anno, di pagare molto di più, circa cinque volte di più, per finanziare le forze americane che stazionano sul suolo coreano, principale alleato asiatico.

Nel budget fiscale giapponese per il 2019, sono stati predisposti circa 1,8 miliardi di dollari per ospitare le forze americane mentre Trump criticava i patti decennali tra i due Paesi in merito di finanziamenti definendoli unilaterali e ingiusti.

Gli USA vogliono discutere francamente con il Giappone sulla condivisione dei costi in futuro e chiederanno anche alla Sud Corea di aumentare di cinque volte il suo contributo economico.

Il Giappone ha risposto che questo aumento è “irrealistico”, sostenendo che il Giappone si è già accollato il contributo più alto per lo stazionamento degli alleati americani.

L’accordo Giappone-USA sulla condivisione dei costi fino al 2020 scadrà alla fine di marzo 2012 e ci si aspetta che le nuove negoziazioni entrino nel vivo la prossima primavera.

Secondo l’accordo di sicurezza bilaterale, circa 50000 truppe americane sono stanziate in Giappone. La prefettura di Okinawa ne ospita il maggior numero.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2019/11/16/national/trump-wants-tokyo-quadruple-base-hosting-payments-8-billion-foreign-policy/#.XdEh2_ZFzIU

 

17 novembre, Giappone/Corea del Sud – I responsabili della difesa di Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti si incontrano in un clima di tensioni

Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone si sono incontrati a Bangkok domenica ai margini del sesto Meeting-Plus dei Ministri della difesa dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN). I Ministri della difesa dei tre Paesi hanno discusso del trattato GSOMIA per la condivisione delle informazioni di intelligence tra Seoul e Tokyo, che scadrà a breve, e della questione del nucleare in Nord Corea.

Per gli Stati Uniti, Esper ha chiesto che la Sud Corea e il Giappone vadano oltre le loro dispute bilaterali che “danneggiano i nostri sforzi e giocano a favore di Pyongyang e di Pechino”.

Prima dell’incontro a tre, il Ministro della Difesa Jeong Kyeong-doo si è incontrato da solo con Esper e i due hanno annunciato che Seoul e Washington posticiperanno un esercizio militare aereo congiunto, uno di quelli abitualmente criticati dalla Nord Corea, per non danneggiare il dialogo con il Nord sulla denuclearizzazione. “Dopo una profonda consultazione e attenta considerazione, il Ministro Jeong ed io abbiamo deciso congiuntamente di rimandare l’esercizio congiunto di questo mese. Abbiamo preso questa decisione come atto di buona volontà per contribuire ad un ambiente che conduca alla diplomazia e al progresso della pace”, ha dichiarato Esper. “Incoraggiamo la Nord Corea a dimostrare la stessa buona volontà e a ritornare al tavolo delle negoziazioni senza pregiudizi o esitazioni”. La decisione arriva a circa un mese dalla scadenza di un anno fissata dalla Nord Corea per le negoziazioni sulla denuclearizzazione e dopo che il dialogo ha subito una battuta d’arresto lo scorso ottobre.

Gli USA hanno chiesto ai loro alleati e partner di impegnarsi per applicare le sanzioni dell’ONU contro Pyongyang per lo sviluppo delle sue armi nucleari. “Non abbiamo ancora visto un progresso concreto da parte della Nord Corea sulle sue armi nucleari e missilistiche. In queste circostanze, in qualità di autorità della difesa di Giappone, USA e Corea del Nord, dobbiamo continuare a promuovere la cooperazioni trilaterale e a fare tutti gli sforzi per mantenere la pace e la stabilità nella regione”, ha dichiarato Kono prima dell’incontro trilaterale.

Gli ufficiali degli Stati Uniti si trovavano in visita nei Paesi asiatici, tra cui Sud Corea e Giappone, dove hanno chiesto ai loro alleati di giocare un ruolo maggiore nell’attuare la sicurezza regionale e pagare di più per i costi della difesa con gli Stati Uniti.

Circa il GSOMIA che scadrà il 22 novembre, nessun accordo è emerso tra la Sud Corea e il Giappone che non sono stati capaci di diminuire le loro differenze.

Kono ha detto ai reporter giapponesi di aver chiesto alla Sud Corea di “prendere la decisione più saggia”.

Il GSOMIA non è solo un accordo bilaterale tra Seoul e Tokyo ma coinvolge anche gli Stati Uniti che utilizza la cooperazione trilaterale sulla sicurezza nel quadro della sua politica deterrente contro Cina, Nord Corea e Russia.

Fonte: the Korea Times
Link: http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/11/205_278864.html

 

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