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Rassegna settimanale 27 settembre-3 ottobre 2021: Africa Subsahariana

27 settembre, Sud Sudan – Il governo respinge il report delle Nazioni Unite sulla corruzione

Il report delle Nazioni Unite che accusa l’élite al potere di aver sottratto più di 73 milioni di dollari dalle casse pubbliche nel 2018 è stato respinto dal governo sud sudanese, che si proclama “vittima di una campagna internazionale”.

Secondo il report la sottrazione di denaro pubblico rischia di far deragliare un già fragile processo di pace nella nazione più recente del mondo, che ha lottato per emergere da cinque anni di guerra civile dopo l’indipendenza nel 2011. Si afferma, infatti, che: “Quanto accaduto continua ad alimentare la competizione politica tra le élite ed è un fattore chiave del conflitto in corso, delle violazioni e dei crimini gravi, mettendo a repentaglio le prospettive di una pace sostenibile”.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/9/27/south-sudan-dismisses-un-report-on-corruption

28 settembre, Guinea – Il governo militare presenta i documenti per avviare la transizione civile

Il documento presentato dai vertici militari della Guinea delinea le missioni e i doveri del governo di transizione per riportare il Paese a un governo civile, ma non chiarisce quanto durerà la transizione.

Il documento individua quattro figure che saranno responsabili della transizione: National Rally Committee for Development (CNRD); il presidente della transizione, che fungerà anche da capo del CNRD, capo di Stato e capo delle forze armate; un governo guidato da un primo ministro civile; e un organo legislativo chiamato Consiglio nazionale di transizione o CNT.

Nessun membro di queste istituzioni potrà partecipare “alle elezioni nazionali o comunali, che saranno organizzate al termine del periodo di transizione”.

La durata della transizione “sarà stabilita di comune accordo tra le forze vive della nazione” e il CNRD, secondo lo statuto.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/9/28/guinea-military-government-presents-charter-for-civilian-transit

29 settembre, Kenya – Sospesi gli ingressi senza visto per chi proviene dal Pakistan

Il ministero dell’Interno del Kenya ha ordinato la sospensione di un accordo di transito senza visto con il Pakistan. La mossa è stata motivata dopo che i social media hanno mostrato una serie di video con folle di cittadini pakistani che riempivano le aree residenziali della capitale, Nairobi.

Il segretario principale degli interni Karanja Kibicho ha ordinato alla polizia di lavorare a stretto contatto con i servizi di immigrazione per reprimere gli stranieri illegali. In una dichiarazione, Kibicho ha affermato che “la maggior parte di questi viaggiatori è originaria del Pakistan e dispone di visti di transito validi per l’Arabia Saudita che vengono rilasciati all’arrivo. In futuro, il governo limiterà il numero di stranieri in transito attraverso il Paese a livelli che non lo fanno. rappresentano un rischio per l’interesse nazionale del Kenya”.

Fonte: AfricaNews
Link: https://www.africanews.com/2021/09/30/kenya-suspends-visa-free-transit-with-pakistan/

30 settembre, Mauritius – Il Paese apre ai visitatori stranieri

Il governo di Mauritius ha annunciato che sta riaprendo completamente i confini ai visitatori internazionali, dopo mesi di isolamento a causa della pandemia da Covid-19. L’annuncio è stato accolto con un sospiro di sollievo dai molti che lavorano nel settore del turismo. Secondo i dati del sito Web Africa CDC, il paese ha registrato 13.685 casi di Covid-19 al 26 settembre, ma la media settimanale è diminuita drasticamente rispetto al picco di agosto.

Fonte: Africanews
Link: https://www.africanews.com/2021/10/01/mauritius-opens-to-international-visitors/

1 ottobre, Nigeria – Celebrato l’Indipendence Day in in un clima di forte insicurezza

La Nigeria ha celebrato il suo 61° anniversario di indipendenza. Nella città di Abuja si è concentrata la maggior parte delle celebrazioni, nonostante le crescenti sfide alla sicurezza e nonostante una situazione economica e sociale in forte crisi. In un discorso televisivo il presidente Muhammadu Buhari ha affermato che gli ultimi 18 mesi sono stati “alcuni dei periodi più difficili nella storia della Nigeria dalla guerra civile”. Il Paese è, infatti, stato testimone di attacchi mortali alle comunità locali in villaggi remoti e di un aumento dei rapimenti per riscatto nonché di un ciclo di violenza che ha sfidato le misure introdotte dalle autorità. Buhari si è impegnato a continuare a lavorare su soluzioni basate sul dialogo e ha imputato la colpa della mancanza di progressi alla corruzione sistematica che affligge il Paese.

Fonte: AfricaNews
Link: https://www.africanews.com/2021/10/01/nigeria-marks-independence-day-amid-challenges/

2 ottobre, Etiopia – Arrestato un ex funzionario del governo ad interim del Tigray

Abraham Desta, ex alto funzionario del governo ad interim del Tigray, è apparso in tribunale per accuse di incitamento al conflitto tra il popolo tigrino e il governo centrale. Desta ha prestato servizio nell’amministrazione di nomina federale come capo dell’Ufficio degli affari sociali del Tigray ed è il più alto funzionario dell’amministrazione provvisoria ad essere arrestato. Il suo arresto ha avuto luogo un giorno dopo aver scritto una lettera aperta su Facebook al nuovo sindaco di Addis Abeba denunciando quelli che riteneva fossero arresti arbitrari di etnia tigrina e crescenti discriminazioni.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/ethiopia-detains-former-official-tigray-interim-government-2021-10-02/

3 ottobre, Sudan – Il Paese è in crisi a causa del blocco dei porti

Il governo ha annunciato che il Paese è sull’orlo di una crisi senza precedenti a causa della fine delle riserve di farmaci essenziali, carburante e grano dopo che le proteste politiche hanno portato alla chiusura di Port Sudan, il principale porto nell’est del Paese. Inoltre, nelle ultime settimane, numerosi membri delle tribù Beja del Sudan orientale hanno bloccato le strade e costretto a chiudere i porti del Mar Rosso per protestare contro quella che dicono sia la mancanza di potere politico e le cattive condizioni economiche della regione. Il governo ha riconosciuto la “giusta causa” del Sudan orientale e ha sottolineato il diritto alla protesta pacifica, ma ha avvertito che la chiusura di porti e autostrade “danneggia gli interessi di tutti i sudanesi”.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/sudan-run-out-essential-medicine-fuel-wheat-due-port-closure-cabinet-2021-10-03/

 

(Featured image source: Flickr GovernmentZA)