A ConverAbiy-Ahmed-primo-ministro-Etiopia

Rassegna settimanale 10-16 gennaio 2022: Africa Subsahariana

10 gennaio, Somalia – Elezioni entro il 25 febbraio

Dopo che, a causa di una faida tra il presidente e il primo ministro che ha allarmato la comunità internazionale, le votazioni sono state continuamente posticipate, sembra che ora i leader somali abbiano trovato un accordo: le elezioni si concluderanno entro il 25 febbraio.
“Le elezioni in corso della Camera del popolo saranno completate tra il 15 gennaio e il 25 febbraio 2022”, si legge in una dichiarazione rilasciata dopo i colloqui nella capitale Mogadiscio.
La comunità internazionale aveva espresso il suo allarme per la crisi, temendo per la stabilità del Paese.
Le elezioni in Somalia seguono un modello indiretto complesso, in base al quale le legislature statali e i delegati dei clan scelgono i legislatori per il parlamento nazionale, che a loro volta scelgono il presidente.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/1/9/somalias-leaders-agree-to-hold-delayed-election-by-february-25

11 gennaio, Mali – Il governo esorta l’ECOWAS a riconsiderare le sanzioni

Il leader militare del Mali Assimi Goita ha affermato che Bamako è aperta al dialogo dopo che l’ECOWAS, ha imposto sanzioni aggiuntive al travagliato paese del Sahel a causa del ritardo delle elezioni. “Anche se ci rammarichiamo per la natura illegittima, illegale e disumana di alcune decisioni, il Mali rimane aperto al dialogo con la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale per trovare un punto di incontro”, ha affermato Goita alla TV di stato. Inoltre, il governo di Bamako ha annunciato il richiamo dei suoi ambasciatori negli Stati dell’ECOWAS in risposta alle ultime sanzioni che prevedono il congelamento dei beni maliani presso la banca centrale della regione e la chiusura dei confini con gli altri Paesi. Tali misure, secondo Goita, “andranno ad aggravare le condizioni della popolazione già gravemente colpita dalla crisi della sicurezza e dalla crisi sanitaria”.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/1/11/malis-strongman-urges-ecowas-to-reconsider-inhumane-sanctions

12 gennaio, Guinea – I confini con il Mali rimangono aperti

La giunta militare al governo in Guinea ha annunciato che manterrà aperti i confini con il Mali, andando contro le sanzioni che l’ECOWAS ha imposto a Bamako.
“Il Comitato nazionale per la riconciliazione e lo sviluppo (CNRD) desidera informare l’opinione pubblica e l’opinione internazionale che la Repubblica di Guinea si dissocia alla decisione del 4° vertice straordinario dei capi di Stato dell’ECOWAS […] Di conseguenza, il comitato riafferma che i confini aerei, terrestri e marittimi della Repubblica di Guinea rimangono aperti a tutte le nazioni sorelle in conformità con la sua visione panafricana”, ha affermato Aminata Diallo, portavoce del CNRD. Tuttavia, La decisione della Guinea resta comunque un’eccezione.

Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2022/01/11/guinea-keeps-borders-open-with-mali-hit-by-ecowas-sanctions/

13 gennaio, Nigeria – Revocato il divieto di accesso a Twitter

Le autorità nigeriane hanno revocato la sospensione di mesi sulle operazioni del gigante dei social network. La decisione è stata presa dopo che Twitter ha annunciato di voler soddisfare le condizioni imposte dal governo, compresa l’apertura di un ufficio locale. Secondo una dichiarazione del governo, le condizioni includono anche la gestione delle operazioni e delle questioni fiscali e la “gestione delle pubblicazioni vietate in linea con la legge nigeriana”.
Nel giugno 2021, le autorità nigeriane avevano annunciato la sospensione a tempo indeterminato di Twitter nel Paese, accusando la società di consentire l’utilizzo della sua piattaforma “per attività in grado di minare l’esistenza della Nigeria”.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/1/13/nigerians-react-lifting-of-twitter-ban

14 gennaio, Etiopia – Il primo ministro caldamente invitato a porre fine al conflitto in Tigray

Il comitato che assegna il Premio Nobel per la pace ha fatto appello al primo ministro etiope Abiy Ahmed, che ha vinto il premio nel 2019, per fermare il conflitto in corso nella regione settentrionale del Paese, il Tigray. In una rara critica a un ex vincitore, il comitato norvegese ha affermato che Abiy aveva la responsabilità speciale di porre fine ai combattimenti scoppiati alla fine del 2020. Generalmente, la commissione si astiene dal commentare le azioni dei vincitori del premio Nobel: Abiy Ahmed rappresenta quindi un’eccezione e il comitato aveva precedentemente espresso la sua preoccupazione per il conflitto. “La situazione umanitaria è terribile ed è inaccettabile che gli aiuti non arrivino in modo sufficiente”, ha dichiarato il presidente del comitato Nobel Berit Reiss-Andersen in una nota. “In qualità di primo ministro e vincitore del premio per la pace, Abiy Ahmed ha la responsabilità di porre fine al conflitto e contribuire alla pace”.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/ethiopia-pm-must-end-tigray-conflict-nobel-committee-says-2022-01-13/

15 gennaio, Repubblica Democratica del Congo – Il vicepresidente si dimette per “bullismo e umiliazione”

Il vicepresidente del parlamento della Repubblica Democratica del Congo Jean-Marc Kabund si è dimesso per ciò che ha descritto come bullismo, umiliazione e tortura, due giorni dopo che le riprese delle telecamere a circuito chiuso condivise sui social media sembravano mostrare membri della Guardia repubblicana di Tshisekedi che facevano irruzione nella sua casa e arrestavano un uomo.
La decisione di Kabund, figura di spicco dietro l’ascesa al potere di Tshisekedi, di dimettersi mette in evidenza le linee di frattura emergenti nella leadership del paese e potrebbe significare incertezza per il futuro della coalizione al potere in vista delle elezioni presidenziali del 2023.
“Ora tutto dipenderà dal seguito che avrà questa faccenda”, ha affermato Tresor Kibangula, analista politico del Congo Research Group della New York University. “Lascerà il partito del presidente? ​​Sarà in grado di reclutare o costituire un nucleo di seguaci all’interno della Sacra Unione? Nulla è certo.”

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/vice-president-congos-parliament-resigns-over-bullying-humiliation-2022-01-14/

16 gennaio, Sudan – I sudanesi rifiutano l’ultimo tentativo delle Nazioni Unite di risolvere la crisi politica

Centinaia di persone in Sudan sono scese nelle strade della capitale, Khartoum, per respingere l’ultimo tentativo delle Nazioni Unite di risolvere l’escalation della crisi politica nel Paese. Le proteste hanno avuto luogo dopo le dimissioni del primo ministro civile Abdalla Hamdok.
Il rappresentante speciale dell’ONU aveva avviato una serie di consultazioni con diversi attori politici e civili per risolvere l’attuale crisi. “Respingiamo questa iniziativa perché l’ONU non si è seduto con noi né ha chiarito quali punti saranno discussi durante i colloqui”, affermano i manifestanti, aggiungendo che “l’iniziativa non è arrivata al momento giusto perché non abbiamo chiesto alcun partenariato con i militari, che è ciò che ci ha portato dove siamo ora. Chiediamo un governo civile completo”.

Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2022/01/14/sudanese-reject-un-s-latest-bid-to-resolve-political-crisis/

 

(Featured image source: Flickr World Economic Forum)