Rassegna settimanale 26 aprile-2 maggio: Africa Subsahariana

Rassegna settimanale 26 aprile-2 maggio: Africa Subsahariana

28 aprile, Tanzania- Gli investimenti della Corea del Sud

La Tanzania vuole cominciare a avere investitori dalla Corea del Sud nelle zone della Export Processing Zones Authority (EPZA).

Un gruppo di investitori potenziali di ventidue aziende ha visitato recentemente le autorità del Paese e si è informata riguardo le opportunità presenti in Tanzania e i benefici che esistono nell’investire nelle aree EPZA.
Il direttore generale del EPZA, il dott. Adelhelm Meru, ha detto in una conferenza tenuta a Dar es Salaam che la Tanzania vuole forgiare relazioni più forti con Seul per i benefici comuni di entrambi i Paesi.

La delegazione della Corea del Sud era guidata dal loro ambasciatore in Tanzania, Chung Hu e visitava il Paese per la prima volta.
Ha spiegato che l’autorità ha presentato varie opportunità come la possibilità di cominciare attività imprenditoriali agroindustriali e minerali.
Sono stati anche informati delle opportunità di sviluppo delle infrastrutture nei settori dell’energia, dell’acqua e dei servizi.

Meru ha anche detto agli investitori che investendo in Tanzania avranno accesso anche ai mercati e ai Paesi vicini come la East African Community (EAC), la South African Development Community (SADC) e il Common Market for Eastern and Southern Africa (COMESA).

Fonte: Daily news
Link: http://www.dailynews.co.tz/index.php/biz/30818-koreans-eye-epza-investment-projectsedrf

Repubblica Centrafricana- Tre membri di Medici senza frontiere perdono la vita in un attacco

Tra le 22 persone rimaste uccise in un attacco dei ribelli in una clinica della Repubblica Centrafricana ci sono anche tre volontari di Medici senza Frontiere.

Sembra che l’attacco sia stato fatto dai ribelli mussulmani Seleka.
Sono stati accusati di numerosi attacchi ai membri della maggioranza Cristiana del CAR e da quando il loro leader è stato costretto a dimettersi da presidente a gennaio, le milizie hanno cominciato a vendicarsi contro la comunità musulmana.
Domenica i peacekeeper hanno scortato più di 1.200 mussulmani fuori dalla capitale, Bangui, per la loro sicurezza.
Erano gli ultimi mussulmani rimasti nella città.

Dopo la loro evacuazione, i saccheggiatori sono scesi nel distretto PK-12 appena abbandonato per svuotare le case e anche la moschea.
Il saccheggiatore Guy Richard ha detto “Non volevamo i Musulmani qui e non vogliamo neanche le loro moschee”.

Qualche tempo fa i ribelli Seleka hanno preso come target la clinica nella città di Nanga Boguila, nel nord del Paese, alla ricerca di soldi.
Quindici capi locali sono stati uccisi su posto.
Il capo della missione di Medici senza frontiere nel Paese, Stefano Argenziano, ha detto che il personale è stato ritirato dalla clinica come “reazione a questo atto senza scrupoli”.
Ha anche detto che stanno valutando se è possibile continuare le operazioni in altre aree.

Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-27186836

Tunisia- Francia e Germania in visita in Tunisia

I ministri degli esteri di Francia e Germania hanno concluso venerdì scorso una storica visita in Tunisia con promesse di aiuti finanziari.
Il Primo ministro della Tunisia Mehdi Jomaa ha detto che la visita di Laurent Fabius e di Frank-Walter Steinmeier ha mostrato “il forte supporto verso il suo Paese e anche l’interesse di queste due nazioni amiche e dell’Unione europea a supportare la Tunisia in questa fase”.
“Quello che cerchiamo di fare è rafforzare queste relazioni, cercando di spingerle più in là” ha aggiunto.

L’UE è il primo partner economico della Tunisia, con gli scambi commerciali che superano l’80%. Francia e Germania prendono la parte più grossa di questi.

Entrambi i ministri si sono congratulati con la Tunisia per la sua uscita dalla crisi politica attraverso la scelta di un governo non schierato di tecnocrati durante le negoziazioni che hanno coinvolto i sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro e i partiti più importanti del Paese.
Il Ministro degli Esteri francese ha annunciato che il suo Paese convertirà il debito della Tunisia (circa 60 milioni di euro) in progetti di investimenti.
Ha anche aggiunto che i 500 milioni di euro promessi dal Presidente francese Hollande saranno dati in poco tempo alla Tunisia data la decisione di velocizzare il suo trasferimento.

I due Ministri europei hanno detto che questa visita insieme è una novità e che hanno scelto la Tunisia come prima destinazione per esprimere i loro sentimenti di fiducia verso gli sforzi di mobilitazione.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404290749.html

Sudan- Il debito estero in Sudan

Il 10 aprile il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno presieduto l’ottavo meeting del Gruppo di lavoro tecnico sul debito estero del Sudan.
All’incontro hanno partecipato i creditori bilaterali e multilaterali, le delegazioni del governo del Sudan e del Sudan del sud e un rappresentante del Presidente Mbeki, capo dell’ African Union High Level Implementation Panel (AUHIP).

I partecipanti hanno apprezzato l’approvazione di un nuovo Staff Monitored Program (SMP) da parte del direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde.
Hanno apprezzato i progressi fatti dal Sudan, inclusa la recente realizzazione di riforme difficili che hanno fornito la base del SMP e il progresso nell’implementazione di politiche pro-poveri sotto la strategia per la Riduzione della povertà.

I partecipanti hanno supportato il lavoro della Commissione Tripartita (Sudan/Sudan del sud/ Unione africana) come piattaforma per rafforzare le relazioni tra i due Paesi, coordinare e intensificare gli sforzi verso i creditori internazionali.

Mahmoud Abbas BadrEldien, Ministro delle Finanze e dell’economia del Sudan, ha detto che sono stati fatti molti progressi nelle aree tecniche richieste per l’aiuto al debito e che i creditori e la comunità internazionale dovrebbe fare di più per il debito.
La riduzione del debito esterno a un livello sostenibile è necessaria per supportare lo sviluppo economico sia in Sudan che in Sudan del sud.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404291125.html

29 aprile, Kenya- Il desiderio di investimenti americani

Il governatore di Mombasa Hassan Joho ha detto che gli investitori americani hanno preso l’impegno di realizzare un progetto multimilionario riguardante la pesca, l’energia e l’educazione. I lavori dovrebbero cominciare a agosto.

Joho al suo nono giorno di visita in California ha detto che sta cercando partnership basate su relazioni reciproche e cordiali.
Il governatore vuole migliorare le vite degli abitanti di Mombasa. Ha anche richiesto ai Kenyoti in diaspora di investire più nel proprio Paese.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404290631.html

Nigeria- Le ragazze rapite, fatte sposare e portate all’estero

Le ultime notizie riguardanti le 234 ragazze rapite da scuola la scorsa settimana dicono che sono state portate nei Paesi confinanti di Camerun e Chad dai loro rapitori.
Prima di essere trasportate con canoe e camion nei nuovi Paesi sono state costrette a sposarsi con i militanti di Boko Haram.
A ogni militante sono state date 2000N come premio per aver rapito la ragazza e averne assunto la “proprietà”.
Dopo il rapimento si pensava che le studentesse fossero state portate nei campi di Boko Haram nella foresta Sambisa.
Successivamente, però, varie fonti hanno riportato di aver visto le ragazze trasportate su camion in altre location.
Gli abitanti dei villaggi che hanno visto i movimenti delle ragazze hanno cercato di contattare il senatore della zona ma, non riuscendoci, hanno denunciato i fatti alla caserma Bama.
Qui sono stati quasi ignorati. I militari non sono intervenuti tempestivamente e si sono limitati a fare scrivere agli abitanti le loro testimonianze su dei fogli.
Nelle scorse settimane il governo non ha fatto quasi nulla.
Se i militanti di Boko Haram stanno cercando di raggiungere un obiettivo politico ci stanno riuscendo, dal momento in cui il governo è completamente inattivo e non fa nulla se non aiutare queste persone a raggiungere i loro obiettivi.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404291510.html?viewall=1

Costa d’avorio- Rimozione del divieto sul commercio dei diamanti e alleggerimento dell’embargo delle armi

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha rimosso il bando sul commercio dei diamanti e ha alleggerito l’embargo di armi.
La Costa d’avorio per mesi ha fatto pressione per poter ricominciare a esportare diamanti in modo legale.

L’embargo sui diamanti è entrato in vigore nel 2005, a seguito dello scoppio della guerra civile nel 2002. I diamanti aiutavano a finanziare i ribelli che controllavano il nord del Paese, mentre il governo controllava il sud.
Il Paese è stato sul punto di essere nuovamente coinvolto in una guerra tra il 2010 e il 2011 a seguito della sconfitta elettorale di Gbagbo da parte dell’attuale presidente Alassane Ouattara.

Eliminando il divieto di esportazione dei diamanti l’ONU ha riconosciuto il progresso generale verso il ripristino della sicurezza, la pace e la stabilità e gli sforzi del Paese per aderire all’organo internazionale che regola il commercio di diamanti, il Kimberley Process.
Questo organo di controllo è stato creato nel 2000 per fermare i cosiddetti “blood diamonds” dall’alimentare i conflitti.
Lo scorso novembre il Kimberley Process ha dato al governo della Costa d’avorio il permesso di cui aveva bisogno per ottenere l’eliminazione del bando di commercio da parte dell’ONU.

Il Consiglio ha anche rilassato l’embargo delle armi, permettendo alle forze militari del governo di comprare armi leggere senza un’approvazione anticipata. Il governo, comunque, deve ancora informare l’ONU dei suoi acquisti.
L’ONU ha fatto questa scelta per le sfide sulla sicurezza che il Paese ancora deve affrontare.
Ha, però, deciso di mantenere il divieto finanziario e di viaggio.

Fonte: DW.de
Link: http://www.dw.de/un-lifts-diamond-export-embargo-for-ivory-coast/a-17601628

30 aprile, Sudan del sud- Bambini soldato usati nella guerra civile

Secondo Navi Pillay, capo del gruppo per i diritti umani dell’ONU, più di 9.000 bambini soldato stanno combattendo nella guerra civile esplosa nel Sudan del sud.
I bambini sono stati reclutati sia dall’esercito che dalle forze dei ribelli.
Nel Paese, inoltre, c’è un grosso rischio di fame ma il governo sembra non considerare questo problema.
Pillay ha dichiarato, inoltre, che oltre a utilizzare i bambini soldato entrambe le parti hanno effettuato “attacchi indiscriminati” che hanno causato la morte di molti civili, inclusi bambini.

Fonte: BBC Africa
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-27220244

Kerry: gli USA considerano la possibilità di dare sanzioni al Sudan del sud

Kerry ha dichiarato che gli USA stanno considerando possibili sanzioni per coloro che incoraggiano l’instabilità nel Sudan del sud, dove una violenza politica e settaria ha costretto un milione di persone ha lasciare il proprio Paese.
In un’intervista ha detto che Obama sta valutando la possibilità delle sanzioni ma ha taciuto sui destinatari di queste.

Kerry sostiene l’idea che il conflitto, iniziato come una disputa per il petrolio, il potere e le rivalità etniche, è ora diventato un conflitto “personale”. Il tutto è cominciato quando il Presidente Salva Kiir ha accusato il suo ex deputato Riek Machar di aver tentato un colpo di stato.
Per Kerry il conflitto è una vera e propria tragedia, specialmente se si considera quanto il Paese ha fatto fatica per diventare una nazione indipendente.
Ha anche detto che gli USA sperano che il conflitto termini attraverso la diplomazia.

Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201404300879.html

1 maggio, Malawi- il Partito Popolare (PP) è determinato a promuovere l’istruzione elementare e secondaria

Dal loro Manifesto, pubblicato a febbraio, emerge il bisogno di migliorare il settore dell’istruzione, il quale risulta avere, secondo il PP, un ruolo chiave per il miglioramento delle condizioni di vita di tutta la società ed in grado di favorire la trasformazione dell’economia nazionale.

L’intento sembra esser quello di riformare il Ministero dell’Istruzione, suddividendolo a secondo delle aree di riferimento e creando apposite sezioni, come quella dedicata ai tirocini formativi per i giovani. Il PP riconosce inoltre l’importanza di formare continuamente gli insegnanti, di fornire gli strumenti adeguati ai nuovi tempi, come l’insegnamento di nuove lingue straniere e di rendere più accessibili a tutti i materiali di apprendimento tramite l’utilizzo di piattaforme aperte al pubblico.

Fonte: All Africa

Link: http://allafrica.com/stories/201405020890.html

Mozambico- Codice Penale, emendamento sull’età per la responsabilità criminale

La Commissione degli Affari Legali e Costituzionali ha deciso durante la revisione del Codice Penale, di aumentare da 10 a 16 anni l’età che sancisce la responsabilità penale dei minori. Decisive sono state le pressioni esercitate dagli attivisti dei diritti umani, dalla società civile e dall’associazione di legali, i quali si sono opposti quotidianamente al codice penale portoghese ereditato nel 1886 ed ancora vigente.

E’ stata inoltre prorogata da 12 fino a 16 anni l’età dei minori entro la quale la vittima che subisce abusi o violenze può far ricorso alla giustizia, mentre per i colpevoli è stato previsto un considerevole aumento della pena detentiva.

L’ultima modifica, riguarda l’introduzione della distinzione giuridica tra la figura del cliente e quella della prostituta. Grazie ad essa non solo, clienti e prostitute non verranno perseguiti allo stesso modo dalla legge, come accadeva invece in precedenza, ma verrà riservato un trattamento alternativo alla detenzione ai minori che si sono o sono stati costretti a prostituirsi.

Nel caso in cui queste modifiche dovessero venire approvate dal Parlamento del Mozambico, si potrà compiere un grande passo in avanti nella tutela del minore nel Paese.

Fonte: All Africa

Link:http://allafrica.com/stories/201405021430.html?aa_source=acrdn-f0

2 maggio- Kenya: L’UNHCR offre sostegno alle notti senza sonno degli studenti del campo di Dadaab

Non è affatto semplice per i ragazzi del campo di Dadaab riuscire a condurre una vita normale. Il campo raccoglie più di 350.000 rifugiati somali ed include oltre ai dormitori, un municipio, una scuola elementare ed uno spazio medico-sanitario. Tuttavia i dormitori sono sovraffollati e la maggior parte dei ragazzi intervistati dichiara di non ricordare nemmeno l’ultima notte in cui sono riusciti a riposare. Molti di loro dormono sotto un albero, in un armadio, su infissi rotti, dove trovano spazio. Naturalmente questo influenza i loro rendimenti scolastici, li scoraggia e li rende più esposti al rischio di abbandono scolastico, di subire violenze o atti di brigantaggio, di attacchi di insetti o animali.

Per questo motivo l’UNHCR ha deciso di costruire un nuovo dormitorio, che possa riuscire ad offrire riparo ad 80 studenti delle scuole primarie e secondarie.

Lo staff ha confermato l’entusiasmo e la serenità dei ragazzi dopo esssersi sistemati nel dormitorio. Una volta eliminata l’ansia di dover cercare disperatamente un posto dove riposare, è subentrata nei giovani, la voglia e la forza di riprendersi la propria vita.

Fonte: All Africa

Link: http://allafrica.com/stories/201405021843.html

 (Featured image source: Wikimedia commons)