
In Sud Sudan il World Food Programme è costretto a interrompere la somministrazione di aiuti alimentari a causa dell’esaurimento di fondi, il Mali ha annunciato il suo ritiro dal G5 del Sahel a partire dal 30 giugno e la Repubblica Democratica del Congo chiude le frontiere con il Ruanda, sintomo di escalation delle tensioni tra i due Paesi.

In Congo torna lo spettro dell’Ebola. L’esercito francese evacua la sua base militare a Kidal in Mali. Il Senegal si prepara a diventare un importante paese produttore di gas nella regione MSGBC. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.

Rifugiati eritrei sotto attacco in Tigray, processo online per l’ex presidente Jacob Zuma, arrestato il leader dell’opposizione in Tanzania.

Uccisi tre membri di Medici Senza Frontiere in Etiopia, i colloqui di pace in Sudan inciampano sulla divisione dei poteri con Khartoum, un tribunale impedisce alla Nigeria di perseguire gli utenti Twitter.

In Chad l’esercito rivendica la vittoria contro i ribelli, il Kenya sospende i voli per la Somalia, l’Etiopia revoca le credenziali stampa a un giornalista del NYT. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana nella nostra rassegna.

Mentre la Repubblica Democratica del Congo dichiara la fine dell’ultima epidemia di ebola, la Tanzania adotta misure molto più restrittive per contenere la diffusione delle varianti del Covid-19. Intanto, il Ciad risente ancora degli effetti della morte del Presidente Deby.

La Somalia è sull’orlo di una guerra civile mentre in Burkina Faso tre stranieri vengono uccisi in un attentato. La Repubblica Democratica del Congo vede un escalation di violenza e si trova costretta a dichiarare lo stato di assedio.

In Tanzania e Namibia emergono nuovi casi di corruzione, in Niger le forze dell’ordine sventato un tentato colpo di stato e il Senegal apre un consolato nel Sahara Occidentale.

Per la prima volta nella storia, dopo il decesso molto probabilmente per Covid del presidente Magufuli, la Tanzania ha un presidente donna. La Nigeria è alle prese con l’aumento dell’inflazione e l’aggravarsi della crisi economica, mentre Senegal, Repubblica democratica del Congo e Repubblica Centrafricana devono gestire disordini sociali.

In numerosi paesi del continente vengono lanciate le campagne di vaccinazione contro il Covid-19, mentre in Ghana si teme per la proposta di una legge per la soppressione dei diritti LGBT+ e in Tanzania ci si interroga sullo stato di salute del Presidente Magufuli.

La settimana si apre con la tragica notizia della morte dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo nella regione del Nord Kivu. Buone notizie arrivano dalla Costa d’Avorio, che è il secondo Paese africano a ricevere dosi di vaccino contro il Covid-19 tramite il programma COVAX dell’OMS, mentre la Nigeria piomba di nuovo nell’incubo dei rapimenti ai danni di giovani studentesse nel nord del Paese.

Non solo Covid: Guinea e Repubblica democratica del Congo devono affrontare nuovi focolai di ebola. Niger e Somalia sono alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Ruanda è iniziato il processo a carico di Paul Rusesabagina, la cui storia ha ispirato il film Hotel Rwanda.

Mentre il continente è alle prese con le problematiche legate al Covid-19, tra cui la gestione della variante sudafricana e la distribuzione dei vaccini, in Repubblica Democratica del Congo e Guinea Equatoriale si registrano nuovi casi di Ebola.

Mentre la situazione nella Repubblica Centrafricana si fa sempre più drammatica a causa degli scontri tra l’esercito e le milizie dei ribelli, segnali positivi relativi alla lotta contro il Covid-19 giungono da Ruanda e Sud Africa.

Mentre lo Zambia rischia il default del debito estero e in Costa d’Avorio continuano le proteste per la rielezione di Ouattara, l’Etiopia è alle prese con il nuovo conflitto che coinvolge il governo centrale di Addis Abeba e la regione settentrionale del Tigray.

Mentre gli occhi del mondo sono puntati sugli Stati Uniti, altre elezioni presidenziali in diversi Paesi africani provocano lo scoppio di controversie e proteste. Nel frattempo, in Etiopia si teme per lo scoppio di una guerra civile tra il governo federale di Abiy Ahmed e forze militari nella regione del Tigrè.

Guinea, Tanzania e Costa d’Avorio sono alle prese con elezioni molti contestate e conseguenti disordini sociali, mentre in Etiopia continuano a inasprirsi i rapporti tra Tigray e governo centrale.

In Mali arriva l’approvazione da parte dell’Ecowas per il nuovo governo di transizione, in Nigeria continuano le proteste contro le brutali violenze perpetrate dalla polizia, mentre in Somalia non si arrestano gli attacchi da parte delle milizie di al-Shabaab.

In Lesotho il primo ministro Thabane è costretto a dimettersi. Il Senegal si avvia verso una lenta riapertura, mentre il Kenya chiude i confini con Tanzania e Somalia. Nel frattempo, l’Eritrea è ufficialmente “Covid free”.

In Lesotho le opposizioni hanno ufficialmente chiesto le dimissioni del primo ministro Thabane; la Tanzania chiede la cancellazione del debito ai creditori internazionali, mentre in Nigeria si valuta di imporre l’obbligo di indossare mascherine.
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