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Rassegna settimanale 14-20 dicembre: Giappone e Corea del Sud

14 dicembre, Corea del Sud – Il ricollocamento delle truppe statunitensi richiederà ancora un anno

Il comandante dell’ottava divisione delle truppe statunitensi stanziate in Corea ha dichiarato che il ricollocamento della maggior parte delle truppe nella base militare di Pyeongtaek, nella provincia di Gyeonggi, sarà conclusa nel 2017, a causa di un ritardo nei lavori.
Secondo il piano, Camp Humphreys ospiterà circa 42.000 militari statunitensi e le loro famiglie. Attualmente, è stato completato circa l’86% dei lavori. Il posticipo della fine dei lavori si è rivelato inevitabile, data la vastità del trasferimento, il fallimento di un imprenditore e un cambiamento nella politica di immigrazione degli Stati Uniti che ha colpito le famiglie dei militari.
Nonostante le preoccupazioni per un possibile indebolimento delle capacità di contrastare le minacce della Corea del Nord, il trasferimento sarà volto a migliorare la capacità di intervento per qualsiasi contingenza e la difesa della penisola.
La vicinanza alla base aerea di Osan e al porto di Pyeongtaek, nonché alla ferrovia, consentirà a truppe, rinforzi e rifornimenti di essere mobilitati rapidamente.

Fonte: The Korea Herald
Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20151213000358

15 dicembre – L’ONU esorta i leader mondiali a firmare l’accordo sul clima entro il 22 aprile

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha invitato i leader mondiali a riunirsi il 22 aprile, in occasione della Giornata per la Terra, e a firmare uno storico accordo sul cambiamento climatico, dopo l’ultima Conferenza sul clima, svoltasi a Parigi.
L’Onu sta inoltre organizzando un “action summit” in maggio sul tema, a cui potranno partecipare tutti i governi e le società.
Tutti i Paesi del mondo hanno compiuto una scelta storica, decidendo di cooperare per affrontare la sfida che caratterizza la nostra epoca e costruendo un futuro per le prossime generazioni.
Lo scopo dell’accordo è quello di impedire alle temperature globali di aumentare di un altro grado da oggi al 2100, aumento dovuto anche all’innalzamento del livello del mare.
L’accordo di Parigi invia un segnale chiaro: la trasformazione dell’economia globale per contrastare il cambiamento climatico è inevitabile, vantaggiosa e già in corso. Ciò consentirà di risparmiare vite umane, migliorare il benessere umano e promuovere società più pacifiche e stabili.
Janos Pasztor, l’assistente segretario generale sui cambiamenti climatici, ha affermato che i piani presentati da 188 Paesi per affrontare il cambiamento climatico rappresentano “una solida base” per le azioni future, sottolineando come tutti i Paesi siano tenuti a presentare piani aggiornati ogni cinque anni.
L’obiettivo è quello di far entrare in vigore l’accordo entro il 2020 .

Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/u-n-wants-world-leaders-to-sign-climate-deal-on-april-22

16 dicembre, Giappone – Gli Stati Uniti effettuano un’esercitazione a Yokosuka

Giappone e Stati Uniti hanno tenuto un’esercitazione concentrandosi su una portaerei a propulsione nucleare in una base navale degli Stati Uniti, nella città di Yokosuka, vicino a Tokyo .
Circa 160 persone, tra cui funzionari del governo giapponese e della marina statunitense, hanno preso parte all’esercitazione. Uno degli scopi era quello di provare i metodi di condivisione e trasmissione delle informazioni .
L’esercitazione ha simulato la fuoriuscita di una piccola quantità di acqua di raffreddamento radioattiva dalla USS Ronald Reagan nel mare.
Ricercatori giapponesi e statunitensi sono saliti a bordo di una barca e hanno prelevato campioni di acqua di mare e fango dal fondale intorno alla nave per verificare la presenza di radiazioni.
La marina statunitense ha inviato relazioni sui livelli di radiazione nella base navale e nel mare ai funzionari a Yokosuka. I funzionari hanno poi diffuso i dati sul sito web della città e attraverso altri canali.

Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/114676.php

17 dicembre, Giappone – Aumenta la pressione sul Primo Ministro australiano per fermale la caccia alle balene

Il Primo Ministro australiano Malcolm Turnbull ha promesso di trattare la questione della caccia alle balene nell’incontro che si terrà con Abe, dopo le pressioni ricevute dagli ambientalisti per fermare la stagione di caccia.
Una flotta di baleniere giapponese è salpata questo mese per l’Antartide per riprendere la caccia dopo una pausa di un anno, innescando una protesta formale da parte di 33 Paesi, guidati da Australia e Nuova Zelanda.
La caccia alle balene sarà quindi un argomento all’ordine del giorno durante la visita di Turnbull in Giappone.
In una dichiarazione congiunta, Greenpeace, il Fondo internazionale per il benessere degli animali, la Società Australiana per la Conservazione Marina e il gruppo di attivisti GetUp hanno invitato Turnbull ad abbandonare la diplomazia sulla questione.
Secondo gli attivisti, la caccia del Giappone non sarebbe ricerca scientifica, ma caccia commerciale, dichiarata illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ).
Tokyo il mese scorso ha progettato di uccidere 333 balenottere minori per la ricerca scientifica in questa stagione, nonostante una moratoria mondiale e la diffusa opposizione.
La partenza della flotta ha segnato la fine di una sospensione durata un anno e richiesta da una sentenza della Corte delle Nazioni Unite nel 2014, secondo cui la caccia annuale è stata un’impresa commerciale mascherata da ricerca.
Gli ambientalisti di Sea Shepherd Australia hanno promesso di tenere sotto controllo la flotta giapponese e mirano a intervenire in qualsiasi caccia, come hanno fatto negli ultimi dieci anni.

Fonte: Japan Today
Link: http://www.japantoday.com/category/politics/view/pressure-mounts-on-australian-pm-over-japan-whaling

18 dicembre, Corea del Sud – La Corea del Sud ospiterà il più grande meeting per la cooperazione con i Ministeri dell’Africa nel 2016

La Corea del Sud ospiterà, nel 2016, il più grande incontro per la cooperazione africana a livello ministeriale. La Corea vuole infatti rafforzare i legami con il continente in ambito economico.
L’incontro per la Cooperazione Economica tra Corea e Africa a Seoul, fissata per ottobre 2016, vedrà la partecipazione di funzionari dell’Unione Africana e dal presidente della Banca Africana per lo Sviluppo.
Il Ministero delle Finanze sudcoreano, organizzatore dell’incontro, imposterà, nei prossimi dieci mesi, vari programmi di cooperazione che possano favorire legami più stretti e opportunità economiche a beneficio di entrambe le parti. Seoul potrà offrire maggiore assistenza allo sviluppo oltreoceano, aumentando il potenziale di crescita nei Paesi dell’Africa e creando posti di lavoro.
Oltre agli incontri ufficiali tra funzionari, il Ministero ha dichiarato che verranno organizzati anche meeting tra compagnie sudcoreane e africane per raggiungere nuovi obiettivi.

Fonte: The Korea Herald
Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20151218000730

19 dicembre, Giappone – Giappone e Australia promuovono la cooperazione per la sicurezza

Il leader di Giappone e Australia hanno raggiunto un accordo per rafforzare la cooperazione trilaterale per la sicurezza insieme agli Stati Uniti.
Lo scorso venerdì, a Tokyo, ha avuto luogo un incontro tra il Primo Ministro giapponese Abe e quello australiano, Malcolm Turnbull, alla sua prima visita ufficiale in Giappone.
Abe ritiene che la speciale relazione bilaterale tra il proprio Paese e l’Australia giochi un ruolo centrale per la pace e la prosperità della regione Asia-Pacifico.
Dello stesso avviso sembra essere Turnbull, secondo il quale le relazioni fra le due nazioni continueranno a rafforzarsi.
I due leader mirano a arginare lo sviluppo delle isole artificiali nel Mar Cinese del Sud da parte della Cina, sospendendo i lavori di costruzione.
Abe e Turnbull hanno preso accordi per firmare un trattato che semplificherebbe le procedure per entrare nel territorio dei due Paesi in caso di esercitazioni congiunte o disastri.
Turnbull ha poi espresso il suo profondo disappunto per l’intenzione del Giappone di riprendere la caccia alle balene nell’Oceano Antartico. Abe ha quindi affermato che l’attività ha il solo scopo di gestire le risorse marine.

Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/114705.php

20 dicembre, Giappone – 97 casi di attacco hacker del gruppo Anonymous in Giappone

La polizia giapponese ha dichiarato che il gruppo hacker Anonymous ha attaccato almeno 97 siti web giapponesi da settembre.
L’Agenzia di Polizia Nazionale ritiene che gli attacchi informatici si siano intensificati negli ultimi mesi. Il gruppo ha reso alcuni siti web di società e istituzioni inaccessibili sovraccaricandoli di traffico dati. Anonymous ha rivendicato la responsabilità di questi 97 cyber attacchi, comunicandolo via Twitter.
Gli hacker hanno colpito diverse tipologie di siti web, tra cui quelli di acquari, gruppi collegati alla caccia alle balene e ai delfini, aeroporti, organizzazioni e uffici governativi.

Fonte: News on Japan
Link: http://newsonjapan.com/html/newsdesk/article/114719.php

(Featured Image Source: Wimedia Commons)