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Rassegna settimanale 13-19 aprile 2020: Giappone e Corea del Sud

13 aprile, Giappone – Molti in Giappone vanno al lavoro nonostante la raccomandazione del governo di restare a casa

Indossando le mascherine, molti in Giappone sono andati al lavoro come al solito lunedì, il primo giorno lavorativo dopo che il Primo Ministro Abe ha chiesto di ridurre del 70% il numero dei pendolari per far scendere la diffusione delle infezioni da COVID-19.
Alcuni lavoratori hanno espresso la difficoltà di rispettare l’indicazione del governo per via del tipo di lavoro che fanno mentre altri hanno detto di non riuscire a fare tutto da casa anche se avevano già avviato pratiche di smart working.
Questa mattina la stazione JR di Tokyo, che è solitamente affollata dai lavoratori, era più tranquilla del solito.
La nazione sta cercando di contenere l’insorgere di nuovi focolai di infezione e Abe ha dichiarato la scorsa settimana lo stato di emergenza per un mese per le prefetture di Tokyo, Osaka più altre cinque. Per far sì che lo stato di emergenza venga revocato dopo un mese, Abe ha sottolineato che è necessario che le persone riducano i contatti sociali almeno dell’80%. Sabato ha chiesto alle aziende di favorire lo smart working per far sì che il numero di pendolari si riduca del 70%.
Un numero sempre maggiore di società sta adottando il telelavoro durante questa emergenza sanitaria anche se l’industria nel Paese si è sempre dimostrata piuttosto riluttante a proposito.
Tra le 47 prefetture, Tokyo è quella ad aver riportato il numero maggiore di casi di COVID-19 per un totale che ha superato i 2000 domenica. Questi aumenti significativi nelle aree urbane hanno suonato l’allarme tra i membri del governo e gli esperti. In tutta la nazione il numero dei casi ha superato le 8000 unità, inclusi i 700 positivi della nave da crociera Diamond Princess.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/04/13/national/japan-many-commute-despite-coronavirus/#.XpbFIsj7TIU

14 aprile, Corea del Sud – Moon discute le misure anti-virus con Cina, Giappone e i Paesi dell’ASEAN

Il Presidente Moon ha tenuto una conferenza stampa con i leader della Cina, del Giappone e dei 10 Paesi dell’ASEAN per discutere delle misure congiunte in risposta alla pandemia di COVID-19.
Durante il meeting Moon ha avanzato tre proposte per aumentare l’efficacia delle misure anti-virus e rafforzare la coordinazione tra i Paesi.
Ha sottolineato l’importanza della cooperazione bilaterale e multilaterale per fornire aiuti medici in modo tempestivo per chi è in gravi difficoltà. “La Corea assicurerà fondi aggiuntivi destinati all’assistenza umanitaria e risponderà al massimo delle sue possibilità a qualsiasi richiesta di aiuto da parte degli altri Paesi, inclusi i membri dell’ASEAN. Stiamo anche discutendo i modi di utilizzo dell’ASEAN-ROK Cooperation Fund”.
In secondo luogo, il leader sudcoreano ha proposto misure per migliorare il dialogo sulla cooperazione in tema di salute. “Dobbiamo rafforzare questi meccanismi di cooperazione regionale per condividere e utilizzare attivamente le informazioni e i dati clinici raccolti da ciascun Paese. A questo scopo, propongo di creare l’ASEAN-ROK Health Ministers Dialogue Channel”. Ha inoltre proposto dei Web Seminars per condividere le politiche e le esperienze in materia di quarantena e delle tavole rotonde con esperti medici per velocizzare gli sforzi di sviluppo dei vaccini e dei trattamenti.
Infine ha sottolineato l’importanza di mantenere i confini aperti tra i Paesi per minimizzare le ripercussioni negative sull’economia globale. “Dobbiamo mantenere il flusso essenziale di denaro, investimenti, merci, cibo e persone. Inoltre, per non compromettere gli sforzi di ciascun Paese durante la quarantena, propongo di cercare dei modi per garantire i viaggi delle persone quali businessmen, professionistici medici e operatori umanitari”.
I leader hanno promesso di cooperare strettamente con una dichiarazione congiunta adottata dopo il meeting. “La dichiarazione contiene le risposte coordinate degli Stati membri, come quella di condividere le informazioni velocemente e in modo trasparente, incoraggiare il flusso vitale di persone nella regione, aumentare l’innovazione tecnologica e creare un fondo ASEAN per rispondere all’emergenza COVID-19”, ha dichiarato l’ufficio della presidenza sudcoreana.

Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/04/356_287878.html

15 aprile, Giappone – Il numero di turisti in Giappone nel mese di marzo è calato del 94% rispetto allo scorso anno a causa della pandemia

Il numero di visitatori stranieri in Giappone è calato del 94% a marzo rispetto all’anno precedente a seguito dei rigidi controlli in ingresso per frenare la diffusione del COVID-19.
A febbraio il governo aveva bloccato l’ingresso di visitatori stranieri che si erano recentemente recati nella provincia cinese dell’Hubei, da cui è partita l’epidemia nella città di Wuhan, e dello Zhejiang, così come nella città sudcoreana di Daegu e nella contea di Cheongdo nella provincia del Nord Gyeongsang dove si erano sviluppati alcuni focolai.
Il numero di turisti potrebbe scendere ulteriormente nei prossimi mesi visto che i divieti all’ingresso sono stati estesi anche all’Iran e ad alcune regioni dell’Europa durante il mese di marzo e altri 73 Paesi e regioni, inclusi gli Stati Uniti e tutta la Cina e la Corea del Nord, sono state aggiunte alla lista nel mese di aprile.
Il governo aveva previsto di raggiungere la cifra di 40 milioni di visitatori entro il 2020 grazie all’onda positiva delle Olimpiadi e della Paraolimpiadi di Tokyo, che sono state però rinviate a seguito dello scoppio della pandemia.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/04/15/national/visitors-to-japan-plunge/#.XpsOtcgzbIU

16 aprile, Corea del Sud – La maggioranza al governo ottiene una vittoria schiacciante rinforzando così la presidenza Moon

I partiti di maggioranza hanno ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni generali di mercoledì, conquistando i tre-quinti dei 300 seggi all’Assemblea nazionale. Il Democratic Party of Korea (DPK) è diventato così, insieme al suo alleato “satellite” Civil Together, un blocco al governo senza precedenti che riuscirà a far approvare qualsiasi legge senza aver bisogno della cooperazione degli altri partiti (con l’eccezione delle riforme costituzionali per cui è necessaria una maggioranza di due-terzi): una grande spinta alla presidenza di Moon Jae-in.
Questa è la prima volta che un partito liberale ottiene una super maggioranza all’Assemblea nazionale dal 2004. Inoltre, il DPK resterà alla storia anche per aver ottenuto il 60% dei voti in un’elezione generale da quando il Paese ha adottato libere elezioni democratiche generali e presidenziali nel 1987. Queste elezioni si sono dimostrate un referendum a favore del Presidente Moon, che è ora al suo terzo anno di governo e, alla luce di questo, il risultato renderà probabilmente più facile per lui gestire gli affari di Stato nel quadro della pandemia di coronavirus e di un’economia tremolante.
Mentre il partito al governo sta celebrando la vittoria, il UFP, partito rivale ora alla quarta sconfitta di fila alle elezioni dal 2016, deve affrontare le conseguenze del post elezioni. Hwang, un tempo possibile candidato alle elezioni presidenziali del 2022, ha annunciato mercoledì le sue dimissioni da segretario del partito assumendosi le responsabilità della sconfitta del partito conservatore.

Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/04/356_288013.html

17 aprile, Giappone – Mentre lo stato di emergenza viene allargato a tutto il Paese, il governo Abe mostra segni di cedimento nella gestione del virus

Venerdì sera il Primo ministro Shinzo Abe ha richiesto nuovamente la cooperazione di tutti i cittadini nella lotto al coronavirus dopo la sua decisione di allargare lo stato di emergenza a tutto il Paese. Nella conferenza stampa dal suo ufficio, Abe ha ulteriormente sottolineato la necessità di ridurre il contatto umano del 70/80% per evitare di sovraccaricare il sistema sanitario nazionale. Il Primo ministro, allarmato dalla diffusione del virus tra le prefetture, ha deciso giovedì di allargare lo stato di emergenza a tutte le 47 prefetture, misura che resterà in vigore fino al 6 maggio. Più di 100000 persone, inclusi i passeggeri infetti della nave da crociera Diamond Princess, sono risultati positivi al virus COVID-19 nel Paese e oltre 200 persone sono morte.
Durante la conferenza, si è scusato e giustificato per aver cambiato il piano di interventi economici che aveva inizialmente predisposto: non più 300000 yen per le famiglie con i requisiti, ma 100000 yen per persona senza limiti di reddito. Cambiamento deciso su pressione del partito alleato di governo, che si era dimostrato apertamente insoddisfatto rispetto al piano precedente.
Lo stato di emergenza nazionale dimostra che la minaccia del coronavirus è entrata in una nuova fase smentendo quell’ottimismo che si era diffuso tra le prefetture con bassi tassi di contagio. È anche un avvertimento affinché le loro strutture sanitarie non si facciano trovare impreparate dalla diffusione del virus.
Alcuni governatori, tuttavia, sono rimasti sorpresi da questo nuovo annuncio di Abe. Alcune prefetture sono preoccupate delle ripercussioni economiche visto che potrebbero chiedere alle proprie aziende di chiudere anche se si trovano in aree in cui il numero di pazienti COVID-19 è basso. L’Associazione nazionale dei Governatori ha chiesto che il governo centrale indennizzi le attività in perdita perché hanno deciso di chiudere. La dichiarazione adottata autorizza i governatori a richiedere ai propri residenti di restare a casa se non per necessità inderogabili, quali la spesa o le cure mediche. Per quanto riguarda le attività economiche, le prefetture potranno altresì chiedere che queste “implementino misure adeguate di controllo dell’infezione”. Le infrastrutture e le attività quali supermercati, farmacie, banche e uffici postali non saranno interessati da questa misura.
I governatori potranno anche chiedere a scuole, università, cinema, pub e simili di chiudere temporaneamente. Se queste non rispondono positivamente alla richiesta, i governi delle prefetture potrebbero obbligarli a chiudere rendendo poi pubblico il loro nome, essenzialmente gettando onta su di loro. I governatori non dispongono, infatti, di altri mezzi penali contro questi rifiuti. Anche durante uno stato di emergenza, i governatori giapponesi delle prefetture, infatti, non hanno il potere legale di imporre misure restrittive e lockdown come quelli visti negli USA e in Europa.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/04/17/national/politics-diplomacy/japan-wide-emergency-abe-crisis-coronavirus/

18 aprile, Giappone – I casi di COVID-19 in Giappone sorpassano i 10000

Le infezioni da COVID-19 in Giappone hanno superato i 10000 casi sabato, pochi giorni dopo l’introduzione dello stato di emergenza per tutto il Paese. Secondo la NHK, questo conteggio non tiene conto, tuttavia, degli infetti sulla nave Diamond Princess.
Tokyo è la prefettura che conta il maggior numero di casi: 181 positivi sono stati registrati nella sola giornata di sabato. Il numero totale ha così raggiunto i 2975 casi.
Giovedì il Primo ministro Abe ha dichiarato lo stato di emergenza per tutte le 47 prefetture e ha chiesto alla popolazione di ridurre i contatti personali del 70/80% per contenere la pandemia.
Il Giappone sta ora affrontando una seconda ondata di contagi che stanno aumentando in maniera preoccupante dal 9 aprile, circa tre mesi dopo la scoperta del primo caso di contagio interno. Nelle aree urbane sta diventando sempre più difficile individuare le fonti di infezione.

Fonte: the Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/04/18/national/covid-19-infections-10000/

19 aprile, Corea del Sud – La Corea chiede che il movimento pro-democrazia del 19 aprile 1960 sia riconosciuto dall’UNESCO

Il Presidente Moon ha avanzato la propria candidatura affinché il patrimonio documentale relativo allo storico movimento pro-democrazia nato in Sud Corea nel 1960 sia iscritto nel registro Memorie del Mondo dell’UNESCO.
Durante una cerimonia nazionale per il sessantesimo anniversario del movimento, ha dichiarato che la candidatura è volta “a commemorare specialmente” lo spirito della Rivoluzione del 19 aprile e tramandarlo a tutto il genere umano. “La Rivoluzione del 19 aprile fu il primo movimento democratico in un Paese da poco indipendente dopo la Seconda guerra mondiale, e fu anche l’inizio delle sollevazioni studentesche in tutto il mondo”, ha dichiarato il Presidente durante l’evento svoltosi presso il Cimitero nazionale 19 aprile a Seoul.
Le proteste civili di massa che durarono due settimane, guidate dagli studenti che denunciavano brogli alle elezioni presidenziali dell’allora Presidente Rhee Syngman, portarono successivamente alla caduta del governo Rhee che aveva guidato il Paese per 12 anni.
Secondo Moon, avvocato per i diritti umani prima di diventare Presidente, la rivoluzione ha rappresentato una “denuncia contro le forze” che avevano intaccato il principio democratico secondo cui “la sovranità spetta al popolo”, rovesciando così l’oppressione politica e sociale dell’epoca.

Moon ha aggiunto che la lotta della Sud Corea contro il coronavirus è stata guidata dal potere di un senso di cittadinanza radicato sulla base dello spirito dei movimenti del 19 aprile, e in particolare sul senso di cooperazione e solidarietà.
Dopo il suo discorso, Moon ha reso omaggio alle vittime delle rivolte. Più di 200 dignitari, leader politici inclusi, hanno partecipato alla cerimonia. È stata la prima volta in cui Moon ha preso parte alla cerimonia annuale, organizzata dal Ministero per i patrioti e i veterani, dalla sua inaugurazione nel maggio 2017.

Fonte: the Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/04/356_288150.html

 

(Featured image source: Pixabay Masashi Wakui)