Africa-UN-Peacekeeping

Rassegna settimanale 29 Giugno – 5 Luglio: Africa Subsahariana

29 Giugno, Mali – Le Nazioni Unite riconfermano la missione di peacekeeping senza tagli al personale2

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all’unanimità la decisione di riconfermare la missione di peacekeeping MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali) per altri dodici mesi senza procedere a tagli di personale. La missione continuerà quindi ad impiegare più di 13,000 soldati e quasi 2,000 ufficiali di polizia, con l’obiettivo di contenere il complesso e sanguinoso conflitto che interessa il Paese dal 2012 e dal quale si è successivamente espanso verso i vicini Niger e Burkina Faso. L’importanza della missione è stata sottolineata anche dallo stesso Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres, il quale ha definito l’intervento in Mali “tutt’oggi cruciale”.

Fonte: Reuters
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/06/renews-mali-peacekeeping-force-minusma-personnel-cuts-200629202039321.html

30 Giugno, Etiopia – L’omicidio di Hachalu Hundessa provoca violente proteste in tutto il Paese

Violente proteste sono scoppiate in tutto il Paese a seguito della morte di Hachalu Hundessa, musicista e attivista molto popolare in Etiopia, ucciso nella capitale Addis Abeba da colpi di arma da fuoco. Nella giornata di martedì numerosi giovani sono scesi per le strade della capitale, mentre altri focolai di protesta si sono diffusi nel resto del Paese. Conosciuto soprattutto per le sue canzoni di protesta e il suo fervente attivismo politico, Hachalu era un esponente dell’etnia Oromo, da sempre oggetto di discriminazioni e vittima di una violenta campagna di repressione da parte del precedente governo. L’attuale Primo Ministro Abiy Ahmed, egli stesso di etnia Oromo, ha espresso il proprio dolore affermando che “l’Etiopia ha perso una vita preziosa” e che “il governo si aspetta indagini approfondite su questo vile gesto”.

Fonte: Reuters
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/06/popular-ethiopian-singer-hachalu-hundess-shot-dead-addis-ababa-200630071931911.html

1 Luglio, Repubblica Democratica del Congo – Il Re Filippo del Belgio si scusa formalmente con la RDC per le sofferenze causate durante il periodo di dominazione coloniale

Il Re Filippo ha espresso grande rammarico per i 75 anni di “sofferenza e umiliazione” inflitti dal Belgio alla Repubblica Democratica del Congo durante il periodo dell’occupazione coloniale. In una lettera inviata al presidente congolese Felix Tshisekedi in occasione del 60° anniversario dell’indipendenza del Paese africano, il monarca belga ha infatti formalmente presentato le proprie scuse per “i torti passati e il dolore che è ancora oggi ravvivato dalle discriminazioni insite nelle nostre società”. Il messaggio, di grande portata simbolica in quanto prima espressione di rammarico da parte del Belgio nei confronti della propria storia coloniale, è stata accolta dal Presidente Tshisekedi senza commenti o dichiarazioni in merito. Alcuni attivisti hanno tuttavia manifestato la propria insoddisfazione nei confronti del messaggio, proponendo in alternativa “forti gesti simbolici per segnare un nuovo inizio” nelle relazioni tra i due Paesi, come la restituzione delle opere d’arte congolesi ancora oggi conservate in Belgio.

Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN2411WT-OZATP

2 Luglio, Ruanda – Al via un programma per la somministrazione di test a campione

Il Ruanda sta implementando un programma per la somministrazione di test a campione per il Covid-19. Inoltre, un punto per la distribuzione di test in modalità “drive through” è stato installato presso lo stadio nazionale Amahoro di Kigali. Il Rwandam Biomedical Center (RBC) in un tweet ha stimato che il check point presso lo stadio permetterà di testare circa 5000 persone provenienti da tutti i distretti della città. I candidati, scelti a campione, sono sottoposti al test direttamente nella loro auto e la procedura richiede solo cinque minuti. Il Ruanda conta un totale di 1,042 casi, con 559 pazienti ancora positivi al Covid-19, 480 guariti e 3 decessi. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 147,904 test in tutto il Paese.

Fonte: Africanews
Link: https://www.africanews.com/2020/07/02/rwanda-records-first-virus-death-govt-rethinks-easing-restrictions/

3 Luglio, Botswana – Il governo indaga sulla morte di centinaia di elefanti nella zona del delta dell’Okavango

Sono 275 fino ad ora gli elefanti ritrovati morti nella zona del delta del fiume Okavango, area in cui si stima viva una popolazione di 15,000 esemplari. Un ufficiale governativo ha dichiarato che le cause della morte degli animali sono ancora da chiarire, mentre è stata completamente esclusa l’ipotesi del bracconaggio, dal momento che le carcasse sono state ritrovate completamente intatte. Casi simili erano già stati registrato all’inizio dello scorso maggio, quando 12 carcasse erano state ritrovate in sole due settimane. Secondo un report dell’ONG per la protezione della fauna selvatica Elephants Without Borders il fenomeno avrebbe avuto inizio già 3 mesi fa, e le morti sarebbero collegate tra di loro. L’ONG ha inoltre dichiarato che numerosi pachidermi ancora vivi sono apparsi letargici, emaciati e disorientati, con evidenti difficoltà di deambulazione. Il governo del Botswana ha recentemente mobilitato personale e diversi velivoli per monitorare la situazione e investigare sulla causa delle morti.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/07/botswana-reports-mysterious-deaths-hundreds-elephants-200702080423349.html

4 Luglio, Ruanda – Parigi nega la richiesta di riaprire le indagini sulla morte dell’ex presidente Habyarimana

La Corte d’Appello francese ha negato la richiesta di riaprire le indagini sull’attentato che nel 1994 aveva provocato la morte dell’ex presidente del Ruanda Juvenal Habyarimana, episodio che di fatto diede il via al genocidio ai danni della popolazione Tutsi ruandese. Ai giudici d’appello di Parigi era stato richiesto di rivedere la decisione del 2018 di annullare le indagini nei confronti di nove membri dell’entourage dell’attuale presidente Paul Kagame, che erano state aperte nel 1998 in seguito a causa delle pressioni esercitate dai familiari delle vittime. Le indagini, inizialmente focalizzate sugli alleati di Kagame, di etnia Tutsi e capo del Fronte Nazionale Patriottico all’epoca del genocidio, sono da sempre fonte di scontro e attrito tra i due Paesi. Tra il 2006-2009 la questione ha anche portato al completo congelamento delle relazioni diplomatiche tra Kigali e Parigi.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/07/france-rejects-probe-killing-rwanda-habyarimana-200703092003839.html

5 Luglio, Madagascar – Antananarivo di nuovo isolata dopo un aumento dei casi di Covid-19

A due mesi dall’allentamento delle misure di lockdown sull’isola malgascia, le autorità hanno deciso di limitare di nuovo gli spostamenti nella capitale Antananarivo a causa di un sensibile aumento dei nuovi casi di Covid-19. Dopo un periodo stazionario in cui si sono registrate poche decine di contagi giornalieri, negli ultimi tre giorni il numero di nuovi casi è salito a diverse centinaia, destando molta preoccupazione tra la popolazione della capitale. Secondo le dichiarazioni ufficiali, le nuove misure di contenimento dovrebbero estendersi fino al prossimo 20 luglio, con restrizioni molto severe: nella fascia oraria 6:00-12:00 è permesso ad un solo componente del nucleo familiare di lasciare la propria abitazione. Attualmente sull’isola si contano 1,621 positivi al virus, tra cui 31 sono i casi gravi. Circa 23,000 tamponi sono stati effettuati su tutto il territorio nazionale dall’inizio dell’emergenza.

Fonte: Africanews
Link: https://www.africanews.com/2020/07/05/madagascar-s-capital-confined-again-as-cases-spike/

 

(Featured Image Source: Flickr United Nations Photo)