Sudan-Cyril-Ramaphosa

Rassegna settimanale 7-13 febbraio 2022: Africa Subsahariana

7 febbraio, Gibuti – Si rafforzano le relazioni bilaterali con l’Egitto

Ismail Omar Guelleh, presidente di Gibuti, si è recato in visita al Cairo, dove ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sissi. I capi di stato hanno discusso il progetto della diga del Rinascimento etiope, che è in costruzione sul fiume Nilo. In una conferenza stampa congiunta, il leader egiziano ha ribadito la richiesta del suo governo di raggiungere “un accordo giuridicamente vincolante sul riempimento e sul funzionamento della dama […] secondo le regole del diritto internazionale e le decisioni del Consiglio di sicurezza”.

Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2022/02/07/egypt-and-djibouti-seek-to-reinforce-bilateral-relations/

8 febbraio, Mali – Il Mali accusa la Francia di spionaggio

Il Mali ha accusato l’esercito francese di aver deliberatamente diviso il Paese e di aver commesso atti di spionaggio durante la sua lotta contro i militanti islamici. Choguel Maiga, nominato primo ministro ad interim dopo un colpo di stato dello scorso anno, non ha fornito prove per le sue affermazioni, fatte durante un incontro con diplomatici di diversi Paesi, a cui erano stati invitati anche i media. Maiga ha affermato che l’arrivo delle truppe francesi nel 2013 ha diviso il Paese e ha permesso ai jihadisti legati ad al Qaeda di riorganizzarsi e continuare ad attaccare. Le tensioni tra Europa e Mali stanno precipitando verso un punto di non ritorno: Parigi ha sospeso i viaggi aerei e l’Unione Europea ha sanzionato i suoi leader per aver ritardato le elezioni programmate. Il Mali ha invece espulso l’ambasciatore francese la scorsa settimana e ha chiesto alle truppe danesi di una missione delle forze speciali europee di lasciare il Paese.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/relations-fray-mali-accuses-france-splitting-country-spying-2022-02-08/

9 febbraio, Etiopia – Funzionari etiopi accusati di estorsione

I tigrini detenuti accusano gli agenti di sicurezza etiopi di estorsioni sistematiche e abusi crescenti. Secondo le presunte vittime e le loro famiglie, gli agenti di sicurezza etiopi hanno estorto e maltrattato i tigrini detenuti, inclusi minori e anziani, da quando è iniziata un’ondata di arresti di massa a livello nazionale lo scorso anno. Il governo etiope afferma di prendere di mira solo coloro sospettati di sostenere i ribelli. Ma con l’aumento della profilazione e delle detenzioni, sono aumentate anche le estorsioni di detenuti da parte della polizia e delle guardie della prigione. I guardiani della prigione, i pubblici ministeri e i funzionari degli uffici del procuratore generale locale sono tra coloro che avrebbero chiesto tangenti esorbitanti per il rilascio. I detenuti affermano che spesso sono richiesti pagamenti anche solo per avere delle medicine e, in alcuni casi, per usare bagni e docce.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/2/10/ethiopian-officials-accused-of-extorting-tigrayan-detainees

10 febbraio, Sudafrica – Il Paese è alle prese con un tasso di disoccupazione preoccupante

Il paese è alle prese con uno dei tassi di disoccupazione più alti a livello globale e il presidente sudafricano si impegna a “non lasciare nessuno indietro”: sono queste le parole di Ramaphosa durante il discorso indirizzato alla nazione, in cui ha evidenziato la criticità dovuta all’elevato tasso di disoccupazione. Il discorso si è tenuto al Cape Town City Hall, location che sostituisce il Parlamento, pesantemente danneggiato da un incendio il 2 gennaio scorso.
A partire dal terzo trimestre del 2021, gli ultimi dati disponibili, il Sudafrica aveva un tasso di disoccupazione del 34,9%. Nel suo discorso, il presidente ha riconosciuto la necessità del Paese di mettere in atto “cambiamenti e riforme fondamentali” per rilanciare la sua crescita economica.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/2/10/ramaphosa-addresses-south-africas-unemployment-in-nation-address

11 febbraio, Guinea Bissau – Il fallito colpo di stato riaccende i riflettori sul ruolo del Paese nel commercio di cocaina

A ottobre, il presidente Umaro Sissoco Embalo aveva dichiarato alla radio francese che il traffico di droga e la corruzione erano finiti in Guinea-Bissau, un paese che ha lottato per scrollarsi di dosso la reputazione di “narcostato” dell’Africa occidentale. Tuttavia, quanto accaduto negli ultimi lascia pensare che la situazione non sia per nulla risolta: feroci spari hanno interrotto una riunione di gabinetto presieduta da Embalo che lo ha descritto come un fallito tentativo di colpo di stato forse collegato al commercio di droga, una sorta di rappresaglia per porre fine alla sua lotta contro il narcotraffico.
Il paese, di due milioni di abitanti, emerge come uno dei principali centri del traffico di cocaina degli anni 2000, grazie alla sua posizione affacciata sull’Oceano Atlantico e alla carenza di attività da parte delle forze dell’ordine.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/failed-coup-puts-spotlight-back-guinea-bissaus-role-cocaine-trade-2022-02-11/

12 febbraio, Sudan – Il leader militare respinge le minacce di sanzioni occidentali

Il generale Abdel Fattah al-Burhan, ha respinto le minacce occidentali di sanzioni relative al colpo di stato del 25 ottobre che ha posto fine a una partnership tra l’esercito e i partiti civili che avrebbe dovuto portare a elezioni democratiche, portando invece a mesi di proteste e alla condanna occidentale. Funzionari statunitensi hanno affermato che stanno esaminando opzioni per rispondere all’uccisione di almeno 79 manifestanti, secondo un bilancio dei medici, e per ostacolare il governo a guida civile.
Il generale ha ribadito, inoltre, che le forze armate si sono impegnate a cedere il potere a un governo eletto o a un accordo deciso attraverso il “consenso nazionale”, ripetendo l’impegno a tenere elezioni a metà del 2023. Da quanto egli ha affermato, i militari avrebbero incontrato i comitati di resistenza che guidano il movimento di protesta e avrebbero trovato l’accordo su molti punti. Al contrario, i comitati di resistenza dichiarano di aver rifiutato il dialogo con i militari.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/sudans-burhan-says-israel-visits-security-cooperation-dismisses-sanctions-2022-02-12/

13 febbraio, Nigeria – Richiesta la pubblicazione dell’accordo con Twitter

Un gruppo per i diritti umani nigeriano ha chiesto all’Alta Corte di costringere il governo a pubblicare l’accordo con Twitter che ha portato al ripristino dei servizi della società di social media il mese scorso dopo un divieto di sei mesi. La Nigeria aveva sospeso Twitter lo scorso giugno dopo che il social statunitense aveva rimosso un post del presidente Muhammadu Buhari che minacciava di punire i secessionisti regionali. Il Socio Economic Rights and Accountability Project (SERAP) ha dichiarato di aver intentato una causa per costringere il presidente Buhari e il suo ministro dell’informazione Lai Mohammed a pubblicare una copia dell’accordo per assicurarsi che non includesse accordi che potrebbero mettere a repentaglio la libertà di espressione. “La pubblicazione dell’accordo consentirebbe ai nigeriani di esaminarlo, cercare i rimedi legali appropriati e garantire che le condizioni per revocare la sospensione di Twitter non vengano utilizzate come pretesti per sopprimere la libertà di espressione”, hanno affermato gli esponenti del gruppo.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/rights-group-goes-court-get-nigeria-publish-agreement-with-twitter-2022-02-13/

 

(Featured image source: Flickr GovernmetZA)