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Rassegna settimanale 19-25 Settembre 2022: Sudest asiatico

19 settembre, Cambogia –  Gli attivisti in Cambogia temono una crescente sorveglianza da parte della Belt and Road Initiative cinese

Un leader sindacale e altri attivisti per i diritti cambogiani affermano che ogni loro mossa online e offline è monitorata da software, telecamere e droni.

La Cina, inoltre, ha installato più di 1.000 telecamere a circuito chiuso a Phnom Penh come parte di un nuovo sistema di sorveglianza nazionale, hanno affermato i media locali.

Fonte: South China Morning Post
Link: https://www.scmp.com/news/asia/southeast-asia/article/3193045/activists-cambodia-fear-rising-surveillance-chinas-belt

20 settembre, Thailandia – Il settore del turismo thailandese ha svoltato l’angolo, affermano alti funzionari

Nei giorni scorsi alti funzionari del governo thailandese hanno espresso fiducia che l’economia del Paese sia entrata nella sua fase di ripresa, dopo oltre due anni di crescita anemica a causa della pandemia di COVID-19. Il motore principale di questa ripresa è il turismo, che è fortemente rimbalzato dopo la devastazione provocata dai divieti di viaggio e dalle quarantene indotti dalla pandemia.

Il Paese punta ad attirare più di 30 milioni di turisti nel 2023, ma il suo successo potrebbe dipendere dal futuro della politica cinese “zero-COVID”.
L’economia della Thailandia, la seconda più grande dell’ASEAN, è insolitamente dipendente dal turismo.

La stagnazione nel settore turistico nel 2021 si è infatti riflessa nell’economia thailandese nel suo insieme, che è cresciuta solo dell’1,5%, tra i tassi più bassi della regione, dopo una crescita negativa nel 2020. Al contrario, il miglioramento dei numeri del settore turistico sta aiutando l’economia nel suo insieme. Il ministro delle finanze Arkhom Termpittayapaisith ha dichiarato alla fine della scorsa settimana che l’economia thailandese dovrebbe crescere del 3-3,5% quest’anno, e quindi tra il 3% e il 4% nel 2023, aiutata dalla riapertura del paese ai visitatori.

Fonte: The Diplomat
Link:https://thediplomat.com/2022/09/thai-tourism-sector-has-turned-a-corner-senior-officials-say/

21 settembre, Sudest asiatico – La Banca asiatica di sviluppo taglia le previsioni per riflettere l’indebolimento delle prospettive

La Banca asiatica di sviluppo ha ridotto la sua stima di crescita nelle economie in via di sviluppo dell’Asia al 4,3%, in calo rispetto a una precedente previsione del 5,2%. Ma il rallentamento non è distribuito uniformemente.

Tra le principali cause di questo rallentamento si annoverano la guerra in Ucraina, l’aumento dei tassi di interesse per combattere l’inflazione decennale e il rallentamento dell’economia cinese.

Fonte: The Diplomat
Link: https://thediplomat.com/2022/09/asian-development-bank-cuts-forecasts-to-reflect-weakening-outlook/

22 settembre, Cambogia – L’ex leader dei Khmer Rossi Khieu Samphan ha perso l’appello al genocidio

La sentenza dell’appello emanata giovedì nei confronti Khieu Samphan, 91 anni, ex capo di stato del governo della “Kampuchea democratica” del 1975-1979, segna la decisione finale della corte e pone fine ai 16 anni di lavoro del tribunale per i crimini di guerra sostenuto dalle Nazioni Unite.

Il rigetto dell’appello che cercava di scagionare Khieu Samphan dal genocidio delle minoranze dei musulmani Cham e di etnia vietnamita chiude anche definitivamente il capitolo su uno degli intellettuali di formazione francese del regime che aveva sostenuto di non essere a conoscenza dei crimini di omicidio di massa perpetrati dai suoi colleghi.

Dei due milioni di vittime dei Khmer rossi, da 100.000 a 500.000 erano musulmani Cham e circa 20.000 erano di etnia vietnamita.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2022/9/22/former-khmer-rouge-leaders-appeal-in-cambodia-genocide-case

23 settembre, Myanmar – La società civile del Myanmar chiede alle Nazioni Unite di smettere di dare “legittimità” al regime

Un’associazione di centinaia di gruppi della società civile ha scritto una lettera aperta al capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres chiedendo di impedire alle agenzie delle Nazioni Unite, ai fondi e ad altri soggetti collegati all’organizzazione di entrare in contatto con i generali che hanno preso il controllo del Paese sottraendolo l’anno scorso al governo eletto con un colpo di stato.

La lettera condannava “con la massima fermezza” la continua presentazione di lettere di nomina e la firma di accordi come alcuni memoranda d’intesa con i golpisti da parte di varie agenzie delle Nazioni Unite. L’associazione ha notato che la pratica era continuata nonostante una richiesta nel dicembre dello scorso anno all’ONU e alle sue agenzie di non impegnarsi con i militari in alcun modo che potesse dare loro una sorta di legittimità.

Fonte: Al Jazeera
Link:https://www.aljazeera.com/news/2022/9/23/myanmar-civil-society-tells-un-to-stop-giving-regime-legitimacy

24 settembre, Filippine – Marcos pensa a un compromesso con la Cina sul Mar Cinese Meridionale

MANILA – Le Filippine sono interessate a rinnovare i colloqui con la Cina sulla ricerca congiunta di petrolio e gas nel Mar Cinese Meridionale per espandere e diversificare le sue fonti di energia, ha affermato il presidente Ferdinand Marcos Jr in un’intervista a Bloomberg TV. I colloqui erano stati interrotti dall’ex Primo Ministro Duterte.

Il Paese cerca, infatti, un compromesso con la Cina, che rivendica parti del Mar Cinese Meridionale che si trovano all’interno del territorio filippino, ha affermato Marcos, sottolineando che qualsiasi accordo non deve violare le leggi della sua nazione.

Sebbene le Filippine e la Cina non siano d’accordo su quale legge nazionale si applichi, “noi continuiamo a esplorare, forse ci possono essere altri modi in cui possiamo farlo”, ha affermato Marcos.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippines-marcos-eyes-china-compromise-on-south-china-sea

25 settembre, Filippine— Alla ricerca di carburante russo mentre l’inflazione si fa sentire, dice Marcos

NEW YORK – Le Filippine stanno parlando con la Russia sull’acquisto di carburante e altre materie prime chiave perché l’interesse nazionale del Paese prevale sulle potenziali preoccupazioni per la guerra in Ucraina, ha affermato il presidente Ferdinand Marcos Jr. in un’intervista a Bloomberg TV. Marco si trova attualmente a New York, dove sta partecipando all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Visto che le Filippine non possono fare affidamento sui fornitori tradizionali, Marcos ha affermato che il Paese sta dialogando con la Russia e altri paesi per diversificare la sua catena di approvvigionamento di generi alimentari e necessità agricole come i fertilizzanti per mantenere bassi i prezzi.

Ha inoltre aggiunto che sono vicini ad accordi sorprendenti con la Russia e altri partner.

I commenti arrivano dopo una settimana frenetica di diplomazia globale a New York in cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e altri leader del G7 hanno cercato di diffondere maggiormente a livello internazionale la campagna per sanzionare e isolare la Russia per la guerra in Ucraina.

Le Filippine stanno affrontando una situazione difficile dovuta a un aumento dell’inflazione, che ha un impatto notevole su una Paese che importa molti beni dal petrolio al grano, e a una carenza di alimenti.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippines-seeks-russian-fuel-as-inflation-bites-marcos-says

 

(Featured image source: Wikimedia commons Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia)

A cura di Chiara Galvani