Rassegna settimanale 15-21 marzo: Africa sub-sahariana
15 marzo 2014, REPUBBLICA CENTRAFRICANA – La crisi ucraina “mina gli sforzi della Repubblica Centrafricana”
Secondo fonti diplomatiche, la crisi ucraina starebbe ostacolando i piani dell’Unione Europea di inviare truppe in CAR (Central African Republic).
L’UE aveva, infatti, pianificato l’invio di un migliaio di soldati in CAR, da aggiungere alle forze già presenti sul territorio. Le nazioni dell’Est europeo preferirebbero tuttavia non allontanare le loro forze belliche, e costituire i contingenti da inviare in Africa sta dunque risultando difficile.
Fonte: Aljazeera
NIGERIA – Disordini allo stadio, sette morti
Almeno sette i morti e moltissimi i feriti in disordini allo stadio nazionale dell’Abuja, in Nigeria, durante un concorso per l’assunzione di dipendenti pubblici.
Fonte: Ansa
16 marzo 2014, NIGERIA – Attacchi in Nigeria: 100 morti in attacchi a villaggi del Kaduna
Sono almeno cento le persone morte in attacchi avvenuti nello stato centrale del Kaduna, in Nigeria; questi attacchi sarebbero collegati a dispute tra diversi gruppi etnici.
Sono migliaia le vittime delle violenze che hanno caratterizzato gli scontri tra i pastori semi-nomadici Fulani e i contadini locali negli ultimi anni.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26602018
NIGERIA-ZIMBABWE – I nigeriani sono corrotti, sostiene il Presidente dello Zimbabwe Mugabe
Durante i festeggiamenti per il suo novantesimo compleanno, il Presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe ha accusato i nigeriani di essere corrotti, e la popolazione dello Zimbabwe di stare diventando come loro.
“Siamo forse ora come la Nigeria, dove devi prendere il portafogli per ottenere qualsiasi cosa?” e anche “Quando ci recavamo in Nigeria, eravamo sempre soliti portare con noi del denaro in più, perché per ottenere qualsiasi cosa dovevamo corrompere qualcuno” avrebbe detto.
Le attuali classifiche di corruzione nel mondo vedono in realtà molto peggiore la situazione dello Zimbabwe che quella della Nigeria.
Fonte: Vanguard
Link: http://www.vanguardngr.com/2014/03/nigerians-corrupt-president-mugabe-zimbabwe/
17 marzo 2014, Africa occidentale: il settore delle spedizioni marittime richiede un’azione congiunta contro la pirateria
Un’organizzazione marittima internazionale sostiene la necessità, per gli stati costieri dell’Africa occidentale, di coordinare le proprie attività di contrasto alla pirateria nel Golfo di Guinea.
Stando alla “Safety and Shipping Review 2014”, un quinto degli attacchi contro navi registrati lo scorso anno è avvenuto nel Golfo di Guinea.
Fonte: All Africa
Link: http://allafrica.com/stories/201403171224.html?aa_source=mf-hdlns
CAMERUN – Morto Lapiro de Mbanga, cantante di protesta
Il cantante trascorse tre anni in prigione per le sue proteste contro il Governo del Camerun, ed è morto in esilio negli Stati Uniti all’età di 81 anni.
La sua canzone “Constipated Constitution” era diventata l’inno delle proteste del 2008.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26617430
NIGERIA – Il Ministro Abba Moro non rassegnerà le dimissioni
Il Ministro degli Interni ha rifiutato di dimettersi, dopo le dichiarazioni in cui sosteneva che la responsabilità delle morti di sabato allo stadio di Abuja fosse da attribuirsi agli stessi partecipanti all’evento.
Almeno sette persone sono morte dopo che in decine di migliaia si sono presentate per partecipare a un concorso pubblico per l’assegnazione di meno di 5,000 posti di lavoro.
Il Ministro Abba Moro ha dichiarato che la gestione dell’evento da parte degli ufficiali è stata “non soddisfacente”, ma anche che le persone nella folla avrebbero dovuto essere più pazienti.
Soltanto una delle porte dello stadio era stata aperta per permettere l’ingresso ai partecipanti.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26611470
NIGERIA – Ad Abuja si dà il via alla Conferenza Nazionale della Nigeria
La ripartizione dei proventi petroliferi e quella dei poteri saranno tra i temi principali di una Conferenza Nazionale che si terrà per i prossimi tre mesi con lo scopo di discutere il futuro della Nigeria.
Partecipano circa 500 delegati, in rappresentanza dei gruppi etnici, linguistici e religiosi del Paese.
Ai delegati è stato fatto divieto di discutere di un’eventuale secessione di alcune regioni dal resto del Paese.
Giacimenti di petrolio sono locati nel Sud del Paese, e di conseguenza i delegati delle aree in questione vogliono che una parte maggiore dei proventi resti nelle comunità locali produttrici. Tuttavia, la povertà è molto più diffusa al Nord, e quindi ci si aspetta che i delegati di queste regioni si oppongano alla proposta.
Alcuni nigeriani vorrebbero inoltre una maggiore decentralizzazione del potere per i 36 stati di cui si compone la Nigeria.
Altri sostengono che, tramite questa conferenza, il Presidente Goodluck Jonathan voglia cercare di modificare la Costituzione.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26613962
18 marzo 2014, CAMERUN – Avvocato del Camerun vince premio per la difesa dei diritti degli omosessuali
Alice Nkom ha passato un decennio difendendo i diritti delle persone accusate di praticare omosessualità in Camerun (illegale in Camerun e punita con cinque anni di prigione), nonostante le minacce ricevute, e per questo ha vinto un premio di Amnesty International.
L’Africa è il continente con le più severe leggi contro l’omosessualità, un “reato” punibile con la pena di morte in Mauritania, Sudan del Sud e parti della Nigeria e della Somalia.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26627089
NIGERIA – La Nigeria lancia un approccio “soft” per contrastare Boko Haram
La nuova strategia di contrasto a Boko Haram, gruppo di insorgenti islamisti che ha causato migliaia di morti degli ultimi quattro anni e mezzo, andrà ad aggiungersi agli sforzi militari della Nigeria.
Circa 10 mesi fa, la Nigeria ha lanciato la più grande offensiva della sua storia contro Boko Haram, imponendo lo stato d’emergenza in tre degli Stati del Nordest. Il Governo ha riconquistato presto molti centri urbani, ma la violenza continua nella campagna.
Dal momento che povertà, ingiustizia sociale, isolamento e settarismo sono tra le cause principali dell’insorgenza, tra gli approcci “soft” rientrano riforma delle prigioni, sviluppo economico, dialoghi di pace ed educazione.
Fonte: The Voice of America
Link: http://www.voanews.com/content/nigeria-launches-soft-approach-to-counter-boko-haram-/1873626.html
SOMALIA – Al-Shabaab attacca hotel dell’esercito a Bulo-burde
I combattenti islamisti somali hanno attaccato un hotel in una posizione strategica di Bulo-burde, città centrale il cui controllo avevano perso la scorsa settimana. Un’autobomba è esplosa in prossimità dell’hotel in cui risiedevano gli ufficiali somali e dell’Unione Africana, e la sparatoria che ne è seguita si è protratta per cinque ore.
Sei soldati sono rimasti uccisi.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26626335
19 marzo 2014, REPUBBLICA CENTRAFRICANA – Necessaria azione urgente per contrastare la crisi alimentare nella CAR straziata dal conflitto
Un ufficiale dell’ONU ha ribadito ancora una volta come sia necessario agire rapidamente nella Repubblica Centrafricana (Central African Republic, CAR) per assistere la popolazione che soffre di malnutrizione.
Migliaia di persone sono state uccise, e 2,2 milioni (ovvero circa metà della popolazione del Paese) necessitano di aiuti umanitari in seguito al conflitto che interessa la CAR dal dicembre 2012.
Le prossime settimane vedranno l’inizio della stagione delle piogge nella regione, che aumenterà il rischio di diarrea e malattia per decine di migliaia di persone.
Fonte: UN News Centre
Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=47385&Cr=central+african+republic&Cr1=#.Uy7Uxc7y1ht
SOMALIA – Inviato ONU accoglie i progressi nel riconquistare città chiave dagli insorgenti
L’inviato ONU in Somalia, Nicholas Kay, ha accolto con positività i progressi dell’esercito nazionale e dell’Unione Africana nel riconquistare il controllo di diverse città dagli insorgenti di al-Shabaab.
Kay ha aggiunto che l’ONU continuerà a dare il suo supporto alle operazioni, e ha sottolineato come sia importante che la legge umanitaria internazionale e i diritti umani siano rispettati duranti tali operazioni.
La popolazione civile è chiaramente stata colpita dai combattimenti; pertanto, i somali che risiedono nel territorio ora controllato dal Governo devono ricevere il prima possibile ciò di cui hanno necessità: sicurezza e giustizia, servizi sanitari, istruzione e condizioni di vita decenti.
Fonte: UN News Centre
Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=47380&Cr=somali&Cr1=#.Uy8sZc7y1ht
SUDAN DEL SUD – Interessi regionali in gioco nella crisi del Sudan del Sud
L’intervento dell’Uganda in Sudan del Sud ha scatenato la paura che la crisi nello stato più giovane del mondo possa subire un’escalation fino a diventare conflitto regionale.
L’Uganda ha inviato truppe e aerei oltre i suoi confini nordici in seguito allo scoppio della violenza per il potere politico tra il Presidente del Sudan del Sud, Salva Kiir, e colui che era il suo vice ed è ora a capo dell’opposizione, Riek Machar. I combattimenti hanno causato migliaia di morti, e costretto più di 900,000 persone ad abbandonare le loro abitazioni o il Paese stesso. Il conflitto ha anche diviso l’Esercito di Liberazione del Popolo Sudanese, che aveva assunto il controllo del Paese in seguito alla secessione (avvenuta nel 2011) dal Sudan.
Inizialmente, l’Uganda aveva dato al suo intervento l’aspetto di una missione umanitaria, sostenendo di voler evitare un potenziale genocidio.
L’Uganda è un partner commerciale fondamentale per il Sudan del Sud: esporta beni tra cui caffè, scarpe, veicoli, acciaio per un valore annuo di centinaia di milioni di dollari. Inoltre, migliaia di cittadini dell’Uganda hanno spostato nel Sudan del Sud le loro residenze.
Il Sudan dà a Kiir il suo supporto. Nella secessione del Sudan del Sud, il Sudan ha perso il 75% della sua produzione di petrolio. Pertanto, il patto del 2013 tra il Sudan e Kiir sulla condivisione dei profitti da petrolio è di vitale importanza per il Paese.
L’intervento dell’Uganda nel Sudan del Sud potrebbe però, potenzialmente, minacciare gli interessi del Sudan e portare a un conflitto tra i due Paesi. Pertanto, sforzi diplomatici nella regione sono essenziali.
Fonte: IRIN, humanitarian news and analysis
Link: http://www.irinnews.org/report/99802/regional-interests-at-stake-in-the-south-sudan-crisis
20 marzo 2014, KENYA – Tribunale keniota consente l’estradizione di Walter Barasa
La Corte Suprema keniota ha autorizzato l’estradizione di un giornalista, accusato dalla Corte Penale Internazionale (ICC, International Criminal Court) dell’Aia di aver cercato di corrompere i testimoni del processo contro il vice-presidente William Ruto. Ruto nega le accuse di essere mandante delle violenze etniche che fecero da cornice alle elezioni del 2007.
Se giudicato colpevole, Barasa potrebbe essere condannato a cinque anni di reclusione.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26664816
21 marzo 2014, BURUNDI – I “joggers” dell’oppisizione del Burundi vengono condannati all’ergastolo
Un tribunale in Burundi ha condannato all’ergastolo 21 sostenitori delle forze d’opposizione per la loro supposta partecipazione a dimostrazioni illegali che sfociarono poi in violenza. Altri 26 esponenti del Movimento per la Solidarietà e la Democrazia (MSD) sono stati condannati a reclusioni di minore durata.
I 21 hanno negato la loro partecipazione alla marcia, sostenendo che al momento della rappresaglia della polizia loro non erano presenti alla dimostrazione, ma stavano facendo jogging.
Fonte: BBC
Link: http://www.bbc.com/news/world-africa-26681586
REPUBBLICA CENTRAFRICANA – Inviato ONU avverte: la violenza sessuale è una minaccia costante
Nonostante alcuni miglioramenti nella situazione della sicurezza della Repubblica Centrafricana (CAR), le condizioni rimangono preoccupanti per i civili; in particolare, la violenza sessuale continua a essere usata da tutte le parti in causa durante gli attacchi, e in particolar modo su donne e bambini. Stupri, stupri di gruppo, matrimoni forzati, mutilazione sessuale, schiavitù sessuale sono perpetrati sistematicamente.
Una nota positiva, invece, per quanto riguarda la lotta alla fame: la Banca Mondiale ha annunciato che darà fondi per 8 milioni di dollari in accordo con la FAO, come parte di un piano d’aiuto da 20 milioni volto a prevenire la caduta del Paese in una grave crisi nutrizionale.
Fonte: UN News Centre
Link: http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=47408&Cr=Central+african+republic&Cr1=#.Uy9Gl87y1hs
(Featured image source: http://farm4.staticflickr.com/3036/2869604586_84d2e65a10_b.jpg)