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Empowerment femminile: da dove nasce l’idea del progetto #unecommerceperOrizzonti

Empowerment femminile

Il termine empowerment deriva dal verbo to empower che in italiano significa “conferire o attribuire poteri”, “mettere in grado di”, “dare autorità a”, “accrescere in potere”.

Con riferimento alla condizione della donna, il termine definisce un processo destinato a modificare le relazioni di potere nei diversi contesti del vivere sociale e personale e volto in particolare a fare in modo che le donne siano ascoltate, che le loro conoscenze ed esperienze vengano riconosciute; che le loro aspirazioni, i loro bisogni, le loro opinioni e i loro obiettivi siano presi in considerazione; che possano partecipare ai processi decisionali in ambito politico, economico e sociale (Piattaforma di Azione di Pechino, 1995).

Le donne ancor oggi sono spesso in condizioni di svantaggio e maggiormente colpite da povertà, ingiustizia, violenza, malattia, discriminazione e dalla grave mancanza di accesso alle risorse e ai servizi.

Oggi nessun Paese al mondo può affermare di aver raggiunto la parità di genere. “Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne” rientra quindi nei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da realizzare entro il 2030 [1].

Questi nuovi Obiettivi fanno parte di una Agenda rivolta a tutti i Paesi e non solo a quelli cosiddetti “del Sud del mondo”. Si riferiscono alla necessità di uno sviluppo sostenibile che riguarda ormai l’intero pianeta.

Il progetto #unecommerceperOrizzonti

L’idea del nostro e-commerce solidale nasce proprio con l’obiettivo di appoggiare e sostenere alcuni progetti di empowerment femminile in Asia e in Africa.

I progetti scelti si trovano in:

  • Vietnam (varie regioni)
  • Giappone (Tohoku)
  • Tanzania (isola di Zanzibar)

In Vietnam, la povertà è una delle cause più importanti della condizione difficile in cui versano molte donne. Per aiutare le donne a uscire dalla loro condizione svantaggiata Mai Vietnamese Handicrafts aiuta le donne a formarsi e a trovare un lavoro nel settore dell’artigianato.

Nell’isola di Zanzibar, Why Onlus offre un sostegno nel campo dell’educazione e della formazione professionale. Ha, inoltre, aperto un laboratorio di sartoria, dove un gruppo di donne e ragazze lavora e realizza borse, vestiti, portafogli, tovaglie e altri prodotti usando i colorati tessuti, tipici della tradizione locale.

In Tohoku (Giappone), infine, a seguito del triplice disastro del Marzo 2011 (terremoto, tsunami, emergenza nucleare), le donne – ignorate nei programmi di ricostruzione del governo centrale – hanno dato vita ad nuove attività imprenditoriali. Watalis è uno di questi: un progetto di artigianato creato da donne per le donne.

Se vuoi fare la differenza e aiutarci in questo progetto di e-commerce solidale, partecipa al nostro crowdfunding #unecommerceperOrizzonti.

Note

[1] Nel settembre 2015 più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente.
La comunità degli Stati ha approvato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico. Inoltre riprendono aspetti di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile quali l’affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche entro l’anno 2030 (fonte: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, https://www.aics.gov.it/?page_id=4109)

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