Rassegna stampa 28 maggio – 3 giugno : Sud est asiatico
28 maggio, Indonesia – Prima visita ufficiale di Modi in Indonesia
Al via la prima visita ufficiale del premier indiano Nerandra Modi in Indonesia. Lo scopo è quello di rafforzare la cooperazione tra i due paesi nel settore marittimo, commerciale e negli investimenti. Il primo ministro incontrerà il presidente indonesiano Joko Widodo durante la sua visita di tre giorni. I due leader parteciperanno insieme al CEO Business Forum, organizzato dalle camere di commercio dei due paesi, dove entrambi pronunceranno un discorso.
“L’impegno è… molto profondo. Siamo partner strategici dal 2005 e siamo due potenze navali geograficamente vicine, abbiamo delle preoccupazioni in comune in questo contesto globale che sta evolvendo molto rapidamente” ha dichiarato l’ambasciatore indiano in Indonesia Pradeep Kumar Rawat. I due leader hanno infatti visioni molto simili per quanto riguarda le questioni strategiche e terrorismo regionali. Un’alleanza nella regione Indo-pacifica tra Stati Uniti, India, Australia e Giappone si starebbe formando per contrastare la crescita cinese.
L’India è il primo partner commerciale dell’Indonesia nell’Asia del sud ed il quarto a livello globale. Il flusso commerciale tra i due paesi ha raggiunto 18 miliardi di dollari lo scorso anno, un aumento del 22 percento rispetto al 2016. Entrambi i paesi vorrebbero aumentare i propri scambi ad altezza di 50 miliardi entro il 2025.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/pm-modi-to-expand-indias-ties-with-indonesia-during-first-official-visit
29 maggio, Filippine – Duterte minaccia di guerra se dovessero esserci soldati feriti nel Mar Cinese Meridionale
Se le truppe filippine dovessero essere ferite nel Mar Cinese Meridionale, il governo sarebbe pronto ad andare in guerra. Queste parole sarebbero state pronunciate dal presidente Rodrigo Duterte, secondo le dichiarazioni di Hermogenes Esperon, consigliere del presidente per la sicurezza nazionale. Esperon ha precisato che le Filippine preferiranno sempre la distensione, ma questa sarebbe la linea rossa tracciata dal presidente.
Duterte era stato infatti duramente criticato per non aver protestato contro gli esercizi cinesi in alto mare e la militarizzazione delle isole sotto controllo cinese. Una parte dei connazionali del presidente è convinta che il presidente abbia sacrificato il Mar Cinese Meridionale per proteggere gli accordi commerciali con la Cina.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippines-says-ready-for-war-if-troops-harmed-in-disputed-south-china-sea
30 maggio, Malesia – Incontro tra Modi e Mahathir
Durante la sua visita in Indonesia, Modi ha deciso di fare tappa in Malesia per qualche ora e fare i complimenti di persona al nuovo primo ministro malese Mahathir Mohamad. Il premier indiano ha anche incontrato il vice primo ministro Wan Azizah Wan Ismail e suo marito, Anwar Ibrahim, ex politico malese recentemente graziato dal sovrano. L’incontro è durato circa mezz’ora e i due politici si sono successivamente messi in posa per una foto.
Il ministro degli esteri malesi ha dichiarato che l’incontro è una conferma del legame importante tra i due paesi ed è un segnale per quanto riguarda i rapporti strategici. I due paesi sono effettivamente legati da tutta una serie di fattori storici e culturali, così come da importanti scambi commerciali, flussi migratori e calcoli strategici.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/indian-pm-narendra-modi-meets-malaysian-leaders
31 maggio, Filippine – Un nuovo sistema per le carte d’identità nazionali
Il parlamento filippino ha ratificato la proposta di legge volta a creare un nuovo sistema di identificazione nazionale. L’intento del governo è quello di armonizzare tutti i documenti di identità rilasciati dalle autorità governative, oltre 33 tipi diversi. Il presidente Rodrigo Duterte dovrebbe firmare la nuova legge ad inizio mese. Secondo alcune stime ci vorrebbero 5 anni per che l’intera popolazione filippina ottenga il nuovo documento, per un costo stimato di 570 milioni di dollari.
L’opposizione ha duramente criticato il nuovo dispositivo, “Un sistema di identificazione nazionale offre al governo una quantità di dati sui propri cittadini senza paragone rispetto al passato” secondo Jamael Jacob, direttore dell’ufficio sulla protezione dei dati all’Università di Manila. “Qualsiasi governo con la possibilità di sorvegliare la propria popolazione […] può ricorrere a politiche repressive”.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippine-congress-ratifies-national-id-law
1 giugno, Birmania – Trovato un accordo con l’ONU per il rimpatrio Rohingya
Le Nazioni Unite ed il governo birmano avrebbero trovato un accordo per il rimpatrio dei Rohingya, attualmente rifugiati in Bangladesh. Circa 700.000 Rohingya sono fuggiti dallo stato di Rakhine, a nord del paese, da quando sono iniziate le operazioni di repressione dell’esercito birmano. Nel campo di Cox’s Bazar, luogo dove risiedono la maggior parte di questi rifugiati, ci sarebbero quasi un milione di persone.
Visto l’arrivo della stagione delle piogge e dei monsoni, è necessario trovare una soluzione per rimuovere i Rohingya dai campi, non adatti a sopportare condizioni atmosferiche estreme. Secondo il governo birmano l’accordo con l’ONU dovrebbe essere firmato “presto” e le agenzie delle Nazioni Unite dovrebbero “procurare l’accesso ai mezzi di sostanziamento”.
Fonte: Asian Correspondent
Link: https://asiancorrespondent.com/2018/06/burma-un-reach-agreement-for-safe-return-of-rohingya-refugees/#17773df8IJYM10Vu.97
2 maggio, Malesia – Mahathir guarda verso il Giappone
Il primo ministro malese Mahathir Mohamed starebbe considerando di riesumare la propria politica “Look East Policy” che aveva lui stesso avviato negli anni 1980. Il primo ministro ha previsto di andare in Giappone per assistere alla “24th International Conference on the Future of Asia in Japan” tra l’11 ed il 12 giugno. “Vado ogni anno in Giappone per (assistere all’evento e) parlare del futuro dell’Asia” ha dichiarato il premier, “(Quest’anno) voglio parlare un po’ di più della Look East Policy”
Dopo delle tensioni emerse tra la Gran Bretagna di Margareth Thatcher e la Malesia di Mahathir negli anni 1980, il governo malese scelse di voltarsi verso i paesi asiatici e in particolar modo il Giappone. Non è però ancora chiaro cosa intenda il premier Mahathir quando dichiara di voler “parlare” di questa politica e con quali paesi intenda collaborare.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/malaysian-pm-mahathir-to-revive-look-east-policy-at-japan-conference
3 maggio, Filippine – Il presidente insulta altri alti funzionari
Il vulcanico presidente filippino Rodrigo Duterte ha dichiarato che l’esperto delle Nazioni Unite per i diritti umani, nonché giudice della corte suprema interamericana, Diego Garcia-Sayan, deve “andare all’inferno”. Durante una conferenza stampa il presidente si è espresso in termini minacciosi nei confronti dell’alto ufficiale ONU “Ditegli di non interferire con gli affari del mio paese. Può andare all’inferno”.
Il giudice si era dichiarato preoccupato per la situazione politica nel paese, dopo il licenziamento della presidente della corte suprema filippina, Maria Lourdes Sereno. Duterte aveva espresso pubblicamente il proprio malcontento nei confronti di Sereno, una delle poche persone ad osare criticare il presidente e la sua politica. Il presidente filippino è noto per il suo linguaggio poco diplomatico e la sua scarsa pazienza: lo scorso anno aveva pubblicamente dato del “figlio di puttana” all’allora presidente Obama e minacciato Agnes Callamard, un alto funzionare dell’ONU.
Fonte The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippines-duterte-tells-un-human-rights-expert-go-to-hell
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