Rassegna settimanale 18-24 giugno 2018: Africa subsahariana

24 giugno, Zimbabwe – Il Presidente Mnangagwa sopravvive ad un tentativo di assassinio durante una manifestazione a Bulawayo

Una manifestazione a cui stava partecipando il Presidente dello Zimbabwe Emmerson Mnangagwa a Bulawayo è stata scossa da una esplosione mentre il Presidente andava via dal podio.

“Il Presidente è stato portato via. Ora è nel quartier generale di Bulawayo”, ha detto il portavoce George Charamba al telefono.

Secondo molti testimoni, esplosione è avvenuta quando il capo di stato, candidato del partito di governo Zanu-PF alle elezioni presidenziali del 30 luglio, aveva finito il discorso davanti a centinaia di sostenitori.

L’incontro si è tenuto nello stadio di Bulawayo, la seconda città più grande dello Zimbabwe, considerata una roccaforte dell’opposizione.

Le elezioni presidenziali e legislative si terranno il 30 luglio e saranno le prime da quando si è dimesso il Presidente Robert Mugabe, che ha governato il Paese dalla conquista dell’indipendenza nel 1980. Al suo posto è stato scelto Mnangagwa, suo ex vice presidente.

Si crede che Mnangagwa vincerà le elezioni contro una opposizione divisa in più fazioni.

Fonte: All Africa News http://www.africanews.com/2018/06/23/zimbabwe-s-president-mnangagwa-survives-assassination-attempt-at-rally-in-harare/

23 giugno, Etiopia –  Italia firma un accordo per un prestito di 30 milioni

Etiopia e Italia hanno siglato un accordo per un prestito di 30 milioni di dollari volto a sostenere la realizzazione del progetto Inclusive and Sustainable Development of Agricultural Value Chain  nelle regioni Oromia e Southern Nation, Nationalities and Peoples (SNNPR).

L’accordo è parte del framework fra Etiopia e Italia siglato nel settembre 2017 che contribuisce allo sviluppo agro-industriale nelle due regioni.

Il prestito servirà per sviluppare progetti di agricoltura inclusiva e sostenibile in particolare coltivazioni di grano e pomodori a Oromia e avocado e ananas nel SNNPR.

L’accordo è stato firmato fra il Ministro delle Finanze e dello Sviluppo economico, Admasu Nebebe e l’Ambasciatore italiano in Etiopia, Arturo Luzzi.

Durante la cerimonia, Admasu Nebebe ha ricordato che i due Paesi dal 1999 hanno firmato tre accordi generali e l’Italia ha stanziato circa 400 milioni di dollari.

L’Ambasciatore italiano in Etiopia, Arturo Luzzi, ha affermato che l’Etiopia rappresenta per l’Italia un partner strategico in Africa.

Oltre ai 30 milioni d prestito, l’Italia provvederà ad un prestito di 22 milioni il prossimo anno per lo sviluppo di aree industriali.

Dal 2013, la cooperazione italiana ha sostenuto iniziative per un totale di 225 milioni di dollari, esclusa l’assistenza umanitaria e i progetti della società civile.

Fonte: All Africa News http://www.africanews.com/2018/06/23/ethiopia-italy-sign-30-million-loan-agreement/

 

22 giugno, Sud Sudan – Sud Sudan: Kiir, Machar si incontreranno a Khartoum la prossima settimana dopo che sono falliti I colloqui di Addis

Un nuovo round di colloqui fra il Presidente del Sudan Salva Kiir e il leader dei ribelli Riek Machar si terrà la prossima settimana nella capitale sudanese.

Dopo l’incontro organizzato dal Primo ministro etiope Abiy Ahmed, i rappresentati di Kiir e di Machar hanno gettato acqua fredda sulle speranze di concludere il conflitto che dura da 5 anni, rigettando la proposta di una amministrazione transitoria.

E’ apparso subito chiaro che la tale proposta non fosse accettata perché  il governo Sud sudanese non avrebbero mai accolto il ritorno di Machar come vicepresidente.

“Machar non può partecipare al governo, semplicemente perché ne abbiamo abbastanza di lui”. Ha detto il portavoce del governo Michael Makuei.

Il conflitto nel Sud Sudan è scoppiato nel 2013, meno di due anni dopo che il Paese divenne indipendente dal Sudan. La guerra ha causato centinaia di persone e molte persone sono state costrette a lasciare i propri villaggi causando la più grave crisi di rifugiati dal genocidio del Rwanda del 1994.

Nonostante il fallimento dei colloqui a Addis Ababa, il Ministro degli Esteri del Sudan ha affermato che “ si sta preparando un nuovo round di incontri”. Ha inoltre aggiunto che il prossimo incontro sarà convocato dal Presidente del Sudan Omar Al-bashir, un protagonista chiave della storia del Sud Sudan.

Prima che il popolo del Sudan votasse per la secessione e dichiarasse l’indipendenza nel 2011, la regione ha combattuto un brutale conflitto  contro l’esercito Sudanese guidato da Bashir.

Fonte: All Africa News http://www.africanews.com/2018/06/22/south-sudan-kiir-machar-to-meet-in-kharthoum-next-week-after-failed-addis-talks/

21 giugno, Sud Sudan – Salva Kiir e Riek Machar si sono incontrati in Etiopia South Sudan’s Salva Kiir 

Il Presidente del Sud Sudan e il capo dei ribelli si sono incontrati mercoledì per la prima vola dal 2016  quando saltò la bozza per un accordi di pace e ripresero gli scontri.

“Vedendo le continue sofferenze del Sud Sudan, l’Etiopia non può rimanere a guardare. E’ possibile sperare in un futuro di pace.”

L’incontro è stato sostenuto dal governo etiope come primo passo per porre fine ai cinque anni di Guerra civile che hanno ucciso centinaia di persone e hanno costretto più di 3 milioni di persone a lasciare le proprie case nel Paese più giovane del mondo.

Il Sud Sudan ha raggiunto l’indipendenza nel 2011 dal Sudan ma il conflitto interno è scoppiato due anni dopo.

Kiir e Machar hanno incontrato individualmente Abiy prima di incontrarsi.

Il governo etiope sta giocando un ruolo di primo piano nel processo di pace per il Sud Sudan che coinvolge l’intera regione.

 

All Africa News, http://www.africanews.com/2018/06/21/south-sudan-s-salva-kiir-and-riek-machar-embrace-at-dinner-hosted-by-ethiopia-pm/

20 giugno, Gambia – Il Presidente promette giustizia dopo l’uccisione di due manifestanti da parte della polizia

Il Presidente del Gambia, Adama Barrow, ha promesso che giustizia sarà fatta dopo che la polizia ha ucciso due giovani manifestanti in un raduno anti inquinamento, giurando che non succederà più. Bakary Kujabi e Ismaila Bah sono stati uccisi dalla polizia lunedì durante una manifestazione in un villaggio a Faraba Banta contro un sito di estrazione di sabbia che secondo i manifestanti sta inquinamento i campi di riso.

6 civili e 16 ufficiali di polizia sono rimasti feriti negli scontri, ha dichiarato la polizia.

Il padre di una delle vittime, Saidou Bah, ha chiesto che chi ha ucciso suo figlio di 17 anni sia consegnato alla giustizia.

“La polizia che ha sparato a mio figlio deve essere processata dalla autorità. Hanno aperto indiscriminatamente il fuoco contro le persone. Hanno ucciso deliberatamente mio figlio” ha affermato.

Il Presidente Barrow su Twitter ha detto che l’incidente è “ inaccettabile e non si ripeterà mai più”

Postando una sua foto mentre visita i feriti all’ospedale, ha aggiunto che “la giustizia prevarrà”.

5 funzionari di polizia sono stati sospesi  e detenuti, mentre 5 manifestanti sono stati arrestati.

Le autorità invitano alla calma e hanno ordinato una indagine, e hanno sospeso al momento tutte le attività di estrazione nell’area.

Ci sono tensioni crescenti fra i villaggi di Faraba Banta e la polizia sull’impatto degli scavi sui contadini.

Fonte: All Africa News http://www.africanews.com/2018/06/20/gambia-s-adama-barrow-promises-justice-after-police-kill-two-demonstrators/

 

19 giugno, Congo – Congo: dure condizioni di vita nelle regioni più povere

Mbandza Ndounga, è un villaggio in una povera regione della Repubblica del Congo, circa 50 km dalla capitale Brazeville. E’ oggi casa di rifugiati scappati dalle regioni colpite da conflitti. Circa 7000 abitanti vivono in condizioni dure e inumane.

Manca elettricità, acqua potabile e rifugi dove dormire. I residenti hanno detto al nostro corrispondente che vivono in una difficile situazione.

“Prima della Guerra, mi sono spostato a Mbandza Ndounga, lasciando il mio lavoro come driver a Brazzaville. Lavoravo come contadino. Durante il conflitto mi è stato portati via tutto. Cosa posso fare? Tutti i frutti dei miei sforzi sono stati cancellati dai ex combattenti che non vogliono che il Paese cresca” ha affermato Raphaël Mabandza.

Nel Dicembre 2017, il governo Congolese e i rappresentati di Frédéric Bintsamou, conosciuto come Pastor Ntumi, hanno siglato un accordo di pace. Ma ciò non ha portato miglioramenti nelle condizioni di vita della popolazione.

Gli indigeni stanno chiedendo il supporto tecnico per riavviare le loto attività agricoltura o legate alla pastorizia.

“Non siamo più interessati alle donazioni di cibo. Possiamo produrcelo da soli. “ ha dichiarato Hermann Mveti residente a Mbandza Ndounga. ” Le poche case esistenti sono state distrutte, non abbiamo accesso all’acqua potabile…”

Sei mesi dopo l’accordo di pace nella regione, i residenti di  stanno ancor cercando  la pace.

La strada che porta alla comunità non è percorribile da mezzi e ciò colpisce duramente le attività socio-economiche. Gli unici mezzi di sostentamento arrivano all’aiuto umanitario.

Fonte: All Africa News, http://www.africanews.com/2018/06/19/congo-harsh-living-conditions-in-pool-region-residents-in-dire-need/

18 giugno, Uganda – Uganda e Cina promuovono la cooperazione bilaterale 

Uno dei più alti funzionari cinesi,  Wang Yang, si è recato in visita ufficiale in Uganda per sottolineare la stretta cooperazione fra i due Paesi.

Durante la sua visita di quattro giorni nel Paese africano, Wang, Presidente del   National Committee of the Chinese People’s Political Consultative Conference (CPPCC), ha incontrato il Presidente ugandese Yoweri Museveni, lo Speaker del National Assembly of Uganda Rebecca Kadaga e il  Vice Presidente Edward Kiwanuka Ssekandi, e ha avuto colloqui con il Primo ministro ugandese  Ruhakana Rugunda.

All’incontro con il Presidente Museveni, Wang ha affermato che il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente dell’Uganda sin sono incontrati in varei occasioni allo scopo di consolidare le relazioni bilaterali.  Wang ha accolto favorevolmente la decisione di Musuveni partecipare al Summit di Pechino del Forum on China-Africa Cooperation (FOCAC)  che si terrà settembre.

Definendo la Cina e l’Africa una comunità con un futuro in comune e interessi condivisi, Wang ha sottolineato che la Cina sostiene le scelte di sviluppo dei Paesi africani volti alla crescita, come nel caso dell’Uganda.

Musuveni ha dichiarato che I dieci progetti di cooperazione annunciati dal Presidente Xi nel summit del FOCAC di Johannesburg a dicembre 2015 hanno dato nuove opportunità all’Uganda di realizzazione di progetti di sviluppo economico.

 

Fonte: All Africa News  http://www.africanews.com/2018/06/18/china-s-top-political-advisor-visits-uganda-to-promote-bilateral-cooperation/