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Rassegna settimanale 15-21 giugno 2020: Cina e Corea del Nord

15 giugno, Cina – La Cina ferma l’import di salmone per un sospetto legame con lo scoppio dell’epidemia

La Cina ha fermato le importazioni di salmone dall’Europa per il sospetto che sia stata la causa scatenante dell’epidemia nei mercati cinesi. Attualmente la Norvegia ha sospeso l’export di salmone verso la Cina, ma secondo Keith Neal, professore emerito di epidemiologia delle malattie infettive all’Università di Nottingham, qualunque tipo di collegamento al salmone è da rifarsi a un problema di cross-contamination e un collegamento con l’Europa non deve sorprendere, considerato il proliferare del virus a livello globale. Secondo l’Autorità per la sicurezza alimentare norvegese, non esiste tangibile evidenza che il pesce sia contaminato. Sia Bakkafrost sia Norway Royal Salmon, i maggiori esportatori di salmone in Cina, hanno detto di aver sottoposto i propri dipendenti al test, i quali sarebbero risultati tutti negativi.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-salmon-norway/salmon-suppliers-hit-as-china-halts-imports-over-virus-fears-idUSKBN23M177

16 giugno, Corea del Nord – La Corea del Nord fa saltare in aria l’ufficio di collegamento inter-coreano

Martedì, la Corea del Nord ha fatto esplodere l’ufficio di collegamento con il Sud, situato al confine, a Kaesong, dal 2018. Questa la risposta del Nord alla campagna propagandistica dei disertori tramite l’invio di  volantini nel Nord. Un atto che segna un ulteriore allontanamento tra le due Coree e che scoraggia i tentativi americani di denuclearizzazione della Corea del Nord. Anche il tentativo degli USA di proporsi come mediatore è stato prontamente rigettato dalla Corea del Nord che non gradisce intrusioni nei propri affari con il Sud. Sia la Cina che la Russia hanno espresso la propria preoccupazione per le crescenti tensioni tra le due Coree. Jenny Town, del think tank 38 North, ha visto la distruzione dell’ufficio come il tentativo di Pyongyang di assicurarsi il sollevamento dalle sanzioni e spostare l’attenzione dalla rovinosa situazione interna, peggiorata dall’epidemia. Se la Corea del Nord dovesse continuare l’offensiva, il Sud risponderà in modo deciso. Kim You-geun, Vice consigliere per la sicurezza nazionale del Sud, ha affermato che la distruzione dell’ufficio di collegamento ha “mandato in frantumi le aspettative di tutte le persone che auspicavano ad uno sviluppo delle relazioni tra le due Coree e ad una pace duratura”.

Fonte: Reuters
Link: https://uk.reuters.com/article/uk-northkorea-southkorea/north-korean-army-fully-ready-for-action-over-south-korean-propaganda-leaflets-kcna-idUKKBN23M31U

17 giugno, Cina – Soldati restano uccisi in uno scontro tra le truppe sino-indiane

Venti soldati indiani sono morti nello scontro corpo a corpo più terribile degli ultimi sessanta anni tra Cina e India. L’India è sotto shock e nelle sue città compaiono immagini con il volto di Xi Jinping date al fuoco. In una conferenza con i ministri indiani, il presidente Modi ha dichiarato che le morti dei soldati indiani non saranno vane e che la cosa più importante è continuare a stare uniti e a garantire la sovranità della nazione. Lo scontro è avvenuto quando un gruppo di soldati indiani ha incontrato una truppa cinese in una zona di confine montuosa da cui i soldati indiani pensavano che l’Esercito di Liberazione Popolare si fosse ritirato. L’ufficiale comandante indiano è stato spinto e fatto precipitare nella gola sottostante. I rinforzi indiani erano lontani due miglia e, prima che potessero intervenire, i soldati hanno continuato a combattere con le pietre e altre armi rudimentali per oltre sei ore, nel buio della notte. Secondo i media indiani, potrebbero essere cinquanta i soldati cinesi rimasti uccisi nello scontro. In una telefonata, Subrahmanyam Jaishankar e Wang Yi avrebbero deciso una risoluzione della controversia in modo responsabile. Tuttavia, esistono forti discrepanze tra le affermazioni cinesi e quelle indiane. L’India accusa la Cina di aver premeditatamente violato il disimpegno delle forze armate nei luoghi di confine a danno dei soldati indiani, mentre la Cina afferma che l’India abbia varcato i territori di sua competenza. Le morti dei soldati aggravano la situazione e ne complicano la risoluzione.

Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2020/jun/17/shock-and-anger-in-india-after-worst-attack-on-china-border-in-decades

18 giugno, Corea del Nord – Il test di lealtà della Corea del Nord e la demolizione delle relazioni inter-coreane

L’esplosione dell’ufficio di collegamento a Kaesong è stata ordinata dalla sorella di Kim Jong-un, Kim Yo Jong. In qualità di vice presidente del dipartimento della Commissione Centrale, Kim Yo Jong ha espresso le sue lamentele sul permettere ai disertori del Nord di mandare volantini propagandistici nel Nord, contro il regime di Pyongyang, con i palloncini, perché fallirebbe la promessa fatta da  Moon Jae-in durante il Panmunjom summit nel 2018 con il pretesto della libertà d’espressione. Esisterebbero delle restrizioni legali che impedirebbero il lancio dei volantini nel Nord, tra cui passaggio di nuove leggi che frenano il lancio di palloncini contenenti volantini nelle giurisdizioni locali vicino alla zona demilitarizzata (DMZ). L’amministrazione Moon ha affrontato un test di lealtà nordcoreana, in base al quale i nordcoreani hanno cercato misure di pacificazione che non solo avrebbero impedito la penetrazione delle critiche esterne nella Corea del Nord, ma anche di sopprimere le critiche alla Corea del Nord all’interno della Corea del Sud democratica. La slealtà del Sud ha decisamente infastidito il Nord che cerca di mettere a tacere le critiche mossele dai disertori della Corea del Nord – come Thae Yong-ho e Ji Seong-ho – eletti all’Assemblea nazionale della Corea del Sud ad aprile. Il fatto che questi disertori possa esercitare la libertà di parola ed esprimere le loro critiche alla leadership nordcoreana costituisce un potente contro-esempio della fedeltà che Kim Jong Un richiede nei confronti della Corea del Nord come condizione di sopravvivenza. La probabile linea di successione al potere in Corea del Nord fa presagire una rottura dell’Accordo militare inter-coreano che, non solo proverebbe l’amministrazione Moon dei suoi traguardi nell’allentamento delle tensioni inter-coreane, ma segnerebbe definitivamente l’inimicizia e l’ostilità tra Nord e Sud e consentirebbe alla famiglia Kim di attuare ulteriori misure coercitive per garantire la lealtà politica.

Fonte: CFR
Link: https://www.cfr.org/blog/north-koreas-loyalty-test-and-demolition-inter-korean-relations

19 giugno, Cina – Valle di Galwan: India e Cina minimizzano le notizie sul rilascio dei soldati

Dopo gli scontri con l’India, la Cina ha negato di detenere soldati indiani sotto la propria custodia. Secondo i media indiani, un tenente colonnello e tre soldati tra i dieci detenuti dai cinesi e che il loro rilascio sarebbe stato uno dei maggiori argomenti di discussione durante i dialoghi diplomatici di mercoledì scorso. Zhao Lijian, tuttavia, esclude che la Cina stia detenendo soldati cinesi. Sono almeno venti i soldati indiani che hanno perso la vita durante gli scontri nella valle di Galwan, lunedì scorso, per rispettare un accordo del 1996 che vieta la presenza di armi ed esplosivi nell’area. Non si erano più verificati scontri mortali da oltre quarant’anni.
I dialoghi diplomatici sono in corso per accertare le responsabilità di entrambe la parti, ma Cina e India continuano a puntare il dito l’una verso l’altra.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-53102629

20 giugno, Cina – Pechino istituirà un nuovo ufficio di sicurezza a Hong Kong

La Cina ha istituito un nuovo ufficio per la sicurezza a Hong Kong. La nuova legge sulla sicurezza prevaricherà su qualunque altra legge locale che entri in contrasto con essa. L’entrata in vigore della legge non avverrà senza scontri e malcontento da parte della popolazione di Hong Kong, che di colpo vede sottrarsi qualsiasi libertà. Nel frattempo la Gran Bretagna continua ad offrire la cittadinanza a chi pensa seriamente di lasciare Hong Kong. Ma perché la Cina vuole imporre questa legge? La mini costituzione accordata nel 1997 tra la Gran Bretagna e la Cina aveva dato il via al comunemente noto come “un paese, due sistemi”, secondo il quale, peraltro, Hong Kong ha il diritto di emanare una propria legge sulla sicurezza ma, non essendo mai stata avviata, a seguito degli scontri che hanno cominciato ad animare Hong Kong a partire dallo scorso anno, la Cina ha colto la sua occasione di intervenire.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-china-53119992

21 giugno, Cina – Coronavirus: la Cina sospende le importazioni di pollame dallo stabilimento di Tyson Foods dopo che i lavoratori sono risultati positivi al test

La Cina ha sospeso le importazioni di pollame dall’americana Tyson Foods Inc, colpita dall’epidemia da COVID-19. Lo ha stabilito la Direzione Generale delle Dogane dopo la conferma di nuovi casi di infetti nella fabbrica americana. Tyson ha condotto i test di accertamento e confermato che il 13% dei dipendenti è risultato positivo. La carne di pollo ha rappresentato una questione molto delicata tra le due potenze: nel 2010 la Cina aveva imposto tariffe anti-dumping sulla carne di pollo americana e nel 2015 nel aveva vietato l’importazione per uno scoppio di aviaria.

Fonte: Scmp
Link: https://www.scmp.com/economy/china-economy/article/3089995/coronavirus-china-suspends-poultry-imports-tyson-foods-plant

(Featured image source: Flickr stephan)