Rassegna settimanale 27 maggio-2 giugno 2019: Giappone e Corea del Sud
27 maggio, Giappone – La nuova coppia imperiale accoglie Trump come primo ospite di Stato dell’era Reiwa
L’imperatore Naruhito ha accolto il presidente USA Donald Trump lunedì come suo primo ospite di Stato dall’ascesa al trono il 1° maggio, con i due che affermano la prossimità dei legami fra i Paesi un tempo nemici in guerra.
Il Presidente e la first lady Melania sono stati ricevuti dall’Imperatore Naruhito e l’Imperatrice Masako, cominciando da una cerimonia di benvenuto al Palazzo imperiale a Tokyo e da un banchetto in serata. L’Imperatore ha detto durante il banchetto di come i due Paesi e i loro popoli abbiano “superato varie sfide e abbiano promosso la comprensione reciproca e la fiducia”.
Trump ha espresso i migliori auguri alla famiglia imperiale e al Giappone per un’era “pacifica e prospera” e ha definito l’alleanza bilaterale un’eredità ricca e un regalo che i due Paesi dovranno trasmettere alle generazioni future. Trump ha detto che incontrare l’imperatore è stato “un grande onore e una gran cosa”.
Fonte: The Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/05/27/national/japans-emperor-naruhito-meets-trump-first-state-guest-since-taking-throne/#.XPQujYgzbIU
28 maggio, Giappone – Il Giappone chiede alla Cina incontri bilaterali sulla sicurezza nella speranza di allentare le tensioni sulla disputa delle Senkaku
Il governo giapponese ha suggerito alla Cina che i due Paesi dovrebbero tenere degli incontri bilaterali tra i rispettivi Ministri degli esteri e della difesa per facilitare la comprensione reciproca sulle questioni relative alla sicurezza. Pechino deve ancora accettare o declinare il suggerimento, il che fa pensare che questa questione potrebbe essere il primo punto in agenda quando Abe incontrerà il Presidente cinese Xi Jinping il prossimo mese ai margini del G20 di Osaka.
Facendo questa proposta, il Giappone spera di allentare le tensioni sulla disputa delle isole Senkaku contese tra i due Paesi.
Se si concretizzeranno, questi incontri coinvolgeranno il ministro degli esteri Kono e della difesa Iwaya per il Giappone. I candidati cinesi a partecipare sarebbero Yang e Wang e il Ministro per la difesa nazionale Wei Fenghe.
Fonte: The Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/05/28/national/politics-diplomacy/japan-asks-china-hold-two-plus-two-security-talks-hopes-de-escalating-dispute-senkakus/
29 maggio, Giappone/Sud Corea – Il tribunale giapponese respinge la richiesta di rimuovere i nomi di cittadini coreani dal santuario Yasukuni
Un tribunale giapponese ha respinto la richiesta di 27 cittadini coreani che chiedevano di rimuovere i nominativi dei loro parenti dal santuario Yasukuni a Tokyo. Il santuario onora le vittime di guerra giapponesi, inclusi anche i criminali di guerra di classe A.
La corte del distretto di Tokyo ha impiegato cinque anni e sette mesi per prendere una decisione sul ricorso avanzato nel settembre 2013. La corte non ha dato una spiegazione per la sua decisione e ha anche stabilito che siano i querelanti a pagare le spese processuali.
Secondo la stampa, la corte ha respinto il ricorso dei cittadini coreani, secondo i quali questo ricordo danneggiava la memoria dei loro morti, affermando che questa consacrazione non è stata resa pubblica, il che non fa sì che i loro nomi non siano divulgati a sconosciuti.
I nomi di 21181 Coreani, di cui molti dei quali furono forzati a combattere per il Giappone dal 1910 al 1945 durante l’occupazione giapponese della Corea, sono scolpiti nella pietra dal 1959.
Il governo giapponese sostiene che il santuario sia solo un luogo religioso ma molti ultranazionalisti lo visitano ogni anno e lo hanno reso un simbolo dell’imperialismo giapponese.
Il Centro per la giustizia e la verità storica, che ha sostenuto i querelanti, ha denunciato la decisione della corte. “Non possiamo accettare il fatto che le vittime, che sono morte dopo essere state obbligate a combattere per il Giappone imperialista, siano citate nel santuario accanto a criminali di guerra, persino 74 anni dopo la liberazione della Corea dal Giappone. Senza esitazione, ricorreremo in appello”.
Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/120_269713.html
30 maggio, Corea del Sud – 7 morti e 21 dispersi in un incidente tra barche in Ungheria
7 turisti coreani sono morti e 21 sono ancora dispersi dopo che una imbarcazione per turisti si è scontrata con un vascello da crociera più grande e si è capovolto nel Danubio a Budapest, in Ungheria, alle 21.05 di mercoledì sera. Altri 7 coreani sono stati salvati e portati immediatamente in ospedale.
Delle 35 persone a bordo, 33 erano turisti coreani e guide turistiche. Anche due membri dell’equipaggio ungherese sono dispersi.
Le forti piogge hanno ingrossato il fiume rendendo più difficile le attività di recupero.
L’ambasciata coreana in Ungheria ha formato un team di emergenza per fornire assistenza durate le attività di recupero e sta lavorando a stretto contatto con le autorità locali. Queste ultime stanno indagando la causa esatta dell’incidente ma, ad ora, non è stato confermato alcun dettaglio.
Il Presidente Moon ha istruito gli ufficiali a cooperare con il governo ungherese per utilizzare tutte le risorse disponibili per le attività di recupero. Ha inoltre ordinato al ministro degli esteri di creare immediatamente un centro operativo per prendere le necessarie contromisure.
Fonte: The Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/356_269779.html
31 maggio, Giappone – Il Giappone e la Russia si accusano a vicenda di aumentare le tensioni militari
La Russia e il Giappone si sono accusati a vicenda di aver aumentato le tensioni militari durante l’incontro tra i rispettivi ministri degli esteri e della difesa tenutosi giovedì a Tokyo e che non ha prodotto progressi sulla disputa decennale sulle isole contese.
Il ministro degli esteri russo Lavrov ha dichiarato che la Russia è preoccupata in merito al piano di Tokyo di costruire dei sistemi missilistici di difesa nella base Aegis dicendo che questi rappresentano “una potenziale minaccia alla Russia”.
Il corrispettivo giapponese Kono ha accusato la Russia di aver fomentato l’escalation di tensione militare sulle isole contese dai due Paesi. Il Ministro della difesa Iwaya ha specificato al suo corrispettivo russo Shoigu e a Lavrov che i sistemi missilistici di difesa hanno “scopi puramente difensivi e non hanno lo scopo di minacciare la Russia o qualsiasi altro Paese”.
Lavrov ha respinto le critiche giapponesi dicendo che il suo Paese sta agendo su un territorio che gli appartiene. “Secondo la legge internazionale, le isole sono di sovranità della Russia che svolge attività militari su territori russi”.
Riappropriarsi delle isole, che si trovano a nord di Hokkaido, è una priorità per Abe che vuole fare progressi sulla disputa con la Russia e trovare opportunità di cooperare nelle sviluppo di risorse naturali, di petrolio e di gas.
Abe e Putin hanno concordato di accelerare le negoziazioni a novembre ma da allora le relazioni sono in stallo.
Fonte: The Asahi Shimbun, http://www.asahi.com/ajw/articles/AJ201905310013.html
1° giugno, Giappone/Sud Corea – Giappone, Sud Corea e Stati Uniti hanno diverse opinioni sui missili nordcoreani
Il Ministro della difesa Jeong Kyeong-doo ha ribadito sabato che sono necessarie ulteriori analisi per determinare se la Nord Corea abbia lanciato dei missili balistici lo scorso mese, anche se i suoi corrispettivi degli Stati uniti e del Giappone hanno già definito quei lanci come violazioni delle risoluzioni ONU.
Il ministro della difesa giapponese Iwaya è sicuro invece che la Nord Corea abbia testato missili balistici a corto raggio, visione condivisa anche dagli Stati Uniti.
Il Segretario alla difesa americano Shanahan hanno dichiarato che “si è trattato di missili a corto raggio e, quindi, di violazioni delle risoluzioni ONU”.
Secondo queste risoluzioni, al Nord è vietato testare missili balistici.
I partiti all’opposizione in Sud Corea credono che il governo non voglia ammettere che si sia trattato di violazioni delle risoluzioni per la paura di danneggiare il processo di negoziazione con Pyongyang.
I ministri della difesa dei tre Paesi si incontreranno domenica: ci si aspetta che la questione sia il primo punto all’ordine del giorno.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/205_269858.html
2 giugno, Sud Corea – La ricerca delle vittime del naufragio sul Danubio continua in condizioni difficili
La ricerca delle vittime sudcoreane del naufragio del battello nel Danubio a Budapest continuano in difficili condizioni metereologiche che hanno ostacolato le operazioni da parte delle autorità locali.
Intanto il capitano ucraino dell’imbarcazione più grande, che ha fatto collisione con il battello causandone il capovolgimento, è stato arrestato con l’accusa di negligenza.
Dei 33 passeggeri sudcoreani, sette sono morti, altri sette sono stati salvati e 19 sono ancora dispersi insieme a due membri ungheresi dell’equipaggio.
“Il governo continuerà a richiedere la cooperazione delle autorità ungheresi per accertare la causa del naufragio”, ha dichiarato il vice ministro degli esteri. Il ministro degli esteri Kang è tornato in Corea domenica dopo aver trascorso tre giorni in Ungheria per accertarsi della situazione e affrontare la tragedia. Il ministro ha detto che è stato difficile risalire il fiume durante le operazioni di recupero, incluse le operazioni di installazione di una rete per impedire lo spostamento dei corpi, a causa delle correnti, aggiungendo di aver cooperato a stretto contatto con le autorità ungheresi dei Paesi vicini.
Ci si aspetta che il livello delle acque e la velocità delle correnti del fiume diminuisca lunedì; il team di salvataggio deciderà come procedere.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/06/120_269895.html
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