Rassegna settimanale 16-22 settembre 2019: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 16-22 settembre 2019: Giappone e Corea del Sud

16 settembre, Sud Corea – Kim ha inviato una lettera di invito a Trump per incontrarsi a Pyongyang

Il ministro degli Esteri sudcoreano Kant Kyung-wha ha dichiarato lunedì di essere stata informata che gli Stati Uniti hanno ricevuto una lettera inviata personalmente da Kim al Presidente Trump che lo invita ad un terzo incontro a Pyongyang.

Questo gesto precede la visita del Presidente Moon all’Assemblea Generale ONU della prossima settimana a New York dove incontrerà Trump.

I due leader si scambieranno idee per far sì che la Nord Corea continui ad impegnarsi in vista della possibile ripresa del dialogo sul disarmo nucleare con Washington. Gli esperti politici di Seoul pensano che Moon potrebbe suggerire la riapertura dei viaggi turistici al Monte Geumgang come incentivo alla riapertura al dialogo.

Kant ha inoltre dichiarato che il ministero si stava preparando alla possibile pressione americana per aumentare il contributo sudcoreano sui costi per la difesa e lo stazionamento di truppe USA in Sud Corea.

 Ha poi condiviso la posizione del governo sulla disputa economica in corso con il Giappone: “Riconsidereremo la decisione di stracciare il patto bilaterale di condivisione di informazioni militari solo quando sarà tornata la fiducia tra Seoul e Tokyo”.

 Riguardo il progetto giapponese di scaricare tonnellate di acqua contaminata nell’Oceano Pacifico, il Ministro ha sottolineato di voler aspettare ulteriori comunicazioni da parte del Giappone.

 Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/09/356_275632.html

17 settembre, Sud Corea/Giappone – La Corea ha invitato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ad intervenire nel progetto giapponese di scarico delle acque radioattive 

Secondo il governo sudcoreano, l’Agenzia deve svolgere un ruolo fondamentale nel progetto giapponese di scarico delle acque contaminate dell’impianto di Fukuahima nell’Oceano Pacifico.

Durante un discorso alla conferenza generale dell’organizzazione a Vienna, il vice ministro della scienza sudcoreano ha sottolineato che il Giappone non ha fornito risposte ai dubbi e alle paure che sono sorti nella comunità internazionale alla notizia. “L’Agenzia dovrebbe svolgere indagini in loco sullo stato attuale dell’impianto e delle sue acque contaminate “, aggiungendo che l’impatto ecologico di questa azione dovrebbe essere affrontato in modo oggettivo e scientifico. “Questo non è più un problema solo giapponese ma una questione internazionale seria che può danneggiare tutto l’ecosistema marino globale “.

Scaricare le acque nell’oceano sembra essere il modo più semplice ed economico per il Giappone per affrontare questo problema, anche se vengono presi in considerazione anche l’evaporazione e l’allargamento delle strutture di stoccaggio.

Nel 2018 la TEPCO ha ammesso di aver ritrovato tracce di elementi radioattivi nelle acque usate per ripulire l’impianto anche se queste erano state trattate prima di essere stoccate.

Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/09/371_275666.html

18 settembre, Sud Corea/Giappone – Seoul esclude il Giappone dalla lista dei partner commerciali affidabili 

La Sud Corea ha ufficialmente rimosso il Giappone dalla lista dei partner commerciali affidabili, il che segna una nuova tappa nella disputa commerciale in corso tra i due Paesi.

Secondo il nuovo sistema di classificazione, il ministero economico sudcoreano raggruppa i suoi partner in tre classi, rispetto alle due sole precedenti. Il Giappone rientra nella seconda fascia.

 Questo significa che le società sudcoreane che esportano in Giappone dovranno presentare cinque documenti per ottenere i permessi, due in più rispetto a prima. Il processo di approvazione durerà circa 15 giorni, dieci in più rispetto a prima.

La Sud Corea ha così concretizzato la minaccia paventata un mese fa in risposta alle restrizioni imposte dal Giappone alle esportazioni di alcune materie prime fondamentali.

 Anche il Giappone ha rimosso la Sud Corea dalla lista dei partner affidabili sollevando dubbi sull’affidabilità dei controlli sudcoreani sulle esportazioni: secondo il Giappone ci sarebbe la possibilità che i prodotti giapponesi vengano dirottati a scopi militari da terze parti, ma non ha ancora  portato prove a sostegno.

 Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/09/120_275726.html

19 settembre, Giappone – Gli ex dirigenti della Tepco assolti per il disastro di Fukushima

I tre ex dirigenti della Tepco sono stati assolti dalle accuse di negligenza che avrebbe causato morti e feriti a seguito del disastro di Fukushima nel 2011.

La Corte di Tokyo ha sentenziato che non è realistico pensare che i dirigenti avrebbero potuto prevedere tutti gli scenari correlati allo tsunami e quindi evitare il disastro nucleare.

Al termine del processo durato due anni, il giudice ha affermato che i tre dirigenti non avrebbero potuto prevedere il terremoto di magnitudo 9.0 che ha generato lo tsunami e il collasso dei tre reattori.

Il pubblico ministero aveva chiesto cinque anni di prigione per i dirigenti accusandoli di negligenza: avrebbero dovuto considerare la possibilità che si verificassero tsunami di altezza tale da colpire la centrale nucleare.

Questi si erano dichiarati non colpevoli affermando che lo tsunami era imprevedibile e che il collasso dei reattori sarebbe accaduto comunque anche se loro avessero implementato misure preventive.

Secondo l’accusa, questi invece sarebbero stati presenti ad incontri con esperti che li avrebbero messi in guardia dagli tsunami che avrebbero potuto colpire la costa di Fukushima.

Questi tre dirigenti sono stati gli unici ad aver affrontato un processo penale per il disastro nucleare del 2011.

Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/09/19/national/crime-legal/tepco-trio-face-tokyo-court-ruling-criminal-case-stemming-fukushima-nuclear-disaster/

20 settembre, Giappone – Gli attivisti giapponesi si uniscono allo sciopero contro i cambiamenti climatici in vista del summit delle NU

I giovani di 117 Paesi si sono uniti venerdì per chiedere ai politici di prendere misure concrete contro i cambiamenti climatici durante lo sciopero globale del movimento Fridays for Future.

A Tokyo 2800 studenti e attivisti hanno protestato per chiedere alla città di rivedere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2. Hanno chiesto al nuovo ministro dell’ambiente di prendere posizione durante il summit delle Nazioni Unite.

La città di Tokyo si è prefissata di ridurre le emissioni del 30% entro il 2030, un livello non sufficiente secondo gli studenti giapponesi.

Il nuovo ministro dell’ambiente appena nominato ha 38 anni, si è sposato di recente e aspetta un figlio. Gli studenti sperano che questo corrisponda ad un maggior impegno verso le nuove generazioni e l’attenzione all’ambiente.

Gli attivisti lo hanno invitato a partecipare alla marcia del venerdì ma il ministro non ha risposto all’invito.

 Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/09/20/national/japanese-activists-join-global-climate-strike-ahead-u-n-summit-global-warming/

21 settembre, Giappone – Il tifone Tapah ha colpito Okinawa e si muove verso Kyushu

Un tifone forte intorno a Okinawa ha minacciato forti piogge e venti in vaste aree del Giappone nel weekend.

Il tifone, che si è rafforzato venerdì ed è stato rinominato come tempesta tropicale, colpirà anche la penisola coreana.

14 persone sono rimaste ferite, 28500 abitazioni e palazzi sono rimasti senza corrente.

 Gli organizzatori del Campionato mondiale di rugby hanno lanciato l’allerta meteo e chiuso due fanzone.

Nel pomeriggio di sabato il tifone viaggia a nord verso Okinawa e poi si sposterà nel mar del Giappone a nord di Honshu e Hokkaido. Nella notte tra sabato e domenica si sposterà tra la penisola coreana e Kyushu, perdendo solo minimamente di potenza.

Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/09/21/national/typhoon-tapah-threatens-heavy-rain-strong-winds-large-parts-japan/

22 settembre, Sud Corea – Moon parte per il summit Onu dove incontrerà Trump

Il Presidente Moon è partito per New York per partecipare all’Assemblea Generale ONU e per incontrare Trump in vista della ripresa del dialogo sul nucleare tra Washington e Pyongyang.

Moon spera di rivitalizzare la pace e il processo di denuclearizzazione del Nord. Il summit di Hanoi si era risolto malamente ma i leader di USA e Nord Corea si erano poi rincontrati a Panmunjom alla fine di giugno.

Trump sembra favorevole a un nuovo metodo di dialogo con Kim, accolto favorevolmente dal governo nordcoreano.

 Durante il suo incontro con Trump, Moon potrebbe anche sollevare la questione della disputa commerciale con il Giappone. Gli USA sono contrari alla decisione sudcoreana di non stipulare un accordo di intelligence con il Paese, pensando che questa decisione minacci la sicurezza della regione. Trump vuole inoltre che la Sud Corea aumenti il suo contributo economico alla presenza di truppe americane sul suo territorio.

Moon terrà un discorso alle NU sulla visione di pace e le iniziative sudcoreane, chiedendo più supporto alla comunità internazionale.

È improbabile che incontri il Primo ministro giapponese Abe.

Ritornerà a Seoul giovedì.

Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2019/09/120_275932.html

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