ECOWAS-Africa

Rassegna settimanale 12-18 ottobre 2020: Africa Subsahariana

12 ottobre, Mali – Arriva l’ok dell’ECOWAS per il nuovo governo di transizione

Il presidente ghanese, nonché attuale presidente dell’ECOWAS, Nana Akufo-Addo si è recato in visita a Bamako, capitale del Mali, dove ha espresso il totale appoggio della comunità economica al nuovo governo di transizione maliano. Nel suo discorso di incoraggiamento ai cambiamenti del Paese, Akufo-Addo ha sottolineato l’impegno dimostrato dal Mali nel corso degli ultimi mesi al fine di apportare significativi miglioramenti all’ambito politico e, di conseguenza, alla vita della popolazione.

Il leader ghanese è stato ricevuto dal nuovo presidente ad interim maliano Bah N’Daw e dal vicepresidente Assimi Goita, il colonnello che il 18 agosto ha guidato la destituzione di Keita.

Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2020/10/12/ecowas-happy-with-mali-s-transition-progress/

13 ottobre, Guinea – Il Paese si prepara alle presidenziali: Conde VS Diallo

Dopo 10 anni al potere, il presidente attualmente in carica Alpha Conde spera di riuscire a ottenere un terzo mandato alle elezioni presidenziali che si terranno domenica 18 ottobre. La possibilità di candidarsi nuovamente gli è stata concessa solamente grazie a un emendamento costituzionale che ha scatenato le ire dei suoi oppositori e attirato l’attenzione internazionale. Il principale sfidante di Conde a queste elezioni sarà Celloe Dalein Diallo, leader dell’opposizione e avversario dell’attuale presidente ormai da lungo tempo. I due candidati appartengono a due diverse etnie presenti nel Paese, Malinke e Fulani, e nel corso di diversi comizi in campagna elettorale non sono mancati discorsi fortemente volti ad alimentare l’inasprimento dei rapporti e l’aumento delle tensioni interetniche, tanto che le stesse Nazioni Unite hanno espresso forte preoccupazione per i possibili risvolti conflittuali che le elezioni potrebbero avere nel momento in cui verrà decretato il vincitore.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/10/13/old-foes-guineas-president-and-his-technocrat-election-rival

14 ottobre, Nigeria – Continuano le proteste contro le brutali violenze perpetrate dalla polizia

Il tentativo da parte delle autorità di prendere provvedimenti per limitare le violenze della polizia in occasione di manifestazioni non hanno convinto buona parte della popolazione, che è nuovamente scesa in strada nella capitale Abija per far sentire la propria voce. Le autorità hanno proposto la creazione di una nuova squadra della polizia, lo Special Weapons Tactics team, che andrebbe a sostituire la Special Anti-Robbery Squad, accusata di aver causato la morte di circa 10 manifestanti durante le proteste tenutesi la scorsa settimana. Secondo i manifestanti, infatti, il tentativo delle autorità si concretizzerebbe solamente con un cambio di nome e di uniforme per la squadra messa sotto accusa, ma non in un suo reale scioglimento. Essi chiedono che vengano presi effettivi provvedimenti.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-nigeria-protests-police/more-nigerian-protests-against-police-brutality-as-reforms-fail-to-convince-idUSKBN26Z2AR

15 ottobre, Somalia – Nuovi attacchi da parte di al-Shabaab

Secondo le stime ufficiali, sono almeno 13 i soldati dell’esercito somalo vittime di un attacco per mano del gruppo al-Shabaab, affiliato ad al-Qaeda. Gli scontri hanno avuto luogo nel distretto di Afgoye, a nord est della capitale Mogadiscio.

Da più di 10 anni ormai al-Shabaab cerca di stabilire il proprio controllo sui territori occidentali della Somalia, dove vorrebbe istituire un proprio governo basato sulla stretta interpretazione della Legge Islamica. Gli scontri con l’esercito somalo, che tutela l’autorità del governo centrale, hanno causato numerose vittime per entrambe le parti, senza contare le vittime civili, ma non sembrano volersi arrestare.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/10/15/at-least-13-somali-soldiers-killed-after-al-shabaab-clash

16 ottobre, Africa – Si celebra il World Food Day

In questo anno particolare, caratterizzato dall’avvento della pandemia da Covid-19, la celebrazione del World Food Day assume un significato ancor più profondo. Secondo le stime dell’ONU, infatti, l’avvento del Covdi-19 ha avuto delle conseguenze estremamente negative sull’aumento dell’insicurezza alimentare nel mondo e, in particolare, nella regione subsahariana dell’Africa, dove circa 73 milioni di persone sono vittime di malnutrizione. Nel 2017, dopo una crisi alimentare su larga scala, la comunità internazionale si era proposta di delineare piani e strategie volti a raggiungere in ogni continente un livello accettabile di sicurezza alimentare. Con tale termine si intende una condizione in cui tutte le persone hanno accesso a una quantità sufficiente di cibo che possa soddisfare le necessità fisiche e psicologiche per condurre una vita sana. Tuttavia, tre anni dopo l’obiettivo è ancora lontano dall’essere raggiunto.

Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2020/10/16/world-food-day-rising-global-food-insecurity/

17 ottobre, Sudan – La Corte Penale Internazionale avvia il processo contro al-Bashir

Una delegazione della Corte penale internazionale è giunta in Sudan al fine di avviare il processo contro Omar al-Bashir, accusato di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. La delegazione rimarrà nel Paese fino al 21 ottobre per delineare i punti principali del processo a carico dell’ex dittatore. La corte che a tutti gli effetti sarà incaricata di giudicare al-Bashir, secondo quanto affermato dall’attuale primo ministro sudanese Hamdok, dovrebbe essere una corte “ibrida”, composta sia da giudici internazionali che sudanesi. Al-Bashir è già stato condannato per corruzione e attualmente è sotto processo a Karthoum per eventi legati al colpo di stato che l’ha portato al potere nel 1989. Qualora dovesse essere ritenuto colpevole, verrebbe condannato a morte.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-africa-54548629

18 ottobre, Tanzania – Lotta agli oppositori politici in vista delle elezioni

Il governo dell’attuale presidente John Magufuli sta facendo ricorso a numerose leggi volte a ostacolare forme di dissenso e opposizione politica per mettere un freno alla libertà di espressione in vista delle elezioni che si terranno il 28 ottobre. Magufuli, democraticamente eletto nel 2015, è considerato dai suoi oppositori un vero e proprio dittatore che nel corso della sua presidenza non ha fatto altro che limitare le libertà civili. Diverse organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International, temono che la democrazia tanzaniana si possa trasformare in un’oclocrazia, ossia il governo di un dittatore che è però ampiamente sostenuto dalla plebe. Il principale oppositore del presidente, Tundu Lissu, ha visto sospesa per sette giorni la possibilità di tenere una campagna elettorale. Tale provvedimento è stato adottato solamente nei suoi confronti, dimostrando come la polizia stia applicando le leggi in modo selettivo e parziale.

Fonte: Africa Rivista
Link: https://www.africarivista.it/tanzania/174431/

 

(Featured image source: Flickr US Army Africa)