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Rassegna settimanale 18-24 gennaio 2021: Giappone e Corea del Sud

18 gennaio, Giappone – Suga intende riprendere il controllo sulla pandemia e tenere le Olimpiadi

Il Primo Ministro Yoshihide Suga ha affermato la volontà di mettere sotto controllo la pandemia il prima possibile e di tenere quest’estate le Olimpiadi già rimandate l’anno scorso con alti standard di protezione contro il coronavirus.

Nel corso del discorso di apertura della sessione ordinaria di 150 giorni della Dieta, Suga ha affermato che il suo governo elaborerà delle leggi per poter applicare sanzioni e compensazioni che accompagnino le misure anti-Covid. Nelle ultime settimane, infatti, i contagi sono cresciuti esponenzialmente e si ritiene che la colpa sia in parte dell’atteggiamento nei confronti delle nuove regole.

Le Olimpiadi rappresenterebbero “una prova della vittoria umana contro il coronavirus”, ha spiegato Suga, aggiungendo che sono previste serie misure anti-contagio e che procedere con i preparativi porterà speranza e coraggio in tutto il mondo.

Un recente sondaggio mostra come l’80% del pubblico giapponese pensi che le Olimpiadi non ci saranno o che non dovrebbero esserci.

Suga ha anche affermato che l’intenzione è di iniziare la campagna vaccinale dopo l’approvazione del Ministero della salute del vaccino Pfizer, uno dei tre fornitori stranieri del Giappone, a fine febbraio. La fase di inoculazione potrebbe però essere lenta e le indagini indicano che molte persone hanno dubbi riguardo alla sicurezza del vaccino.

I casi confermati in Giappone hanno superato i 300.000 contagi e 4.500 morti, cifre che sono aumentate recentemente, nonostante continuino a essere inferiori a quelle di altri Stati delle stesse dimensioni. Il 7 gennaio, Suga ha proclamato lo stato di emergenza per l’area di Tokyo, allargandone l’applicazione da mercoledì scorso in seguito all’aumento dei contagi e del carico di lavoro per il sistema medico già in difficoltà. Non sono mancate però le critiche per via della lentezza del governo nel rispondere alla situazione, per paura di aggravare la situazione economica, in particolare riguardo alla campagna turistica “Go To travel”, attiva fino agli ultimi di dicembre.

Lo stato di emergenza – previsto fino al 7 febbraio, ma che può essere potenzialmente esteso – richiede la chiusura di bar e ristoranti dalle 20:00, il lavoro da remoto per il 70% degli impiegati e la richiesta ai residenti di non lasciare l’abitazione per necessità non essenziali. Uno dei cambiamenti proposti dalle nuove misure anti-Covid sarebbe la compensazione legale per i proprietari di attività commerciali che collaborino con il governo e multe o la reclusione per chi non le rispetta.

Il governo di Suga vorrebbe anche approvare una legge che permetta di sanzionare i pazienti che si rifiutano di essere ricoverati o di cooperare con le autorità sanitarie, secondo cui si è verificata una crescita delle persone che violano le direttive su isolamento o ricovero in ospedale, favorendo la diffusione del virus e impedendo il tracciamento. Altri esperti hanno invitato alla cautela sulle punizioni per i pazienti, citando i diritti umani ed evidenziandone l’inutilità di fronte a ospedali già pieni che costringono molti malati ad aspettare a casa.

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/politics/As-Diet-opens-Suga-pledges-to-get-pandemic-under-control-hold-Olympics

19 gennaio Giappone – Gli ultimi treni nell’area di Tokyo partiranno prima da mercoledì sera per contrastare la crescita nei contagi

Tokyo – venticinque operatori nell’area di Tokyo anticiperanno le ultime partenze di 30 minuti da mercoledì per aiutare negli sforzi per arrestare la nuova ondata di casi di coronavirus.

Il cambiamento degli orari è stato deciso dopo che i governatori di Tokyo, Kanagawa, Chiba e Saitama, insieme al Ministero dei trasporti, ne hanno fatto richiesta all’inizio del mese.

L’East Japan Railway (JR East) sospenderà un totale di 42 treni nei giorni feriali e 40 treni di sabato e domenica sulle sue 11 linee, che includono la Yamanote, la Chuo, la Keihin Tohoku e la Keiyo. Tra gli altri operatori anticiperanno le ultime corse si contano anche la metropolitana di Tokyo e di Toei, e le compagnie Tokyu, Keikyu, Seibu, Tobu, Keio, Keisei e Sagami.

Si prevede che le modifiche rimangano in vigore almeno fino al 7 febbraio, la data ultima dello stato di emergenza instaurato per il virus. Gli operatori ferroviari hanno già deciso di mantenere gli orari delle ultime corse a Tokyo fino a questa primavera, perché puntano a migliorare le condizioni dello staff di manutenzione che lavora di notte dopo l’arresto dei servizi.

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/last-trains-in-tokyo-area-to-leave-earlier-from-wed-night-to-help-stem-virus-surge

20 gennaio, Corea del Sud – Moon sostituisce il ministro degli Esteri in vista dell’inaugurazione di Biden

Il Presidente Moon Jae-in ha sostituito il ministro degli Esteri Kang Kyung-wha con Chung Eui-yong, precedentemente a capo del National Security Office (NSO), mercoledì, come parte di un rimpasto ministeriale. Questo cambiamento della principale figura diplomatica del Paese si è verificato a meno di un giorno dell’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Moon ha deciso di sostituire Kang, il ministro che ha lavorato più a lungo nel suo governo, fin dall’inizio della sua amministrazione nel maggio del 2017, con Chung, sottolineando il suo ampio coinvolgimento nei “processi di pace” portati avanti Presidente stesso e durante i summit interni della Corea nel 2018, così come la sua “profonda conoscenza” delle questioni di diplomazia e sicurezza nazionale per spiegarne la nomina a sorpresa.

Chung ha ricoperto un ruolo fondamentale nella realizzazione del summit del 27 aprile 2018 tra Moon e il leader nordcoreano Kim Jong-un presso la città di confine di Panmunjeom. Secondo gli esperti, la nomina di Chung riflette la volontà del Presidente Moon di accelerare le sue interazioni diplomatiche in qualità di mediatore con la Corea del Nord durante l’ultimo anno del suo mandato.

Moon ha anche nominato Hwang Hee, legislatore del Democratic Party of Korea (DPK) al potere, come ministro della Cultura e Kwon Chil-seung, un altro legislatore del DPK, come sostituto del ministro per le PMI e Startups Park Young-sun.

Fonte: The Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2021/01/120_302791.html

21 gennaio, Corea del Sud – La violenza scolastica si è dimezzata, ma il cyberbullismo è aumentato con la pandemia

La violenza nelle scuole in Corea del Sud si è quasi dimezzata nel 2020 rispetto all’anno precedente, ma il cyberbullismo ha guadagnato terreno tra gli studenti visto che la pandemia di Covid-19 ha limitato il contatto a scuola, secondo i dati del governo.

Secondo un’indagine online del Ministero dell’Istruzione, condotta su 3,57 milioni di studenti da settembre 2019 a ottobre 2020, lo 0,9% dei partecipanti ha affermato di essere stato vittima di violenza a scuola, con un calo dello 0,7% rispetto ai dati raccolti un anno prima.

Nonostante i casi di violenza in generale siano diminuiti per via della riduzione dei giorni di scuola, le percentuali di cyberbullismo e bullismo di gruppo sono aumentate, creando preoccupazione intorno alla possibilità che la didattica a distanza abbia dato spazio a nuove forme di bullismo.

La percentuale di bullismo di gruppo in tutte le forme di violenza riportate nell’indagine sono salite addirittura di 2,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente, arrivando al 26%, mentre le cifre relative al cyberbullismo sono aumentate di 3,4 punti percentuali fino al 12,3%.

Il Ministero dell’Istruzione ha affermato che elaborerà nuove misure in considerazione dei risultati dell’indagine, previste per il nuovo anno scolastico a marzo. Ad esempio, si punterà ad accrescere le conoscenze nell’uso di smartphone e internet, insieme al lancio di campagne per prevenire il cyberbullismo.

Fonte: The Korea Herald
Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20210121000674&np=1&mp=1

22 gennaio, Giappone – La Corte Suprema di Tokyo solleva lo Stato da ogni responsabilità per il disastro nucleare del 2011

La Corte Suprema di Tokyo ha stabilito che il governo non debba essere ritenuto responsabile dell’incidente presso il reattore nucleare n. 1 della centrale elettrica di Fukushima nel 2011 e che non sia tenuta a pagare compensazioni agli sfollati.

I residenti evacuati dalla Prefettura di Gunma a causa dell’incidente avevano chiesto risarcimenti al governo e alla Tokyo Electric Power Co. (TEPCO), ma, sulla base della sentenza d’appello del 21 gennaio, la corte ha ritenuto che lo Stato non sia da considerare responsabile e ha sancito che sia solo TEPCO a pagare il risarcimento. Si tratta di una sentenza successiva a quella di un tribunale inferiore – la Corte Distrettuale di Maebashi – che ha però riconosciuto la responsabilità di entrambe le parti.

La Corte Suprema di Tokyo ha anche aumentato il totale del risarcimento da circa 40 milioni di yen ($386,160) per 62 querelanti stabilito dal tribunale inferiore a circa 120 milioni di yen per 90 querelanti.

Gli avvocati dei querelanti hanno però criticato la sentenza in seguito, sostenendo che la corte sia stata fuorviata dalla “falsa” linea di argomentazione del governo, e hanno affermato che l’aumento della compensazione rimane comunque insufficiente rispetto al “completo risarcimento” che i loro clienti meritano. Ci sono circa 30 azioni collettive risarcitorie in tutta la nazione avanzate dagli sfollati ed altri in relazione al triplo meltdown della centrale nucleare. Su 14 sentenze di tribunali minori, lo Stato è stato considerato responsabile solo in sette casi.

La sentenza d’appello della Corte Suprema rappresenta il secondo caso di questo tipo, partendo da quella dell’Alta Corte di Sendai dello scorso settembre, la quale ha però riconosciuto la responsabilità dello Stato.

Il punto di discussione principale nella sentenza più recente è stata la credibilità di un report di valutazione sul lungo termine, preparato dal Headquarters for Earthquake Research Promotion del governo nel 2002. La Corte Distrettuale di Maebashi ha ritenuto credibile la valutazione nel sancire la responsabilità. Il report suggeriva la possibilità che un terremoto di magnitudo 8.2 e uno tsunami potessero verificarsi al largo della costa nella regione del Tohoku. Dall’altra parte, la Corte Suprema di Tokyo non ha riconosciuto la validità della valutazione per stabilire la responsabilità, in parte perché differiva dalla prospettiva definita da una società di ingegneristica civile all’epoca.

La Corte Suprema ha concluso constatando che il governo non stava agendo in modo significativamente irragionevole decidendo di non invocare la sua autorità di regolamentazione per ordinare a TEPCO di prendere misure preventive. La Corte ha, quindi, riconosciuto la responsabilità di TEPCO e ha stabilito che “l’interesse dei querelanti nel condurre le proprie vite in tranquillità sia stato ostacolato a causa dell’incidente”.

Dopo questa sentenza, il team legale dei querelanti ha rilasciato una dichiarazione che disapprova la logica dietro a questa decisione, affermando che sia stata data più importanza alla valutazione di ingegneristica civile – che non è altro che una procedura standard nell’industria – rispetto alla valutazione sul lungo termine.

Fonte: Asahi Shimbun
Link: http://www.asahi.com/ajw/articles/14127780

23 gennaio, Corea del Sud – Tre dispersi in seguito al capovolgimento di una barca da pesca vicino all’isola Geoje

Sono in corso le operazioni di ricerca al largo dell’isola meridionale di Geoje a seguito della scomparsa di tre membri di un peschereccio sabato, hanno riferito le autorità.

L’imbarcazione di 339 tonnellate si è ribaltata intorno alle ore 16:00 nelle acque a sudest rispetto all’isola, che si trova a 400 km da Seoul, con 10 pescatori a bordo – nove sudcoreani e uno indonesiano – secondo la Guardia Costiera. Sette di loro sono stati portati in salvo, ma le ricerche proseguono per i tre dispersi, nonostante le alte onde e i forti venti ostacolino il lavoro.

Fonte: The Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2021/01/281_302947.html

24 gennaio, Giappone – Tokyo riporta 986 nuovi casi di coronavirus, portando il totale nazionale a 3.988

Il governo metropolitano di Tokyo ha comunicato domenica 986 nuovi casi di coronavirus, 84 in meno rispetto a sabato, e per la prima volta dal 12 gennaio si sono registrati meno di 1000 casi giornalieri.

Questa cifra (527 uomini e 459 donne) è il risultato di 10.796 test condotti il 21 gennaio. La maggior parte dei casi ha riguardato la fascia dei ventenni (191), seguita da quella dei cinquantenni (148), trentenni (143), quarantenni (125) e sessantenni (101). Tra i settantenni si sono registrati 90 casi e 88 nuovi contagi tra gli ottantenni. Tra i minori di vent’anni sono emersi 64 casi (di cui 20 tra bambi i con meno di 10 anni), hanno rivelato le autorità sanitarie.

Il numero di ricoverati con sintomi gravi a Tokyo è di 156 persone, invariato da sabato, mentre la cifra totale a livello nazionale è di 1007. In tutta la nazione sono stati registrati 3.988 casi. Oltre a Tokyo, le prefetture con più casi sono Kanagawa (555), Osaka (421), Chiba (328), Saitama (285), Fukuoka (224), Hyogo (178), Aichi (164), Kyoto (115), Hokkaido (94), Okinawa (76), Shizuoka (51), Ibaraki (46) e Kumamoto (43). Sono 50 le nuove vittime riportate a livello nazionale.

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/tokyo-reports-986-new-coronavirus-cases

 

(Featured image source: Sora Shimazaki – Pexels)